Frammenti Africani

Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Giu 8

Zimbabwe. Una pratica di piacere sessuale ad alto rischio sanitario

Il Mishonga Weku Thigtena è un antica pratica sessuale per rendere più attraente la donna in Zimbabwe. Recenti studi dimostrano che è una tra le principali cause del tumore cervicale e il governo sta studiando una campagna di sensibilizzazione nazionale contro la pratica antica di millenni

di Fulvio Beltrami

Nello Zimbabwe è pensiero comune che la vagina deve essere stretta e secca per aumentare il piacere dell’uomo durante i rapporti sessuali. Almeno il 48% dei Zimbabwani preferiscono avere dei rapporti con donne che rendono la loro vagina stretta e secca secondo un recente sondaggio del quotidiano New Zimbabwe. Questo risultato si ottiene utilizzando un speciale trattamento con erbe selvatiche denominato Mushonga Weku Thigtena (MWT). Il trattamento è normalmente praticato nelle case private. Dal 2012 vari saloni di bellezza e negozi di parrucchiera delle maggior città del paese offrono il Mushonga alla loro clientela femminile registrando un considerevole aumento del volume d’affari.

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Giu 7

Tanzania. Unesco preferisce l’uranio ai parchi naturali

L’Unesco ha consentito alla ridefinizione dei confini del parco nazionale di Seolus per permettere a due multinazionali canadese e russa di estrarre l’uranio, nonostante che gli studi dimostrano i chiari effetti collaterali: 60 milioni di tonnellate di scorie radioattive

di Fulvio Beltrami

Il parco nazionale Selous Game Reserve, è una riserva faunistica tra le più grandi al mondo, collocata nel sud della Tanzania. Il parco nazionale è in onore del inglese Frederick Selous che muori in questa zona nel 1917 durante i combattimenti contro i tedeschi sul fronte africano. La riserva ricopre 54.600 km2 ed è priva di insediamenti umani o strutture turistiche permanente per non alterare il delicato equilibrio naturale degli animali di savana come elefanti, ippopotami, cani selvaggi africani, buffali e coccodrilli.

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Giu 5

Uno stregone ghanese contro Cristiano Ronaldo

Uno stregone ghanese ha dichiarato al The Guardian di essere l’artefice dei problemi di salute del campione mondiale Cristiano Ronaldo. Il suo obiettivo sarebbe quello di non far partecipare Ronaldo ai mondiali del Brasile. L’allenatore del Portogallo afferma che le condizioni di salute migliorano ma non conferma la presenza di Ronaldo ai mondiali

di Fulvio Beltrami

La star del calcio Cristiano Ronaldo soffre ancora di problemi di salute a distanza di una settimana dal match di apertura dei campionati mondiali in Brasile. Uno stregone del Ghana: Nana Kwaku Bonsam ha dichiarato di essere l’origine dei problemi ai reni del campione titolare del Pallone d’oro. Questo è quanto riportato dallo stregone in una intervista a Angel FM radio e al The Guardian. “Conosco la malattia che soffre Cristiano Ronaldo ai reni poiché sono stato io a crearla. Non sto scherzando. La scorsa settimana ho catturato quattro cani selvatici che utilizzerò per invocare lo spirito di Kahwiri Kapam affinché Ronaldo non guarisca. Il mio obiettivo è di non farlo partecipare ai campionati di calcio per evitare che si confronti con il Ghana”, ha dichiarato Bosman che ha garantito che i problemi ai reni di Cristiano Ronaldo non saranno risolti dalla medicina ufficiale e il campione non potrà partecipare ai campionati di calcio poiché la malattia è spirituale e non fisica.

