Francia. Dal 2007 la Polizia ha cancellato oltre 130.000 dossier criminali

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Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Mar 4

Francia. Dal 2007 la Polizia ha cancellato oltre 130.000 dossier criminali

Un rapporto ordinato dal ministero degli Interni rivela la sparizione di 130.000 dossier criminali attuata dalla Polizia Francese in collaborazione con gli ambienti politici per diminuire artificialmente le statistiche sulla criminalità in Francia. Sconcerto e costernazione dei cittadini. Il senso di insicurezza potrebbe spingere alcune fasce della popolazione ad istituire comitati di autodifesa come sta succedendo in Gran Bretagna

di Fulvio Beltrami

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Gennaio 2014. Parigi è una città più sicura che Londra. I crimini commessi a Parigi sono quattro volte inferiori a quelli commessi a Londra”, dichiara al The Telegraph Amme Hidalgo, candidato socialista a Sindaco di Parigi.

Il livello di criminalità nelle principali città di un Paese influenza le scelte degli investitori internazionali, il turismo e la qualità di vita degli abitanti. È ovviamente un fattore determinante per la scelta dell’elettorato durante la amministrazioni comunali, amministrative e Presidenziali.

Ogni Governo considera la sicurezza come un settore strategico della sua politica interna adottando metodi considerati più appropriati. Alcuni Stati come Colombia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Uganda hanno optato per l’aumento delle forze dell’ordine e della repressione della criminalità. Una scelta che spesso viene usata come arma contro la dissidenza e le manifestazioni.

Altri, come il Venezuela, hanno scelto misure sociali. Il governo Maduro ha varato il Piano generale per la Pace che prevede l’intervento della polizia non elusivamente orientato verso azioni repressive ma inserito all’interno degli sforzi attuati dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni locali per combattere le cause e non solo le manifestazioni esterne della criminalità.

La Francia ha intrapreso una via assai originale: la cancellazione dei dossier criminali per abbassare la percentuale della criminalità nelle proprie città.

A rivelarlo è un'inchiesta ordinata nel settembre 2012 dal ministro francese degli Interni Manuel Valls che è stata pubblicata Lunedì 3 marzo 2014. 

I risultati dell'inchiesta sono devastanti. Nella sola capitale: Parigi, dal 2007 al 2012 la polizia ha eliminato oltre 40.000 dossier criminali: 19.000 nel solo 2011.

I dossier cancellati riguardano stupri, omicidi, rapine a mano armata, linciaggi. La tattica utilizzata per cancellarli è quella di trasformare l’atto criminale in un semplice atto di vandalismo. Il dossier dopo qualche mese viene distrutto.

Questa pratica è iniziata durante il mandato del presidente Nicolas Sarkozy, continuando anche durante il mandato del presidente Francois Hollande, iniziato nel maggio 2012.

Il rapporto accusa le massime cariche della polizia francese di aver organizzato la sistematica falsificazione e successiva distruzione di migliaia dossier criminali.

Il rapporto è stato preceduto da un’altra inchiesta della magistratura pubblicata nel 2013 dove si rivela che oltre 130.000 dossier criminali erano scomparsi su tutto il territorio nazionale.

Sotto la Presidenza Sarkozy il Dipartimento di Polizia di Parigi era stato affidato a Michel Gaudin, un uomo di fiducia dell'ex presidente Francese.

Sarkozy, come Hollande, hanno trasformato la lotta alla criminalità in uno delle loro principali promesse elettorali. Sarkozy durante la campagna elettorale del 2012 aveva evidenziato gli ottimi risultati della sua politica contro la criminalità organizzata evidenziati dal netto calo dei crimini più gravi sulla base dei dati presentati dalla Polizia. Dati che il rapporto rivela chiaramente falsificati. Il nuovo rapporto dimostra chiaramente che i dossier eliminati aumenterebbero del 26% il livello di criminalità nella sola capitale.

Il Segretario generale della Polizia Emmanuel Roux non ha negato le accuse, evidenziando però che la polizia raramente attua scelte politiche in completa autonomia, suggerendo che i mastermind di questa colossale operazione sono da ricercare tra il mondo politico francese.

Vari commentatori politici concordano con il Segretario generale della Polizia evidenziando una chiara regia politica in questa operazione illecita che lede seriamente la credibilità della polizia e del governo francesi oltre che minare alla base la fiducia dei cittadini ed aumentare il loro senso di insicurezza.

Le strumentalizzazioni politiche hanno impedito alla magistratura di compiere il suo mandato e di punire i colpevoli, a tutto vantaggio della criminalità organizzata e del network mafioso francese.

In alcuni casi la cancellazione dei dossier criminali ha portato all’arresto di innocenti come è stato per il caso di Zaid al-Hilli un cittadino britannico di origini irachene.

Il caso riguarda l’omicidio di Saad Al-Hill, 50 anni, e della sua famiglia (la moglie: iqbal Al-Hill, 47 anni e la madre: Suhaila al-Allaf, 74 anni) avvenuto nel settembre 2012 nelle Alpi Francesi in prossimità del Lago Annecy.

Zaid al-Hilli fu arrestato con l’accusa di essere il mandatario dell'omicidio plurimo causa un forte disputa ereditaria.

L’avvocato di Zaid aveva rivolto alla Polizia francese l’accusa di aver cancellato un dossier investigativo in cui gli indizi portavano alla possibilità che la morte del cittadino britannico e della sua famiglia fosse accidentalmente collegata con l’assassinio di Sylvain Mollier.

Il cadavere del cittadino francese fu ritrovato accanto a quelli della famiglia al-Hilli con cui condivideva l’ora del decesso e il calibro dei proiettili utilizzati. Anche la stampa locale aveva fatto sorgere il sospetto che il vero obiettivo degli assassini fosse Mollier. La famiglia al-Hilli poteva essere stata trucidata in quanto testimoni dell'omicidio.

Le rivelazione della stampa locale furono etichettate dal colonnello della Polizia Benoit Vinnemann e dal giudice Eric Maillaud come pura fantasia e il dossier di Mollier potrebbe aver seguito la sorte dei 130.000 dossier scomparsi sul territorio nazionale, come denuncia l’avvocato difensore.

Dall'inizio della crisi economica mondiale si è registrato un aumento della repressione da parte della polizia francese rivolto contro le varie manifestazioni di protesta e contro gli immigrati. Una repressione aggravata da vari pregiudizi della polizia francese rivolti contro cittadini di origine magrebina o araba che vengono indirettamente collegati al terrorismo islamico internazionale.

L'incapacità del governo di assicurare la protezione dei suoi cittadini può portare a dei fenomeni assai preoccupanti di “autodifesa popolare” come le recenti pattuglie cristiane formatesi a Londra per combattere la criminalità dei cittadini inglesi ed immigrati di origine musulmana.

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