Frammenti Africani

Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

TAGS

BLOGROLL

Newsletter
Frammenti Africani

Nov 29

Burundi. Guerra economica contro il genocidio

Per far fronte ai rischi di genocidio in Burundi la Comunità internazionale sta attuando una guerra finanziaria non apertamente dichiarata ai media. Una guerra tesa a strangolare l’economia non del paese ma del regime illegalmente al potere costringendolo ad aprire un dialogo o ad abdicare

di Fulvio Beltrami

Dopo gli appelli genocidari lanciati agli inizi di novembre dal presidente del Senato, dall'ex presidente Pierre Nkurunziza e da altri quadri politici e militari del regime, appelli seguiti da un tentativo di iniziare il genocidio fallito causa il netto rifiuto delle masse contadine hutu delle campagne, la Comunità Internazionale ha accelerato gli sforzi per risolvere la crisi burundese ed evitare il secondo olocausto africano. Sotto pressione il regime illegittimo ha accettato ufficialmente di partecipare ai colloqui di pace che si terranno a Kampala (Uganda) sotto mediazione ugandese e alle negoziazioni sulle relazioni tra Burundi e Unione Europea che si terranno a Bruxelles sotto la presidenza della Olanda.

» Leggi l'intero post...

Nov 3

Burundi. On vas tous à travailler. Si prepara il genocidio

La crisi politica che dura da sette mesi in Burundi si sta avviando verso il genocidio. Con il paese immerso nel caos e febbrile attività diplomatica internazionale per riportare la pace anche attraverso un intervento armato, il presidente del Senato ha dato istruzioni ai capi quartiere e di zona di prepararsi al lavorare tutti insieme affermando che l’ordine del genocidio contro la minoranza tutsi giungerà molto presto. Eccovi il suo testo di morte

di Fulvio Beltrami

Il Burundi dopo tredici anni di guerra civile etnica e una dieci anni di regime razzial-nazista basato sulle ideologie di supremazia razziale hutu, è stanco. La popolazione (hutu e tutsi) lo scorso aprile si è ribellata al tentativo dell’allora presidente Pierre Nkurunziza di ottenere un terzo mandato. Nel maggio 2015 vi è stato un tentativo di colpo di stato per restaurare la democrazia. A tentativo fallito Nkurunziza ha imposto elezioni farsa autoproclamandosi presidente, non riconosciuto dalla Comunità Internazionale. Da sette mese la popolazione combatte il regime. Come risposta il regime ha assoldato dei mercenari stranieri: i terroristi ruandesi delle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR) autori del genocidio del 1994 in Rwanda. L’ingaggio è stato forzato in quanto l’esercito non risponde più ai voleri del presidente ora illegittimo. Solo la polizia composta da ex guerriglieri del partito al potere CNDD-FDD e le milizie paramilitari Imbonerakure (quelli che vedono lontano) sono rimasti in difesa di Nkurunziza.

» Leggi l'intero post...

Ott 27

Riconoscenze internazionali ed opportunità politiche

Questa settimana due importanti personaggi africani hanno ricevuto prestigiose riconoscenze internazionali. Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe e l’attivista burundese dei diritti umani Marguerite Barankitse. Questi riconoscimenti sembrano nascondere logiche politiche che vanno oltre alla valorizzazione di persone che contribuiscono al progresso dell'umanità. Giochi ed intrichi internazionali potrebbero aver motivato questi riconoscimenti. Piani machiavellici che potrebbero però scontrarsi e naufragare dinnanzi alla particolarità africana che ha sempre reso unico ed incontrollabile il Continente

di Fulvio Beltrami

Questa settimana due importanti personaggi del Continente hanno ricevuto dei riconoscimenti internazionali. Il primo è il presidente Robert Mugabe, premiato dalla Cina con il Premio della Pace di Confucio. Il secondo è la signora Marguerite Barankitse, nominata “Donna Africana dell’anno” dalla rivista francese Jeune Afrique. Le due nomine hanno attirato le ire e il compiacimento nei rispettivi paesi. Nello Zimbabwe l’opposizione grida allo scandalo chiedendosi come può il governo di Pechino conferire il Premio Confucio ad un dittatore irrispettoso dei diritti umani, mentre per il partito al potere e per i suoi militanti questa è l’ennesima conferma del Pan Africanismo e della giusta politica del loro Leader.

