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Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.
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Feb 20
di Fulvio Beltrami
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Un sistema prototipo di armamenti basati sul raggio elettromagnetico (laser) sarà installato nell’estate 2014 sulla corazzata USS Ponce. Il test durerà un anno con l’obiettivo di verificare la sua reale efficacia, annuncia la Marina Militare americana.
Trattasi del Maritime Laser Demostrator (MLD) un cannone laser fabbricato dalla Northrop Grumman che può colpire, droni, missili, postazioni di batterie terrestri e navi di media taglia. Il raggio di azione è di 10 chilometri.
Il MLD è stato già sperimentato con successo nell'aprile 2013 nelle acque dell’isola San Nicholas vicino le coste della California.
I vantaggi sarebbero enormi. Il costo per singolo utilizzo del MLD sarebbe di un decimo rispetto al costo di missili e bombe intelligenti, il cannone può sparare continuamente senza problemi di munizioni e può essere utilizzato da un solo operatore. L’assenza di munizioni è un dettaglio importante che diminuisce drasticamente i costi bellici e aumenta la sicurezza della nave evitando lo stoccaggio dei ordigni esplosivi. La sua fonte di energia è elettrica, prodotta da potenti generatori.
Altri tre sistemi laser sono in fase di sperimentazioni presso la Marina Militare americana: il Laser Weapons System (LaWS), il MK38 Tactical Laser System (MK38 TLS) e il Free Elctron Laser (FEL).
Il primo sistema: LaWS, prodotto dalla Raytheon, è simile al MLD della Northrop Grumman ma avrebbe una potenza e un raggio di azione maggiori e dovrebbe sostituire i tradizionali mitragliatrici pesanti da 20 mm.
Il secondo sistema: MK38 TLS, prodotto da BAE System Boeing, sarebbe idoneo per colpire aerei supersonici e navi di media dimensione con un potere distruttivo maggiore rispetto agli altri due sistemi di armamento con però costi superiori. Sarebbe destinato a sostituire i cannoni navali a lunga portata.
Il terzo sistema: il FEL, fabbricato dalla Boeing, è ancora più potente ed offre il vantaggio di essere utilizzato contro i missili balistici anche e navi militari, portaerei comprese. L’unico svantaggio è il suo limitato raggio d’azione, circa 2 km.
Il FEL è considerato l’arma stellare per eccellenza. Il primo prototipo fu costruito nel 1989 ma gli sperimenti furono interrotti a causa di una grave crisi internazionale causata dalla ex Unione Sovietica che minacciò di utilizzare il suo armamento nucleare in caso che gli Stati Uniti si fossero dotati di questo armamento laser. Una crisi tenuta segreta all’opinione pubblica internazionale e recentemente rivelata dal giornalista americano Dave Majumdar che collabora con USNI News, una rivista americana specializzata negli armamenti militari.
La marina militare ha prodotto un video di dimostrazione del funzionamento di questi raggi laser visionabile su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=gBuiPZm6hK4
Anche l’Aviazione Militare americana si è lanciata con entusiasmo nelle armi laser. Il Pentagono ha utilizzato la sperimentazione del Airborne Laser Testbed (ALTB), una potentissima arma in grado di intercettare e distruggere missili balistici. Per le sue enormi dimensioni deve essere montato sugli aerei da linea Boeing 747 trasformati per l’uso militare. Il mega laser è prodotto da un consorzio: Boeing, Northrop Grumman e Lockeed Martin. Il ALTB è stato già sperimentato con successo nel febbraio 2010 distruggendo in 26 secondi quattro missili balistici lanciati da diverse basi americane con proprie traiettorie e altitudini.
Al contrario dell'ALTB, il Electric Laser Large Aircraf (ELLA), prodotto dalla Lockheed Martin è in grado di sostituire gli ordigni classici per i bombardamenti aerei e deve essere montato su Bombardieri B-1. L’arma è molto potente: sprigiona 100 KW ma necessita di un complesso e sofisticato sistema di raffreddamento per evitare che esplodi dopo un uso superiore ai 10 minuti.
Il Pentagono vuole inoltre dotare i suoi caccia supersonici di armi laser per i duelli aerei. Al proposito il 15 novembre 2013 la US Air Force ha pubblicato una gara d’appalto sul sito web Federal Business Opportunities.
Rispetto alla Marina, l’Aviazione ha iniziato le ricerche sulle armi laser molto prima, esattamente nel 1977 quando tentò di sviluppare un arma denominata COIL (Chemical Oxygen-Iodine Laser), in grado di produrre un raggio laser prodotto dai vapori di acqua miscelati al potassio di cloro. Le ricerche furono abbandonate in quanto il raggio non produceva energia sufficiente per l’uso militare.
Il Pentagono sta sperimentando presso il dipartimento di artiglieria il famoso HELTD (High Energy Laser Technology Demonstrator), il primo cannone laser al mondo, che possiede un raggio di azione pari a 10 chilometri e una potenza superiore a quella degli attuali missili terra-terra. Per le sue dimensioni deve essere montato su un camion. L’arma è prodotta sia da un consorzio: Boeing, Northrop Grumman e OshKosh Defence che dalla Textron. Il Pentagono sta eseguendo dei test sul terreno per decidere quale dei due cannoni laser offra migliori prestazioni.
La Raytheon propone anche cannoni laser anti sommessa che utilizzano il principio delle micro onde. Il raggio penetra di un millimetro la pelle umana creando temporanee ustioni con l’obiettivo di disperdere velocemente i manifestanti. Questa arma sarebbe stata sperimentata su 11.000 volontari e utilizzata recentemente nelle manifestazioni di protesta contro Wall Street all’insaputa dei manifestanti e dell’opinione pubblica, come denunciano alcuni giornalisti americani tra i quali Dave Majumdar.
