Burundi. Discorso integrale del Colonnello Nshimirimana leader delle Forze Repubblicane del Burundi - FOREBU

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Frammenti Africani è un resoconto giornalistico di tematiche complesse del Continente Africano, futuro epicentro economico mondiale, dove coesistono potenze economiche e militari, crescita economica a due cifre, guerre, colpi di stato, masse di giovani disoccupati e una borghesia in piena crescita.
Un mosaico di situazioni contraddittorie documentate da testimonianze di prima mano e accuratamente analizzate per offrire un'informazione approfondita sulla politica, economia e scoperte scientifiche di un mondo in evoluzione pieno di paradossi.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Dic 26

Burundi. Discorso integrale del Colonnello Nshimirimana leader delle Forze Repubblicane del Burundi - FOREBU

Il 22 dicembre 2015 le forze armate burundesi prendono la decisione di combattere il presidente illegittimo Pierre Nkurunziza formando una esercito di liberazione denominato Forze Repubblicane del Burundi (FOREBU). L’annuncio è stato dato tramite un comunicato video redatto dal Colonnello Edouard Nshimirimana ex membro dello Stato Maggiore delle Forze Burundesi inviato ai maggiori media internazionali. Il FOREBU rifiuta ogni compromesso e ha come obiettivo abbattere il regime fermando il genocidio in atto nel paese. Riportiamo, tradotto, il testo integrale del messaggio del Colonnello Nshimirimana

di Fulvio Beltrami

Colonnello Edouard Nshimirimana

Dichiarazione del Coordinamento delle forze di difesa e di sicurezza fedeli agli accordi di Arusha e alla Costituzione della Repubblica del Burundi.

Da quando il presidente Pierre Nkurunziza è salito al potere, dieci anni fa, il paese e il popolo burundese sono presi indegnamente e cinicamente presi in ostaggio da una dittatura sanguinaria guidata da un presidente irresponsabile e da un sistema politico senza avvenire per il nostro paese e il suo popolo.

Pretendendo di essere un rappresentante della democrazia e credendo che ogni azione è permessa sulla popolazione il regime di Nkurunziza ha instaurato una feroce dittatura basata su: il terrorismo di Stato, il monopolio del potere, la negazione e la violazione degli accordi di Arusha, il genocidio in corso, il terrore, il saccheggio delle ricchezze nazionali, gli assassini politici, le esecuzioni extra-giudiziarie, la creazione di milizie, la distruzione della Magistratura, l’ostilità verso la Comunità Internazionale che ha portato al isolamento diplomatico del Burundi.

Questa pessima gestione del paese ha portato inevitabilmente ad un clima permanente e generalizzato di paura, alla disperazione della popolazione, alla impunità dei crimini contro l’umanità commessi, alla corruzione e all’isolamento del paese rispetto ai partner regionali ed internazionali. Il sistema di Nkurunziza ha diviso i partiti politici, fermato e bruciato i media, ha bloccato le attività delle associazioni umanitarie e della Società Civile. In sintesi ha distrutto tutto il tessuto sociale economico che permette lo sviluppo in un paese moderno.

Questa politica di dividere e regnare non ha risparmiato le forze di difesa e di sicurezza. Imponendo illegalmente un terzo mandato ha tradito i suoi fratelli d’armi violando tutti gli accordi che hanno contribuito alla creazione di una forza di difesa multi etnica, garante della stabilità e della pace in Burundi. Se ciò non bastasse ha osato rubare i soldi destinate alle paghe dei soldati burundesi impegnati nelle missioni di pace ONU in vari paesi africani. Soldati riconosciuti e stimati per la loro efficacia e disciplina. Molti di essi sono morti sul campo di battaglia per la pace in Africa, e Nkurunziza non ha mai reso loro omaggio. Ha umiliato molti di noi alti ufficiali arrestati da semplici soldati e poliziotti.

Il male non viene mai solo. Per il momento la Comunità Internazionale sta facendo pressioni affinché le truppe burundesi impegnate nelle varie missioni di pace in Africa siano sostituite con truppe di altri paesi a causa del terzo mandato che il cosiddetto Comandante Supremo si è arrogato contrariamente al realismo che deve caratterizzare l’operato di ogni Capo di Stato. Ormai non è più possibile contare il numero di soldati e poliziotti uccisi da quando Nkurunziza ha fatto il suo colpo di stato costituzionale. I loro corpi sono stati gettati nelle fosse comuni di nascosta dalle loro famiglie.

A causa del suo comportamento irresponsabile l’esercito, considerato fino ad ora come un esempio riuscito di integrazione inter etnica in Africa e nel mondo, è profondamente diviso. Una gran parte dei soldati ha disertato, altri imprigionati nelle diverse prigioni sparse nel paese. Altri sono presi in ostaggio nelle caserme dove sono minacciati di morte. Nkurunziza ha fatto perdere l’onore agli ufficiali delle forze di difesa del Burundi e per questo non merita più di essere considerato come Comandante Supremo dell’esercito.