» Leggi l'intero post...

Ott 17

Corte Penale Internazionale. Lo strumento eversivo della giustizia Europea

La Corte Penale Internazionale da strumento di giustizia internazionale contro i genocidi e i crimini contro l’umanità si è trasformata in un mero strumento delle potenze europee che la finanziano e ne decidono la politica. Un lungo percorso degenerativo dalla sua creazione nel luglio 2002 alla prima uscita di uno Stato membro nel 2015, il Sud Africa che ci fa capire cosa è diventata in realtà la Cpi: un tribunale dei bianchi che l’Africa ora rigetta in toto

di Fulvio Beltrami

La International Criminal Court (ICC) o Corte Penale Internazionale (Cpi) è un organismo giudiziario sovranazionale e un tribunale internazionale creato il primo luglio 2002 a seguito dell’entrata in vigore dello Statuto di Roma adottato durante la conferenza tenutasi a Roma il 17 luglio 1998 dove si stabilirono le basi di una giustizia internazionale contro i crimini di genocidio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità e crimini di aggressione contro Stati sovrani. Al 6 gennaio 2015, 123 Stati hanno aderito allo Statuto di Roma. La Cpi è basata nella città di Hague (Aia) in Olanda. Dal 2010 è soggetta a pesanti critiche internazionali ed accusata di applicare una giustizia selettiva che colpisce solo l’Africa per favorire le mire coloniali dell’Occidente.

» Leggi l'intero post...

Ott 17

Burundi. Un omicidio di stato che continua ad essere ignorato?

Un omicidio di Stato, quello di tre suore italiane, avvenuto nel settembre 2014, il cui assassinio trova il silenzio del Vaticano e del governo italiano

di Fulvio Beltrami

Domenica 7 settembre 2014 presso la parrocchia di Kamenge, Bujumbura vengono trucidate tre suore italiane: Lucia Pulici, Olga Raschietti e Bernadetta Boggian. Opera di un pazzo afferma la versione ufficiale del governo burundese che mostra una sospetta efficienza della polizia lodata nell'avere immediatamente arrestato uno squilibrato mentale trovato in possesso di un telefonino appartenente ad una delle tre suore trucidate. La versione verrà accettata dall’ambasciata Italiana a Kampala, Uganda (responsabile del Burundi e del Rwanda) e dal Console Onorario italiano in Burundi: Guido Ghirini. Mentre il Vaticano chiede che sia fatta piena luce sull'omicidio e trovati i veri colpevoli, facendo indirettamente intendere che non crede alla versione ufficiale, viene aperta un'indagine presso la Procura di Parma. Le indagini compiute da giornalisti burundesi di alto spessore professionale e noti per la loro serietà indicano moventi e mandanti che sconfessano la versione ufficiale e conducono dritti verso la pista dell’omicidio di Stato.

» Leggi l'intero post...

Set 25

Arabia Saudita. Eid-Al-Adha di sangue, razzismo anti africano e Monarchia disumana

Il massacro avvenuto presso la città di Mina, vicino alla Mecca, dove hanno trovato la morte oltre 1.300 pellegrini proprio il giorno più sacro dell'Islam, ha rivelato il vero volto di una Monarchia blasfema. Per coprire le grosse responsabilità e le scarse misure di sicurezza la Famiglia Reale accusa i pellegrini Africani di aver provocato la tragedia. Il massacro di Eid-Al-Adha è un chiaro segnale di una Monarchia in decadenza che si basa sul sangue e sul terrore. Una Monarchia da abbattere