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Giu 5

Nigeria. Il governo intende negoziare con Boko Haram

Il governo federale starebbe preferendo aprire i negoziati con Boko Haram per il rilascio delle oltre 200 studentesse rimanendo assai reticente all’uso della forza e alla collaborazione con le potenze occidentali per paura di perdere la sovranità economica e politica

di Fulvio Beltrami

I media nigeriani hanno pubblicato la notizia relativa all’intenzione del governo federale di negoziare con il gruppo terroristico Boko Haram per il rilascio delle 276 studentesse rapita a Chibok. L’ex presidente Olesung Mathew Obasanjo sarebbe entrato in contatto con degli esponenti di Boko Haram. I negoziati verterebbero sulla possibilità di accettare la proposta del gruppo terroristico di liberare le ragazze in cambio del rilascio di vari suoi militanti e le loro famiglie detenute senza capi d’accusa. La notizia è stata indirettamente confermata dal Capo di Stato Maggiore, il Maresciallo Alex Badeh, che ha escluso la liberazione delle ragazze tramite blitz militare. Anche il portavoce presidenziale Ruben Abati e dal New York Times sembrano confermare la notizia. La decisione di aprire i negoziati è dettata dalla necessità del governo di ottenere dei risultati per diminuire la pressione nazionale ed internazionale in previsione delle elezioni previste per il 2015.

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Giu 2

Sud Sudan. Scandalo Colera

Dal 23 maggio un’epidemia di colera è scoppiata presso i campi profughi di Juba, capitale del Sud Sudan. Al momento si registrano 586 casi e 24 morti. Per due settimane Nazioni Unite e Ong internazionali hanno tentato di tener nascosta la notizia. Forti i dubbi sull’operato umanitario. C’è chi parla di scandalo colera

di Fulvio Beltrami

Oltre 1,3 milioni di persone sono sfollate in Sud Sudan. Le famiglie necessitano urgentemente di cibo, acqua, sanità per prevenire che la situazione diventi catastrofica entro la fine dell’anno. Aiutate Acf ad aiutarli”, recita una raccolta fondi della Ong inglese Action Against Hunger.

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Mag 30

Bambini adottati in Congo. Lettera aperta all’Ambasciatore Pio Mariani

Il Premier Matteo Renzi ha dimostrato che le promesse si possono tramutare in fatti. I bambini congolesi adottati sono arrivati finalmente in Italia. Ma qualcosa non quadra. Fino a poche settimane fa il Governo congolese era irremovibile. Cosa è successo? Lo abbiamo chiesto all’Ambasciatore Italiano a Kinshasa Pio Mariani

di Fulvio Beltrami

Egregio Ambasciatore Pio Mariani,

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Mag 29

Cécile Kyenge. I retroscena di una donna di potere

Cécile Kashetu Kyenge, ex ministro dell’Integrazione, cittadina italiana di origini congolesi, è approdata al Parlamento Europeo. La donna africana garantirà i diritti calpestati degli immigrati in Europa. C’è chi sostiene il contrario sottolineando i retroscena africani di una donna di potere. Dall'arrivo in Italia come clandestina in poi

di Fulvio Beltrami

L’ex ministro dell’Integrazione Cécile Kashetu Kyenge ce l’ha fatta a diventare parlamentare europeo. Parte del mondo dell’associazionismo, quello particolarmente vicino all’immigrazione, parte del mondo cattolico e della sinistra italiana si sono rallegrati. Non sono mancati i messaggi di congratulazione pubblicati su Facebook e Twitter da alcuni connazionali dell'ex ministro che come lei sono regolarmente in Italia ed affermano di essere impegnati socialmente sia a favore degli immigrati che del loro paese natio, ricevendo titoli di Ambasciatori di pace.

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Mag 27

Renzi, presto in Italia i bambini adottati bloccati in Congo. Nessuna conferma da parte di Kinshasa

Il primo ministro Renzi ha dichiarato che presto i bambini adottati e bloccati in Congo saranno in Italia. Nessuna conferma da parte di Kinshasa. Verità o propaganda basata su false promesse come fece l’ex ministro Cecile Kyenge nel novembre 2013?

di Fulvio Beltrami

Ieri Matteo Renzi, ancora inebriato dalle elezioni europee, ha dichiarato ai media italiani: “Portiamo in Italia i bambini adottati bloccati in Congo”. Secondo Renzi il delicato problema diplomatico tra Italia e Congo sarebbe giunto a una svolta. Su Twitter Renzi annuncia che un aereo della Repubblica Italiana sta partendo per il Congo per riportare i bambini adottati in Italia. Le adozioni furono bloccate nel settembre 2013 dal Governo di Kinshasa in quanto su di esse gravano sospetti di irregolarità. Accusa rigettata dalle famiglie italiane che si sono trovate bloccate in Congo con il divieto di uscire dal paese con i bambini adottati. La crisi diplomatica sorta tra Italia e Congo è stata estremamente dura in questi mesi rischiando di compromettere le relazioni tra i due paesi. Abbiamo provato a contattare le autorità congolesi a Kinshasa per verificare se finalmente la crisi sulle adozioni è stata risolta come affermato da Renzi. Purtroppo abbiamo ottenuto risposta evasiva: “Le trattative sono in corso”. Stiamo contattando l’ambasciata italiana a Kinshasa per avere notizie in merito.

