Dagli anni Novanta i media italiani hanno subito un'involuzione sulla qualità delle notizie estere a causa delle esigenze finanziarie di tagliare i costi per i corrispondenti ed inviati nel principali Paesi e nei principali teatri di guerra.
La mancanza delle grandi firme dei Reporter Italiani ha costretto i media italiani ad affidarsi a notizie delle principali agenzie stampa internazionali che monopolizzano l'informazione standardizzandola.
Questo sistema riduce i costi ma priva il lettore di un'informazione pluralista e di analisi approfondite sui principali temi di politica ed economia mondiale.
Behind the News (dietro la notizia) intende ripristinare questo essenziale servizio destinato al lettore proponendo informazioni ed analisi inedite sui principali avvenimenti mondiali andando oltre la semplice notizia per capire le ragioni celate dietro il sipario.
Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.
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Nov 19
di Fulvio Beltrami
Ilhan Omar, 34 anni è stata eletta nella Casa dei Rappresentanti del Minnesota, divenendo la prima donna afro mussulmana ad assumere l’importante carica di legislatore. La sua elezione è un forte segnale rivolto al neo presidente Donald Trump che nella campagna elettorale nel Minnesota ha accusato gli immigrati somali di diffondere l’estremismo islamico. Un’accusa priva di fondamenta che rischia di mettere in pericolo la comunità somala nello Stato della Federazione Americana. Una comunità di 50.000 persone, la più importante degli Stati Uniti.
Apr 3
di Fulvio Beltrami
Lo scorso dicembre il candidato alla nomination presidenziale dei Repubblicani Donald Trump durante un comizio aveva promesso di estradare dagli Stati Uniti tutti gli immigrati mussulmani in caso diventasse Presidente. Il suo discorso aveva trovato la disapprovazione della maggioranza dei media nazionali ma l’entusiasmo di molti suoi supporter che dimostrarono la loro approvazione con una valanga di messaggi islamofobici sui social media. L’incitamento all’odio religioso contro i mussulmani di Trump è continuato divenendo una costante nella sua campagna per convincere l’elettorato repubblicano a nominarlo candidato alla Presidenziali. Una campagna di estrema gravità visto le tensioni a livello mondiale che sta creando un’ondata di odio negli Stati Uniti senza precedenti che rischia di minare la sicurezza della Nazione e accendere la miccia degli scontri razziali.