di Fulvio Beltrami

Da ieri milioni di musulmani festeggiano l'Eid al-Ahda (la Festa del Sacrificio). La più importante festa dell'Islam che collega la religione musulmana a quelle Cristiana ed Ebraica. L'Eid al-Ahda celebra infatti Abraham glorificando il suo atto di sottomissione richiesto da Dio tramite il sacrificio del primogenito maschio: Ishmael. Dio misericordioso, vista la fede di Abraham, intervenne all'ultimo minuto per evitare la morte di Ishmael. Inviò Jbràil (il suo angelo più fidato) ad ordinare ad Abraham di sostituire il figlio con un capra e di dividere tre quarti di carne con la famiglia, i parenti, gli amici e i vicini. L’ultimo quarto doveva essere distribuito ai poveri e ai bisognosi. È proprio durante l'Eid al-Ahda che milioni di musulmani da tutto il mondo compiono il Haji.

» Leggi l'intero post...

Set 24

Burundi. La guerra mediatica delle immagini false

La guerra civile a bassa intensità scoppiata in Burundi, a causa del terzo mandato presidenziale di Pierre Nkurunziza ottenuto illegalmente e contro la Costituzione, inaugura un nuovo fronte di propaganda: la guerra mediatica delle immagini false utilizzando i potenti ed immediati mezzi di comunicazione moderni

di Fulvio Beltrami

Dal gennaio 2015 il Burundi, di recente uscito da una guerra civile durata dieci anni (1993 – 2003) è sconvolto da forti tensioni sociali che ruotano sulla decisione anti costituzionale del presidente Pierre Nkurunziza di accedere ad un terzo mandato presidenziale contro la volontà popolare. Dall'aprile 2014, quando il presidente annuncia la sua volontà a candidarsi alle elezioni previste in maggio, nel paese si assiste ad un'escalation della violenza dove il partito CNDD-FDD che si basa su un'ideologia razziale nazista denominata HutuPower, usa ogni mezzo per mantenere il potere e contrastare la popolazione che da mesi scende nelle piazze per rivendicare la restaurazione della democrazia.

» Leggi l'intero post...

Set 7

Francia. Immigrazione africana e demagogia da quattro soldi

Muovendo al governo Hollande giuste e condivisibili accuse di creare l’ondata migratoria africana tramite la destabilizzazione dei paesi d’origine dei profughi, la destra francese utilizza il flusso migratorio senza precedenti come arma demagogica in previsione delle elezioni presidenziali

di Fulvio Beltrami

Venerdì 4 settembre Marine Le Pen, leader del Fronte nazionale, ha rilasciato un'intervista alla RTL sul dramma dell'immigrazione. Un'intervista fatta sull’onda emotiva della morte del piccolo Aylan di cui immagine ha fatto il giro del mondo e provocato un’ondata di indignazione. La dirigente del partito della estrema destra francese afferma che il flusso migratorio senza precedenti che ha investito l’Europa è la causa diretta delle scelte fatte dalla classe politica francese ed europea. “Fuggono la morte che i nostri dirigenti hanno loro portato. L’ondata di migrazione africana è la diretta conseguenza della destabilizzazione della Libia. Nicolas Sarkozy, Bernard-Henry Lèvy, con il sostegno di Francois Hollande, hanno consegnato la Libia ai fondamentalisti islamici, al caos, al disordine, alla morte e alla barbarie” afferma Le Pen.

» Leggi l'intero post...

Set 7

Uganda. Una diversa gestione degli immigrati

Una ragionata politica di porte aperte verso gli immigrati è giusta a livello umanitario ma irrealizzabile sul piano pratico. Eppure un paese in via di sviluppo dimostra il contrario: l’Uganda

di Fulvio Beltrami

In questi ultimi mesi è di drammatica attualità la crisi migratoria in Europa. Iniziata dalle rotte classiche del Mediterraneo (Italia e Spagna) ora si sta sviluppando su nuove rotte come quella dei Balcani incontrando resistenza e repressione da governi di paesi indeboliti dalla crisi economica e avvelenati dal nazionalismo che sono terrorizzati dell’instabilità sociale che l’immigrazione potrebbe loro portare. Un calvario che riguarda anche l’Africa ma soprattutto profughi provenienti da una guerra civile di cui l’occidente ha forti responsabilità: quella combattuta in Siria.