Non potevano mancare le armi laser per la fanteria. Prodotte sempre dalla Raytheon. L’arma risponderebbe al principio di “Risposta graduale”. Tramite un meccanismo che regola la potenza il fucile laser può creare temporanee ustioni leggere come il cannone anti sommossa, ferire l’avversario o ucciderlo disintegrando letteralmente i tessuti. La Raytheon ha sottoposto all'amministrazione Obama il permesso di costruire una versione di minor potenza destinata al mercato civile.
I test di queste armi laser sarebbero iniziati molto prima se non fossero stati bloccati nel 2009 dal Segretario della Difesa Robert Gates, sotto la pressione del Congresso, scettico sia sulla utilità di queste armi sia timoroso di una risposta delle potenze avversarie che potesse scatenare una corsa agli armamenti laser simile a quella degli armamenti atomici degli anni Settanta e Ottanta.
Il governo americano ha ripreso il programma sotto l'amministrazione Obama causa le forti pressioni della lobby americana degli armamenti e alla necessità di mantenere la supremazia mondiale, seriamente minacciata dalla spaventosa crisi economica interna.
“Lo sviluppo delle armi laser è divenuta l’ossessione del Dipartimento della Difesa americano convinto che queste armi doneranno una supremazia militare planetaria trasformando l’esercito americano in una perfetta ed invincibile macchina da guerra impossibile da contrastare. La superiorità militare verrebbe ovviamente utilizzata per imporre agli altri Paesi del mondo la Pax americana”, osserva Dave Majumdar.
Ma come funzionano queste armi?
Il laser è una concentrazione della luce Amplificando l'intensità della luce attraverso la stimolazione di radiazioni si producono le particelle di luce denominate protoni in grado di produrre una graduale potenza energetica che può essere proiettata su lunghe distanze.
I vantaggi delle armi laser su quelle convenzionali sembrano incontrastati. La velocità del raggio laser è quello della luce, nettamente superiore ai proiettili convenzionali. La precisione è superiore, il costo inferiore e la energia emessa può essere controllata decidendo se il raggio possa essere letale o non letale. Nella balistica tradizionale solo i proiettili di gomma vengono considerati non letali.
Seppur entrati nella fase sperimentale vera e propria l’utilizzo delle armi laser non è previsto a corto termine. Si presuppone verso il 2020.
Attualmente queste armi soffrono di problemi tecnici. Il principale è quello relativo alla traiettoria che può essere deviata da turbolenze atmosferiche.
Le armi laser di grosso calibro hanno inoltre bisogno di un'incredibile fonte elettrica non inferiore ai 78 mega-watt corrispondente alla produzione di 2 ore di elettricità per una città di medie dimensioni. Solo la corazzata Zumwalt, in costruzione presso i cantieri navali Bath Iron Works nel Maine, possiede un generatore di questa potenza.
Nonostante i problemi tecnici il settore armi laser sembra una cosa seria visto il diretto interessamento del Pentagono, gli investimenti di oltre 34 milioni di dollari per la ricerca, e il coinvolgimento delle principali multinazionali di armamenti americane.
La Nortrop Grumman, nata nel 1994 dall’acquisto della Grumman da parte della Northrop Corporation, è la settantaduesima Multinazionale americana e la quarta ditta mondiale di armamenti.
La Raytheon, nata nel 1922 con sede nel Massachussets, è la più importante azienda statunitense del settore della difesa in grado di ottenere il 90% dei contratti del Pentagono. Dal 2008 la Raytheon è il più importante produttore di missili guidati al mondo.
La Boing Commercial Electronic, creata nel 2003 con sede in Texas, è la divisione militare della Boeing responsabile per la componentistica elettronica di aerei militari.
La Lockheel Martin, creata dal 1995 dalla fusione tra la Lockheed Corporation e la Martin Marietta con sede nel Maryland, è l’azienda americana più importante nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa aerea, aggiudicandosi il 85% dei contratti della US Air Force e di alcune agenzie federali equivalenti a 38,4% miliardi di dollari. Il 13% dei profitti proviene dalla vendita di armamenti di governi stranieri “alleati” tra i quali molti Paesi europei.
La OshKosh Corporation, con sede nel Wisconsis, è la prima azienda americana produttrice di veicoli militari e blindati. Si occupa anche di equipaggiamento militare, munizioni e sistemi di artiglieria. Possiede anche una sezione di veicoli commerciali ad uso civile.
La Textron è l’azienda più enigmatica ed occulta con sede a Providence, Rhode Island. Non si hanno molte notizie delle sue attività all’infuori che possiede la Bell Helicopter per la produzione di elicotteri civili e militari e la Cessna Aircraft piccoli aerei civili. La Textron è l’evoluzione della Royal Little, fondata nel 1923.
Le armi laser sono attualmente considerate di priorità strategica dal Pentagono e dall'amministrazione Obama. Questo implica una difficoltà a mettere in pratica la legge sul controllo delle armi leggere come promesso dal presidente Barack Obama in quanto le multinazionali coinvolte nel progetto delle armi laser sono anche coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione di armi ad “uso civile”.
Altri Paesi stanno sviluppando le armi laser, tra i quali Russia e Cina.
Il Pentagono afferma di avere la tecnologia più avanzata che permetterà agli Stati Uniti di essere il primo Paese al mondo ad utilizzare queste micidiali armi.
Un'affermazione che ci riporta al 1945. Anche allora gli Stati Uniti furono il primo paese a possedere (e l’unico ad usare) la bomba atomica. Passarono solo tre anni e l’Unione Sovietica annunciò la sua prima bomba atomica. Dal 1948 in poi si è assistito all'escalation degli armamenti nucleari, di cui la maggior parte tuttora esistenti.
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