Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.
Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.
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Feb 3
di Fulvio Beltrami
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In contrasto alla diffusione di telefoni portatili e internet registrata nei maggiori centri urbani del Continente Africano, le zone rurali hanno un accesso limitato alle informazioni e comunicazioni. In Tanzania, per esempio, questo handicap colpisce la maggioranza dei contadini che rappresenta il 75% della popolazione di 48 milioni di abitanti.
A questo handicap si aggiungono le inadeguate attrezzature agricole e le scarse conoscenze tecnologiche e di mercato. La maggioranza dei contadini africani si affida alle conoscenze dei loro antenati, purtroppo non più adeguate per trasformare l'agricoltura di sussistenza in un'attività industriale, affrontando nuove sfide come il cambiamento climatico.
Un altro problema riguarda la scarsa informazione dei mercati agricoli. Non avendo notizie aggiornate sui prezzi dei prodotti alimentari rischiano di essere vittima di speculazioni. Spesso le piccole fattorie rimangono vittima o di una scarsa produzione o di scarsi profitti dettati da prezzi iniqui, fattori che condannano i contadini a rimanere intrappolati nel circolo vizioso della povertà nonostante le potenzialità agricole del Continente.
Con la diffusione della telefonia mobile in Africa sono nati vari servizi di informazione dedicati agli agricoltori, di cui il Kenya è alla avanguardia. Cooperative e ditte specializzate offrono servizi meteorologici, informazioni sui prezzi di mercato e nuove tecniche di coltivazione tramite l’invio di testi Sms a fronte di un abbonamento finanziariamente accessibile.
Queste iniziative, spesso ideate da giovani laureati, offrono un valido aiuto ma non riescono a raggiungere la maggioranza della popolazione rurale dove la diffusione dei telefoni portatili è nettamente inferiore alla media nazionale. Inoltre, per esigenze tecniche, il servizio offerto si scontra contro il limite dei messaggi Sms, inviando informazioni troppo sintetiche che rischiano di non essere un valido strumento educativo.
Nel mondo digitale odierno, nonostante tutte le sue promesse e meraviglie, una mezzo di comunicazione arcaico rimane il metodo più efficace per diffondere informazioni: la semplice radio a transistor, posseduta dal 90% della popolazione rurale.
In Tanzania sono nati interessanti esperimenti per la diffusione di notizie vitali per gli agricoltori utilizzando la radio. L’iniziativa è stata promossa dal Ministero dell’Agricoltura e da Tanzania Boardcasting Coorporation (radio nazionale attiva dal 1955) in collaborazione con il Bill and Melinda Gates Foundation, la stazione radiofonica privata Radio 5 e la Ong Canadese Farm Radio International.
Il progetto pilota, (2010 – 2012) ha coinvolto 10 stazioni radiofoniche che riescono a raggiungere il 40% della popolazione contadina del paese. Le radio trasmettono trasmissioni dedicate all’agricoltura diffondendo nuove tecniche di coltivazione, notizie meteorologiche, problemi legati all’allevamento e alle malattie delle piante, possibilità di accesso a micro finanziamenti, nuove iniziative governative in sostegno dell’agricoltura, la borsa agricola dei prezzi sul mercato nazionale.
Le trasmissioni prevedono anche la possibilità degli ascoltatori di intervenire in diretta aprendo dibattiti, scambiandosi idee, o fornendo critiche e suggerimenti. Il tutto rigorosamente nella lingua nazionale: lo Swahili. Le trasmissioni sono messe anche in rete offrendo la possibilità di ascoltarle in Streaming tramite Mobile Devices e Android Phones.
“La radio offre informazioni che sono immediatamente recepite dalle comunità rurali che storicamente reputano la radio una fonte di notizie autorevoli e indiscutibili. I contadini ascoltano la radio e diffondono le notizie ai loro amici al bar aumentando l’effetto duplicatore dell’informazione che permette una maggior penetrazione delle nuove tecniche produttive, una migliore conoscenza del mercato e del supporto istituzionale all’agricoltura. Non dimentichiamoci che l’accesso all’informazione è la prima chiave per il successo personale”, spiega Marcy Karanja, la Responsabile dei programmi agricoli dell’Africa Orientale per la Bill and Melinda Gates Foundation.