» Leggi l'intero post...

Ago 30

Gli Auxilia Milites delle Nazioni Unite

I nuovi casi di abusi sessuali compiuti su minori dai Caschi Blu dell’Onu nella Repubblica Centrafricana riaccende il dibattito sulla moralità e sull’efficacia delle missioni di pace delle Nazioni Unite in Africa, accusate di prolungare e non di risolvere i conflitti. Secondo alcuni analisti africani la radice di tutti i mali sarebbe la replica della strategia del tardo impero romano di utilizzare “truppe ausiliare” provenienti da paesi del Terzo Mondo con gravi deficenze sul rispetto dei diritti umani e caratterizzati da una totale assenza di democrazia

di Fulvio Beltrami

Il 18 agosto presso il Segretariato delle Nazioni Unite giunge la notifica di nuovi casi di abusi sessuali compiuti dai Caschi Blu nella Repubblica Centrafricana. Trattasi di tre soldati messi a disposizione dalla Repubblica Democratica del Congo che hanno abusato di varie ragazze dall’età tra i 18 e 19 anni e successivamente pagato circa 152 euro alle rispettive famiglie per far passare le violenze sessuali come atti consensuali. Gli episodi sono avvenuti a Bambari, nord est di Bangui. Immediata la reazione del governo di Kinshasa.

» Leggi l'intero post...

Gen 25

Kenya, continuano le pressioni contro la Corte Penale Internazionale

Il tentativo è quello di far cadere le assuse pendenti nei confronti del vice presidente William Ruto dopo la cancellazione del progetto al presidente Uhuru Kenyatta. Per raggiungere l'obiettivo c'è stata la mobilitazione non solo di stati amici, come ad esempio la Francia, ma anche dei servizi segreti kenioti, presunti complici in misteriosi attentati che si stanno succedendo nel paese

di Fulvio Beltrami

Era chiaro che la decisione presa dalla Corte Penale Internazionale di far cadere le accuse contro il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, non avrebbero accontentato il paese africano che fa parte del club delle potenze del Continente. Rimane il processo al vicepresidente William Ruto. Un processo che deve essere bloccato a tutti i costi, secondo l’ottica politica del governo keniota. Un’ottica che si basa sulla vitale necessità di salvaguardare l’alleanza etnica tra la tribù maggioritaria (i Kikuyu) rappresentata dal presidente con la tribù che mantiene il controllo delle forze armate (i Kalenjne). Questa tribù, appartenente al ceppo tutsi, è sempre stata l’asse portante della vita politica del Kenya. Pur non avendo partecipato in misura determinante alla lotta di liberazione contro il colonialismo inglese (portata avanti dal movimento Kikuyu denominato Mau Mau) i Kalenjne hanno assicurato la base dell’esercito indipendente divenendo i principali garanti della difesa e sicurezza nazionale.

» Leggi l'intero post...

Gen 7

Uganda. Nasce il primo mensile gay

Si chiama Bombastic la nuova testata che raccoglie le opinioni di omosessuali e lesbiche ugandesi

di Fulvio Beltrami

La recente storia della comunità omosessuale ugandese è marcata da due date storiche: il 20 dicembre 2013 corrispondente all’approvazione della legge omofobica conosciuta anche come “Kill the gay bill” (La legge ammazza gay) e il 22 dicembre 2014 corrispondente all’uscita su territorio nazionale di Bombastic il primo mensile gay dell’Africa Orientale. Bombastic è un mensile ove sono pubblicate le storie quotidiane, le testimonianze e le opinioni di omosessuali e lesbiche ugandesi. “Attraverso il mensile Bombastic condividiamo storie della vita quotidiana di gay, lesbiche, eterosessuali e travestiti. Storie che toccano vari argomenti dal sesso alla vita religiosa, dalla cultura al diritto familiare delle copie omosessuali, dalla politica alla promozione della pace e della tolleranza delle varie scelte sessuali che ogni cittadino ugandese ha il diritto di compiere. Bombastic vuole far comprendere a tutti i nostri connazionali che essere gay non significa essere meno ugandesi.