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Mag 26

Il difficile cammino dei media in Uganda. Tra repressione e immaturità giornalistica

Tra tentativi di repressione e controllo da parte del governo e immaturità professionale di vari media la libertà di informazione in Uganda rimane ancora allo stadio primordiale. Come segnale incoraggiante si sta assistendo l'emergere di quotidiani e giornalisti di elevato livello anche se rappresentano ancora una minoranza

di Fulvio Beltrami

Il 10 febbraio 2014 il ministro dell’Informazione, Rose Namayanaja, ha firmato l’entrata in vigore di una legge sui media nazionali denominata: “Press and Journalists Regulation 2014” (regolamento delle tariffe per la stampa e i giornalisti 2014). La legge prevede l’obbligo per ogni giornalista di registrarsi in un specifico albo professionale, il National Institue of Jounalists in Uganda – NIJU (Istituto Nazionale dei giornalisti in Uganda) ottenendo una licenza professionale su base annuale e rinnovabile. Il NIJU è stato equiparato agli altri albi professionali esistenti in Uganda a cui i dottori, architetti, avvocati, notai e insegnati sono registrati. L’obiettivo è di regolamentare la professione del giornalista che deve seguire precisi codici etici di condotta. Fin qui nulla di strano.

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Mag 25

Siamo una oasi di pace stabilità e democrazia. Il discorso del Presidente della Somaliland

A distanza di 23 anni dalla auto proclamata dipendenza dalla Somalia la Somaliland non riesce a farsi riconoscere dalla Comunità Internazionale. Il presidente Ahmed Mohammed Mohamoud Silanyo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione internazionale sul tema. Riportiamo la traduzione del suo discorso pubblicato sui maggior quotidiani africani

di Fulvio Beltrami

Il 18 maggio scorso la Somaliland ha celebrato il ventitreesimo anniversario dell’indipendenza decisa nel maggio 1991 per evitare di essere travolti dalla guerra civile senza fine della Somalia. Il Somaliland, collocato nel nord della Somalia tra Etiopia, Djibouti, la regione somala semi autonoma del Puntland e il Golfo di Aden, detiene gli stessi confini del Protettorato Britannico della Somaliland creato nel 1888 grazie ai trattati tra la corona britannica e Mohamoud Ali Shire  a capo del Sultanato del Warsangali. Dopo il breve periodo di occupazione italiana (1940 – 1941) la Somaliland ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna il 26 giugno 1960. Quando il 01 luglio 1960 i territori italiani della Somalia ottennero a loro volta l’indipendenza le due entità decisero di formare la Repubblica della Somalia.

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Mag 25

Congo. Il Governo tenta di imporre la moneta nazionale

La Banca Centrale del Congo tenta di imporre il franco congolese come unica moneta legale nel paese. Un provvedimento destinato al fallimento per la semplice ragione che la popolazione e gli imprenditori nazionali e stranieri ritengoono la valuta totalmente inaffidabile. Dalla fine degli anni novanta in Congo si basa su Dollaro Americano e Euro

di Fulvio Beltrami

Il 22 maggio scorso il Governatore della Banca Centrale del Congo (BCC) Dégratiasa Mutombo ha presentato al pubblico la nuova regolamentazione monetaria che impone il franco congolese come unica moneta legale nel paese. La decisione è stata presa per riappropriarsi della sovranitá finanziaria, interrompere il flusso di euro e dollari sul mercato e per lottare contro il riciclaggio di denaro. Per rendere effettivo il decreto finanziario il governo obbligherá a pagare in moneta nazionale le spese mediche, elettricitá, acqua, affitto di casa. I stipendi di impiegati e funzionari statali saranno pagati in franchi congolesi. Tutti i pagamenti superiori a 10.000 dollari dovranno essere fatti attraverso gli istituti finanziari. Il decreto della Banca Centrale è stato accolto con diffidenza dalla popolazione ed imprenditori congolesi che giá esprimono un rifiuto netto a rispettarlo. L’introduzione del dollaro americano nel circuito commerciale interno è iniziata verso gli ultimi anni del regime di Mobutu Sese Seko (1994 – 1996). 