Per tutte queste ragioni e altre ancora i membri delle forze di difesa e sicurezza contrari alla violazione degli accordi di Arusha, associati a tutte le forze vive delle nazione, dichiarino alla opinione nazionale ed internazionale, quanto segue.

Nell’obiettivo di proteggere i civili e le loro proprietà e dopo una larga consultazione, abbiamo deciso di formare una forza lealista denominata: “Forze Repubblicane del Burundi” in sigla FOREBU. Lo Stato Maggiore di questa forza informa l’opinione nazionale ed internazionale che, dinnanzi ad una situazione di sicurezza caratterizzata da una feroce violenza dello Stato e a seguito del rifiuto categorico e arrogante del dialogo, la nostra forza armata non ha altre scelte che prendere le misure più idonee per proteggere le loro popolazioni e i loro beni. Proteggere e ridare agli accordi di Arusha tutta la loro validità giuridica ed opporsi contro la distruzione delle forze multi etniche di difesa e di sicurezza nate da questi accordi.

Lo Stato Maggiore del FOREBU ringrazia la popolazione burundese che si è ribellata come un solo uomo e senza discriminazione alcuna, per dire no al terzo mandato illegale di Nkurunziza malgrado i pericoli che la popolazione corre ogni giorno.

Lo Stato Maggiore del FOREBU ringrazia ugualmente i membri dei corpi di difesa e di sicurezza che hanno fatto prova di grande senso di responsabilità dinnanzi ad una tendenza egoistica del commando di voler infrangere gli accordi di Arusha che hanno creato un esercito e una polizia democratica con grandi sforzi della Comunità Internazionale non ultimi quelli sviluppatesi a livello regionale grazie a Sua Eccellenza, Yoweri Museveni, presidente della Repubblica dell’Uganda.

Lo Stato Maggiore del FOREBU denuncia con risoluta determinazione questa volontà irresponsabile di distruggere gli accordi di Arusha con il solo obiettivo di proteggere gli interessi personali di quelli che attualmente occupano illegalmente il potere.

Lo Stato Maggiore del FOREBU dichiara che tutti i soldati e poliziotti che hanno disertato fuggendo dalle barbarie del regime di Nkurunziza, in collaborazione con i loro commilitoni presi in ostaggio sono determinati a resistere fino a quando non saranno ristabiliti gli accordi di Arusha.

Lo Stato Maggiore del FOREBU domanda alla popolazione burundese, alla Comunità Internazionale, ai leader dei partiti politici e della Società Civile, di sostenere tutte le azioni che saranno intraprese affinché la coesione, lo spirito di corpo, e la professionalità siano restaurate all’interno delle Forze di Difesa,

 Noi dichiariamo ancora una volta che tutte le azioni del FOREBU saranno tese a proteggere la popolazione e le loro proprietà. Condanniamo senza riserve le forze lealiste a Nkurunziza che invece di prendere le distanze da questo regime illegale, continuano a perpetuare crimini contro l’umanità che saranno condannati senza dubbio domani o dopo domani. Noi gli riserveremo un combattimento determinato ogni volta che i loro atti violeranno la popolazione che sono supposti a proteggere.

Noi esprimiamo la nostra gratitudine ai Paesi vicini come la Tanzania, la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda, il Kenya e il Rwanda, che hanno accolto i nostri compatrioti fuggiti dalle barbarie e dalle tirannia del regime di Nkurunziza. Domandiamo a queste Nazioni di continuare ad assistere il nostro paese sulla via della ristorazione della pace e della democrazia opponendosi sopratutto al piano di destabilizzazione del Burundi attuato da Nkurunziza.

Noi esprimiamo la nostra gratitudine alle Nazioni Unite, Unione Africana, alla Unione Europea, alla Unione Economica dell’Africa Orientale e a tutti i Paesi amici del Burundi e ad altri ancora per aver fatto tutto quello che era in loro potere per convincere il dittatore Nkurunziza a rinunciare al terzo mandato illegittimo e ad accettare un dialogo inclusivo.

Noi domandiamo alla popolazione burundese e alla Comunità Internazionale di sostenere senza riserve la nostra lotta affinché il Burundi sia rimesso sui binari della pace, della democrazia e dello sviluppo regionale.

Il nostro nemico è comune e la nostra volontà di vincere è condivisa.

Viva il Burundi. Che Dio Onnipotente benedica il popolo burundese. Vi ringrazio.

Fatto a Bujumbura il 22 dicembre 2015 a nome delle Forze Repubblicane del Burundi FOREBU Colonnello Edouard Nshimirimana ufficiale dello Stato Maggiore.

© Riproduzione riservata

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