» Leggi l'intero post...

Dic 31

Elezioni in Liberia. Stravince l’opposizione

Il paese è sotto osservazione da diversi giorni a causa dell'epidemia di Ebola che l'ha colpito. Ma i medici qualificati sono in tutto una decina e una sessantina gli infermieri, perlopiù concentrati nella capitale. Uno Stato che vanta primati in negativo, tra corruzione, conflitti di interessi, arricchimento personale e svendita delle risorse naturali alle potenze occidentali e alla Cina

di Fulvio Beltrami

Il piccolo ma strategico paese dell’Africa Occidentale fondato alla fine dell’Ottocento dagli Stati Uniti: la Liberia, è da vari mesi sulle prime pagine dei media internazionali a causa dell'epidemia di Ebola che ha colpito la regione. Il paese africano era già conosciuto a causa della disumana e orribile guerra civile degli anni Novanta durata 14 anni e per il sanguinario regime di Charles Taylor condannato nel 2013 dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità. Il 16 dicembre scorso si sono tenute le elezioni del Senato in un clima politico e sociale assai teso causato dall’epidemia. Il paese ha registrato il più alto tasso di vittime provocate dall’Ebola a causa dell'incapacità del governo di gestire la crisi sanitaria nonostante gli aiuti internazionali. Un'incapacità che ha origini dalla cinica volontà della presidente Ellen Johnson Sirleaf, vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2011, di trascurare il sistema sanitario nazionale distrutto dai lunghi anni di guerra civile. In Liberia si conta un solo ospedale situato nella capitale, Monrovia: il JFK Hospital che versa in uno stato deplorevole.

» Leggi l'intero post...

Ago 26

Congo. Casi di Ebola in Equatore

Il ministro congolese della Sanità dichiara casi di Ebola in Equatore. In teoria solo due infetti fino ad ora registrati, non collegati con l'epidemia in atto in Africa Occidentale. Purtroppo regna confusione sul numero reale delle persone contaminate e mancanza di assistenza causa il budget ridotto per la sanità, mentre il presidente Kabila autorizza un 3% di aumento straordinario del budget destinato alla difesa per comprare nuove armi

di Fulvio Beltrami

L’Istituto nazionale di ricerche biomedicale di Kinshasa attesta due casi di Ebola a Djera, distretto di Boende nella provincia dell’Equatore. Il ministro della Sanità Félix Kagange ha confermato il 24 agosto scorso la presenza dell’Ebola sul territorio congolese durante una riunione d’emergenza sanitaria. Secondo il ministro i casi di ebola registrati a Djera non hanno alcun collegamento con quelli registrati nell’Africa Occidentale. Affermazione credibile visto che Djera è una delle più remote località del paese. Il settore è stato messo in quarantena, è stato allestito un centro di analisi e cura mobile nel villaggio di Lokolia, epicentro dell’epidemia. Gli aeroporti dell’Equatore sono stati dotati di termometri laser per individuare sintomi sospetti di Ebola ed è stata interdetta la caccia nel distretto per paura di nuove infezioni tramite animali selvaggi. Essendo Djera un'area remota e priva di collegamenti stradali il cordone sanitario dovrebbe essere sufficiente per contenere l’epidemia.

» Leggi l'intero post...

Ago 19

Emergenza Ebola. Gli africani trasformati in cavie dalle case farmaceutiche canadesi e americane