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Mag 20

Sud Sudan. Laboratorio della politica estera cinese

La crisi del Sud Sudan, sta rappresentando una delle maggior sfide per l’imperialismo economico di Pechino costringendo il gigante asiatico a rivedere la sua politica di non interferenza. Il Sud Sudan rappresenta il laboratorio di un radicale cambiamento della politica estera cinese

di Fulvio Beltrami

La Cina è direttamente colpita dalla prolungata crisi sud sudanese, iniziata il 15 dicembre 2013. Pechino assicura al Governo di Juba il 80% delle esportazioni di greggio, quantità considerata vitale per lo sviluppo industriale ed economico della Cina e per il sostegno finanziario del governo africano. Le esportazioni di petrolio rappresentano il 97% delle entrate sud sudanesi. Nel 2010 quotidianamente venivano esportati in Cina 384.000 barili, il 5% del totale delle importazioni di greggio del gigante asiatico.

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Mag 19

La guerra civile nigeriana diventa mediatica

Il rapimento di 276 ragazze da parte di Boko Haram ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. I grandi media hanno creato una campagna mediatica che fa scoprire il dramma della guerra civile in Nigeria ma rischia di nascondere le vere cause e responsabilitá del Governo Federale e delle potenze occidentali

di Fulvio Beltrami

C’è voluto il rapimento di 276 ragazze per far scoprire al largo pubblico internazionale la guerra civile in atto nella Nigeria contro la setta islamica Boko Haram. Questa guerra cominciò nel 2002 mentre la sua escalation è più recente: 2012. Il rapimento di massa di queste studentesse ha colpito l’immaginario collettivo aprendo un circolo vizioso tra noi giornalisti. Dalla prima volta che la notizia originale è stata diffusa fino ad ora e per altre due, tre settimane ogni giornalista che voglia scrivere un articolo sulla Nigeria, deve parlare di queste ragazze per essere sicuro che il suo articolo sia letto, il suo editore contento e il suo posto salvaguardato.

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Mag 15

I campioni africani dei Mondiali in Brasile

Ai campionati africani parteciperanno diversi campioni africani. La Francia è la nazionale con maggior partecipazione di calciatori africani. Purtroppo il calcio nostrano non solo non li valorizza, pagati fior di milioni, ma li umilia con gravi atti di razzismo

di Fulvio Beltrami

Si avvicina la data di inizio dei campionati mondiali di calcio che si terranno in Brasile. Uno spettacolo unico a cui il mondo intero non sa resistere. Questo spettacolo sarà valorizzato dai campioni africani.

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Mag 14

Rwanda. Les Faits sont têtus. I Fatti sono Testardi

Continue sono le opere di revisionismo storico sul genocidio ruandese, supportate anche da alcuni gruppi cattolici italiani. Il Professore Deo Koya Ntarugera ci propone una riflessione sull’argomento denunciando senza mezzi termini tutte le energie spese per mantenere vivi i fantasmi del passato genocidio, nella speranza che questo passato ritorni

di Fulvio Beltrami

Les Fait sont têtus (i fatti sono testardi). Questa la frase pronunciata dal presidente ruandese Paul Kagame durante l’inaugurazione delle celebrazioni del ventesimo anniversario dell’Olocausto Africano avvenuto nel 1994.

