Frammenti Africani

Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Set 22

Congo: la verità nascosta del massacro dei rifugiati burundesi a Kamanyola

Il 15 settembre 2017 presso Kamanyola, Sud Kivu, Congo 40 rifugiati burundesi vengono uccisi dalle forze dell’ordine congolesi e oltre 100 feriti. Dietro a questo eccidio si nasconde una terribile verità. Le autorità congolesi hanno dato 4 versioni diverse e discordanti. Abbiamo raccolto la testimonianza di 6 persone scampate al massacro. I testimoni in esclusiva ci dicono: eccidio fatto da burundesi, soldati regolari o miliziani Imbonerakure, mandati dal Governo burundese e con la complicità di vertici congolesi, mentre le forze ONU ‘stanno a guardare’

di Fulvio Beltrami

Venerdì 15 settembre 2017 quattordici rifugiati burundesi ospiti del centro di accoglienza di Kamanyola, provincia del Sud Kivu est del Congo, al confine con il Burundi, vengono uccisi dalla Polizia. I feriti sono oltre 100. La prima versione ufficiale fornita dal Governo congolese è che la Polizia ha risposto ad una manifestazione (definita violenta) dei rifugiati burundesi presso la cittadina di Kamanyola. I rifugiati protestavano contro il rimpatrio forzato di 4 loro compagni in Burundi. La manifestazione non autorizzata ha preso una piega violenta e la Polizia ha perso il controllo, sparando sui rifugiati e provocando una carneficina. Nei tre successivi giorni i dispacci delle agenzie stampa aggiornano il numero delle vittime che mercoledì 20 settembre sono salite a 40, mentre i feriti sarebbero 117.

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