Multinazionali farmaceutiche americane e canadesi inizieranno a sperimentare vaccino e cura contro l’Ebola sui pazienti africani con l’avvallo della Organizzazione Mondiale della Sanità, infrangendo tutte le regole etiche e legali previste nella materia. Ai pazienti africani non resterà la scelta che morire o sottoporsi a sperimentazioni prive di ogni diritto internazionale con la speranza che i nuovi farmaci possano funzionare. L’ironia della sorte è che vaccino e cura sono destinati ai mercati dei paesi industrializzati e non ai paesi africani considerati insolventi

di Fulvio Beltrami

L’agenzia canadese della sanità pubblica, in collaborazione con la ditta farmaceutica americana BioProtection System, una succursale della multinazionale Newlink Genetics, ha scoperto un vaccino contro l’Ebola, dichiara John Eldridge, responsabile scientifico di Profectus BioSiences la ditta farmaceutica canadese coinvolta nelle ricerche. La joint-venture americana canadese ha reso possibile la scoperta del vaccino un anno fa e ora sarebbe quasi pronto per la sua commercializzazione negli Stati Uniti e in Canada. L’unico ostacolo risiede nella totale assenza di test sugli umani, tappa obbligatoria prevista dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per fornire l’autorizzazione alla vendita di qualsiasi nuovo vaccino o farmaco.

» Leggi l'intero post...

Ago 12

Cry for help. Un film contro le violenze sessuali in Uganda

Un giovane regista ugandese decide di rompere il muro del silenzio che grava sulle violenze sessuali ai minori attraverso un film – denuncia che ha riportato all’attenzione della pubblica opinione il triste fenomeno spesso coperto dalla omertà delle comunità locali e collegato alla prostituzione con complicità indirette di imprenditori stranieri, anche italiani, dell’industria del divertimento

di Fulvio Beltrami

Cry for help è il film d’esordio del giovanissimo regista ugandese Daniel Komakech originario di Gulu, la città più importante del nord Uganda, regione che fu il teatro di una lunga, dolorosa e sanguinaria guerra civile dal 1987 al 2004. Appena giunto al potere il guerrigliero marxista Yoweri Museveni dovette affrontare due ribellioni etniche della tribù Acholi. La prima creata dal gruppo armato Holy Spirit (Spirito Santo) e la seconda dal tristemente famoso Lord Resistence Army (Esercito di Resistenza del Signore) guidato da Joseph Kony. L'opposizione armata degli Acholi (etnia maggioritaria nel nord del paese) al nuovo governo scaturì dalla perdita dell’influenza fino allora esercitata dalla tribù sulla nazione. Per la maggior parte dei primi 25 anni dopo l’indipendenza gli Acholi avevano guidato l’Uganda dando i natali al primo presidente Milton Obote e ad altri presidenti di minor calibro come Tito Okello.

» Leggi l'intero post...

Ago 8

L’Uganda sulla lista nera europea per i minerali di guerra

L’Unione europea ha posto l’Uganda nella lista nera dei paesi che contrabbandono minerali di guerra. Il governo di Kampala sta studiando le mosse più opportune per raggirare il blocco europeo grazie a complicità di Stati Uniti e Dubai

di Fulvio Beltrami

L’Unione europea, in collaborazione con l’Organizzazione della Cooperazione Economica e Sviluppo (OECD) ha posto l’Uganda nella lista dei paesi che trafficano illegalmente minerali preziosi e rari causa di falsi certificati d’origine dei minerali esportati e provenienti dal Congo.

» Leggi l'intero post...

Ago 1

Africa Sub Sahriana. Nuova frontiera dei prodotti occidentali a scapito dello sviluppo economico

Europa e America stanno rivalutando il continente africano considerato ora il nuovo eldorado per le esportazioni occidentali che può risolvere la crisi mondiale. Vari i progetti allo studio per aumentare gli scambi economici. Progetti che potrebbero fallire causa il risveglio della coscienza africana che tende a rifiutare questa nuova forma di colonizzazione economica per avviare il processo di industrializzazione e divenire il quarto blocco economico mondiale

