Frammenti Africani

Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Frammenti Africani

Gen 20

Djibouti. La prima base militare Saudita in Africa

Il governo di Djibouti firma un accordo di cooperazione con l’Arabia Saudita permettendo l’apertura della prima base militare in Africa. La monarchia saudita, con la scusa della lotta contro la pirateria nel Golfo del Aden, intende utilizzare la base militare come supporto logistico alla guerra contro lo Yemen e come base per operazioni evversive nel Continente a favore dei principali gruppi terroristici salafisti. La presenza dei soldati sauditi rappresenterà anche un ostacolo per l’espansione politica ed economica del Iran nel Continente

di Fulvio Beltrami

Il governo di Djibouti ha firmato un accordo di cooperazione con l’Arabia Saudita che permette alla monarchia medio orientale di installare la prima base militare in Africa, rivela il Financial Times. Per Riyadh l’accordo è di estrema importanza ufficialmente per proteggere la navigazione mercantile nel Golfo del Aden contro la pirateria somala nonostante che gli attacchi alle navi sono in forte calo dal 2015 causa la presenza di varie marine militari occidentali e asiatiche in protezione di questo strategico tratto marittimo che collega il mar Mediterraneo con i mercati asiatici grazie al canale di Suez.

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Ago 20

Rwanda nel mirino del terrorismo salafista

Per la seconda volta nel 2016 le forze di sicurezza riescono a distruggere cellule terroristiche in Rwanda. Lo scorso gennaio una del DAESH e ora una del gruppo terroristico somalo Al-Shabaab. Il Paese è sempre stato risparmiato dal terrorismo internazionale. Quali allora le ragioni e, sopratutto chi i mandanti?

di Fulvio Beltrami

Governo e forze di sicurezza ruandesi si trovano costrette ad affrontare una nuova minaccia nazionale. Il terrorismo salafista di origini saudite. Dopo aver distrutto sul nascere una cellula di ISIL DAESH in gennaio le forze dell’ordine giovedì 18 agosto un terrorista ha ingaggiato un violento scontro a fuoco con la polizia nel distretto di Gasabo, presso la capitale Kigali durato tre ore prima di essere ucciso. Venerdì 19 agosto le forze di sicurezza hanno intercettato e distrutto una cellula del gruppo salafista somalo AL-Shabaab. La cellula era composta da tre terroristi somali uccisi a Bugarama, nel sud ovest del Paese. I primi rapporti internazionali sono stati pubblicati sulla BBC e da Ludovica Iaccino su Ibitimes Uk. Il governo ha calato una coltre di silenzio per non compromettere le indagini in corso senza però ostacolare troppo i media nazionali.  Si conosce solo l’identità del quarto terrorista abbattuto dalla polizia a Kigali. Trattasi di Channy Mbonigaba, cittadino ruandese risiedente nel distretto di Rubavu, provincia Orientale. Nessuna informazione riguardo l’identità dei tre terroristi somali uccisi a Bugarama.

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Set 25

Arabia Saudita. Eid-Al-Adha di sangue, razzismo anti africano e Monarchia disumana

Il massacro avvenuto presso la città di Mina, vicino alla Mecca, dove hanno trovato la morte oltre 1.300 pellegrini proprio il giorno più sacro dell'Islam, ha rivelato il vero volto di una Monarchia blasfema. Per coprire le grosse responsabilità e le scarse misure di sicurezza la Famiglia Reale accusa i pellegrini Africani di aver provocato la tragedia. Il massacro di Eid-Al-Adha è un chiaro segnale di una Monarchia in decadenza che si basa sul sangue e sul terrore. Una Monarchia da abbattere

di Fulvio Beltrami

Da ieri milioni di musulmani festeggiano l'Eid al-Ahda (la Festa del Sacrificio). La più importante festa dell'Islam che collega la religione musulmana a quelle Cristiana ed Ebraica. L'Eid al-Ahda celebra infatti Abraham glorificando il suo atto di sottomissione richiesto da Dio tramite il sacrificio del primogenito maschio: Ishmael. Dio misericordioso, vista la fede di Abraham, intervenne all'ultimo minuto per evitare la morte di Ishmael. Inviò Jbràil (il suo angelo più fidato) ad ordinare ad Abraham di sostituire il figlio con un capra e di dividere tre quarti di carne con la famiglia, i parenti, gli amici e i vicini. L’ultimo quarto doveva essere distribuito ai poveri e ai bisognosi. È proprio durante l'Eid al-Ahda che milioni di musulmani da tutto il mondo compiono il Haji.

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