“Quasi tutti possiedono una radio a transistor e ascoltano le trasmissioni in lingua locale. Per questo il progetto era destinato al successo. I programmi agricoli sono intervallati dai successi musicali hit parade locale e trasmessi nella prima serata permettendo di essere ascoltate da un maggior numero di ascoltatori che si riuniscono nei bar o che si stanno riposando nelle loro case dopo una dura giornata di lavoro”, spiega Kevin Perkins, il Direttore Tanzania di Farm Radio International (FRI).
La seconda fase del progetto, iniziata nel 2013, coinvolge 35 radio locali coprendo ora il 60% della popolazione rurale. Radio 5, una radio privata del distretto di Mount Kilimanjaro, ha attivato anche un programma sull’allevamento di polli condotto da un esperto: Digna Massaawe che spiega le migliori tecniche di allevamento, informa sui prezzi di uova e vendita di polli e pulcini e come accedere ai mercati regionali di Rwanda e Uganda.
Per incoraggiare la partecipazione degli ascoltatori e la diffusione delle trasmissioni radiofoniche, Fri ha promosso i “Listening Groups” (gruppi di ascoltatori). Questa iniziativa permette ai membri di questi gruppi di discutere le informazioni trasmesse dalle radio, scambiarsi opinioni ed intervenire nelle trasmissioni con suggerimenti o critiche costruttive.
I gruppi di ascoltatori partecipano anche alla premiazione della “fattoria modello” dei vari distretti. Al vincitore, spesso un consorzio di agricoltori, viene assegnato un trattore e la possibilità di accedere a finanziamenti statali ad interessi ridottissimi.
Fri inoltre ha distribuito quasi 15.000 radio solari o ricaricabili con il principio di dinamo, per superare il problema della mancanza di energia elettrica e dell’elevato costo affrontato per l’acquisto di pile di buona qualità. Queste speciali radio, fabbricate in Cina, contengono un semplice software di comunicazione a onde medie, che permette all’ascoltatore di collegarsi via radio alla emittente radiofonica per partecipare gratis alla trasmissione.
Una volta alla settimana le trasmissioni sono dedicate a reportage sul terreno fatti durante le visite ai vari villaggi dove vengono intervistati i contadini e le comunità. In questo modo la trasmissione radiofonica è realmente partecipativa e sentita come propria dai contadini tanzaniani.
I risultati sono notevoli. Dall'inizio del progetto si riscontra una maggiore produzione agricola e una migliore conoscenza del mercato agricolo e del bestiame. Le informazioni trasmesse via radio permettono di ottimizzare sia la capacità agricola che l'adeguata partecipazione al mercato nazionale e regionale che si traduce in un aumento del tenore di vita e un miglioramento gestionale delle fattorie.
Farm Radio International è stata fondata in Canada nel 1970 da George Atkins al ritorno di un suo viaggio in Zambia. Atkins notò che i programmi radio televisivi trasmessi in Zambia erano diretti ai medi grandi allevatori e agricoltori, ignorando completamente le piccole aziende familiari che sono il vero tessuto economico dell’agricoltura. Questa situazione è comune in molti Paesi Africani. Il target di Farm Radio International è giustappunto i piccoli agricoltori e allevatori. Oggi la Ong opera in 38 Paesi sparsi nel Continente Africano.
L’utilizzo della radio al servizio delle comunità rurali proposto da Fri e la Gate Foundation apre però una necessità di vigilanza governativa sulle trasmissioni radiofoniche in quanto spesso nella storia passata di molti paesi africani, la radio è stata utilizzata per diffondere odio etnico e gestire massacri e genocidi come fu il caso di Radio Televisione Mille Colline denominata anche Radio Machete, diretta dall'italo-belga: George Ruggiu l'emittente radiofonica ruandese che preparò e coordinò il genocidio avvenuto nel 1994.
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