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Mag 13

Nell’inferno di Malakal. Testimonianza di una suora italiana

Venerdì 9 maggio ad Addis Abeba, Etiopia, le due fazioni sud sudanesi: il presidente Salva Kiir e l'ex vice presidente Riek Machar hanno firmato un accordo di pace e il secondo cessate il fuoco dall’inizio della guerra civile del 15 dicembre 2013. Una suora comboniana italiana Elena Balatti riporta una testimonianza da Malakal

di Fulvio Beltrami

La testimonianza di Elena Balatti, suora comboniana presente a Malakal, capitale del Unity State, offre una fotografia della realtà di uno dei più terribili conflitti africani contemporanei. Un conflitto sorto dalla lotta politica interna al partito al potere Sudan People’s Liberation Movement (SPLA) tra il presidente Salva Kiir e il vice presidente Riek Machar, entrambi veterani della guerra di liberazione contro il Nord Sudan, durata 25 anni. Dal 15 dicembre 2013, inizio delle ostilità a Juba, la capitale, il conflitto ha preso una prevedibile piega etnica trasformandosi in una sfida all’ultimo sangue tra le due principali etnie: i Dinka (di Slava Kiir) e i Nuer (di Riek Machar).

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Mag 9

Uganda. Strani allarmi terroristici e frizioni con gli Stati Uniti

Un'allerta di pericolo terroristico diramata ai propri cittadini dall’Ambasciata americana in Uganda immediatamente finita sulla prima pagina del Daily Monitor e tensioni sempre più evidenti tra Washington e Kampala. C'è chi afferma che i due avvenimenti siano strettamente collegati. Teoria del complotto o accurata analisi politica?

di Fulvio Beltrami

Il 7 maggio 2014, l’ambasciata degli Stati Uniti in Uganda ha lanciato un allarme terroristico ai suoi cittadini presenti nel paese africano a seguito dell'ondata di attacchi terroristici attuati dal gruppo islamico somalo Al-Shabaab affiliato ad Al-Qaeda, che ha recentemente colpito il vicino Kenya. Durante il weekend di morte (sabato 3 e domenica 4 maggio 2014) gli attentati di Mombasa e Nairobi hanno provocato 7 morti e circa 80 feriti, secondo il bilancio provvisorio fornito dalle autorità keniote.

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Apr 23

Kenya. Bye Bye American Dream

Il Kenya sta progressivamente prendendo le distanze dal suo alleato Americano, considerato troppo invasivo e deleterio. L’ultimo atto è il progetto di introdurre il cambio ufficiale della valuta cinese con l’obiettivo di distruggere il monopolio del dollaro sulle transazioni commerciali tra il Kenya e il paese asiatico

di Fulvio Beltrami

L’Amministrazione Kenyatta sta progressivamente sostituendo il principale e storico alleato Americano con la Cina, considerata piú affidabile, pragmatica e consona ai piani di sviluppo economico del Kenya.

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Apr 20

Libia 2011. La guerra illegale degli Stati Uniti

L'intervento militare americano in Libia del marzo 2011 si è basato sul mancato rispetto del Presidente Barak Obama della legge che regola le azioni di guerra, creando un pericoloso precedente che mette a repentaglio la sicurezza mondiale. La denuncia di un insider della Sicurezza Usa

di Fulvio Beltrami

Nel febbraio 2011, a seguito delle rivoluzioni in Egitto e Tunisia, iniziarono le proteste di massa in Libia, a Bengasi. I manifestanti chiesero riforme politiche e la fine del regime di Muammar Gaddafi, dopo 40 anni di potere incontrastato.

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Apr 8

Kwibuka20. I mandanti del Genocidio Ruandese

Ieri, 07 aprile 2014 presso lo stadio Amahoro a Kigali, capitale del Rwanda, sono iniziate le celebrazioni del Ventesimo anniversario del Genocidio. I media internazionali dedicano pagine intere all’avvenimento dimenticandosi di citare i mandanti internazionali. Il dovere storico viene assolto da un nostro collega blogger

di Fulvio Beltrami e Dragor Alphandary

Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 1994 l’aereo presidenziale che trasportava il Presidente ruandese Juvenal Habyariamana e quello burundese Cyprien Ntaryamira fu abbattuto durante la fase di atterraggio presso l'aeroporto internazionale di Kigali, capitale del Rwanda. L’attentato diede il via a 100 orribili giorni in cui centinaia di migliaia di cittadini furono brutalmente massacrati dalle Forze Armate Ruandese (FAR) e dalle milizie para militari

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