Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.
Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.
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Apr 19
di Fulvio Beltrami
DI FULVIO BELTRAMI 19/04/2020
Apr 19
di Fulvio Beltrami
DI FULVIO BELTRAMI 19/04/2020
Apr 19
di Fulvio Beltrami
DI FULVIO BELTRAMI 19/04/2020
Dic 31
di Fulvio Beltrami
Il piccolo ma strategico paese dell’Africa Occidentale fondato alla fine dell’Ottocento dagli Stati Uniti: la Liberia, è da vari mesi sulle prime pagine dei media internazionali a causa dell'epidemia di Ebola che ha colpito la regione. Il paese africano era già conosciuto a causa della disumana e orribile guerra civile degli anni Novanta durata 14 anni e per il sanguinario regime di Charles Taylor condannato nel 2013 dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità. Il 16 dicembre scorso si sono tenute le elezioni del Senato in un clima politico e sociale assai teso causato dall’epidemia. Il paese ha registrato il più alto tasso di vittime provocate dall’Ebola a causa dell'incapacità del governo di gestire la crisi sanitaria nonostante gli aiuti internazionali. Un'incapacità che ha origini dalla cinica volontà della presidente Ellen Johnson Sirleaf, vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2011, di trascurare il sistema sanitario nazionale distrutto dai lunghi anni di guerra civile. In Liberia si conta un solo ospedale situato nella capitale, Monrovia: il JFK Hospital che versa in uno stato deplorevole.
Ago 26
di Fulvio Beltrami
L’Istituto nazionale di ricerche biomedicale di Kinshasa attesta due casi di Ebola a Djera, distretto di Boende nella provincia dell’Equatore. Il ministro della Sanità Félix Kagange ha confermato il 24 agosto scorso la presenza dell’Ebola sul territorio congolese durante una riunione d’emergenza sanitaria. Secondo il ministro i casi di ebola registrati a Djera non hanno alcun collegamento con quelli registrati nell’Africa Occidentale. Affermazione credibile visto che Djera è una delle più remote località del paese. Il settore è stato messo in quarantena, è stato allestito un centro di analisi e cura mobile nel villaggio di Lokolia, epicentro dell’epidemia. Gli aeroporti dell’Equatore sono stati dotati di termometri laser per individuare sintomi sospetti di Ebola ed è stata interdetta la caccia nel distretto per paura di nuove infezioni tramite animali selvaggi. Essendo Djera un'area remota e priva di collegamenti stradali il cordone sanitario dovrebbe essere sufficiente per contenere l’epidemia.
Ago 19
di Fulvio Beltrami
L’agenzia canadese della sanità pubblica, in collaborazione con la ditta farmaceutica americana BioProtection System, una succursale della multinazionale Newlink Genetics, ha scoperto un vaccino contro l’Ebola, dichiara John Eldridge, responsabile scientifico di Profectus BioSiences la ditta farmaceutica canadese coinvolta nelle ricerche. La joint-venture americana canadese ha reso possibile la scoperta del vaccino un anno fa e ora sarebbe quasi pronto per la sua commercializzazione negli Stati Uniti e in Canada. L’unico ostacolo risiede nella totale assenza di test sugli umani, tappa obbligatoria prevista dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per fornire l’autorizzazione alla vendita di qualsiasi nuovo vaccino o farmaco.