di Fulvio Beltrami

L’Africa Sub Sahariana è stata definita la nuova frontiera per i prodotti europei e americani. Tutte le condizioni sono riunite. Crescita economica annuale del 6% nonostante la crisi finanziaria mondiale. Previsioni di crescita per il prossimo quinquennio del 7% con punte del 8% per Ghana, Kenya e Nigeria. Un ceto medio borghese emergente con disponibilità finanziarie equiparabili al ceto medio occidentale e con il desiderio di raggiungere un lifestyle europeo. I settori commerciali che possono assorbire le esportazioni occidentali sono: educazione, agricoltura, chimica, infrastrutture, trasporti, edile, alimentare, vestiario, tecnologico e automobilistico. “Se un investitore europeo è attivo e ambizioso non deve sottovalutare l’Africa che sta diventando il più grande mercato mondiale del futuro, destinato ad equagliare quello asiatico”, afferma Mark Simmonds, Sotto Segretario di Stato per gli Affari esteri del Commonwealth durante una conferenza di investitori inglesi tenutasi una settimana fa in Manchester, Gran Bretagna. Conferenza a cui il governo inglese ha partecipato attivamente inviando rappresentanti del dipartimento internazionale dello sviluppo, del dipartimento delle esportazioni e dei ministeri del commercio e delle finanze. La conferenza ha individuato cinque paesi a cui concedere un’attenzione particolare: Angola, Costa d’Avorio, Ghana, Mozambico e Tanzania grazie alle loro ottime performance economiche.

» Leggi l'intero post...

Lug 29

Nigeria, terra di giovani inventori

Nigeria, il più popolato paese africano e prima potenza economica del continente non è solo il paese dei mille contrasti e del terrorismo di Boko Haram. È anche il paese di inventori come dimostrano le strabilianti invenzioni di questi giovani studenti e disoccupati. Invenzioni che hanno attratto l’interesse degli imprenditori

di Fulvio Beltrami

Delle teenager nigeriane: Duro-Aina Adebola, Akindele Abiola, Faleke Oluwatoyin (14 anni) e Bello Eniola (15 anni) hanno presentato al fiera delle invenzioni Maker Faire Africa, tenutasi a Lagos nel... il primo combustibile per generatori estratto dall’urina. Come dimostra il sito makerfaireafrica l’urina viene trasformata in idrogeno tramite un procedimento assai semplice. Delle cellule elettrolitiche vengono immerse nell’urina per estrarre idrogeno. L’idrogeno viene fatto passare attraverso un filtro ad acqua per purificarlo e successivamente per un cilindro a gas che spinge l’idrogeno filtrato in un altro cilindro contenente borax liquido per rimuovere le impurità del gas. Borax è un minerale naturale comunemente utilizzato per produrre detergenti per lavatrici. L’idrogeno viene finalmente iniettato nel generatore per permettere il suo normale funzionamento. Visto che l’idrogeno è altamente esplosivo, le studentesse nigeriane hanno dotato di valvole di sicurezza tutti i cilindri.

» Leggi l'intero post...

Lug 28

Uganda. Quando la calunnia diventa informazione

Un articolo comparso su La Repubblica riguardante i bambini di strada in Uganda pone l’accento e spunti di riflessione sull’informazione sommaria e non verificata che si trasforma nel suo contrario e si presta a strumentalizzazioni politiche. Un disservizio di cui, stranamente, la prima vittima è sempre il continente africano...

di Fulvio Beltrami

Sul quotidiano italiano La Repubblica del 19 luglio 2014 è comparso sulla pagina “diritti umani” un articolo sulla condizione dei bambini di strada in Uganda, basato su un rapporto della Ong americana in difesa dei diritti umani: Human Rights Watch. L’articolo (Uganda, l'inferno dei bambini di strada: picchiati e abusati da adulti e polizia) descrive uno scenario da film dell’orrore dove sadici e perversi poliziotti torturano i bambini di strada con la complicità delle autorità. Secondo il giornalista autore dell’articolo i bambini di strada sono spesso vittime di retate organizzate da polizia e funzionari governativi, tra cui quelli del Kampala Authority Capital City (KCCA). Prelevati dalla strada i minori verrebbero torturati, derubati e detenuti nelle celle dove subirebbero ulteriori pestaggi e verrebbero trattati come schiavi. I bambini di strada sarebbero anche vittime di violenze di massa e stupri perpetuati dai cittadini ugandesi con la complicità della polizia che non punisce i colpevoli delle violenze.

» Leggi l'intero post...

Pagina   1 ... 6 7 8 9 10 11 12 13