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Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.
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Mag 2
di Fulvio Beltrami
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In una data imprecisata della scorsa settimana il direttore della CIA nominato dal Presidente Donald Trump: Mike Pompeo ha effettuato una visita segreta a Seul per discutere della escalation delle tensioni nella penisola coreana. A rivelarlo è il giornalista Ian Allen sul sito specializzato in Intelligence e contro spionaggio: IntelNews. Org. La visita non era stata programmata e le autorità di Seul sono state avvisate all’ultimo momento.
Pompeo ha incontrato il suo omologo sudcoreano Lee Byung-ho, capo del Servizio Nazionale di Intelligence della Corea del Sud e alti funzionari della Presidenza. Ha inoltre incontrato il Generale Vincent Brooks, comandante della United States Forces Korea – USFK. Trattasi di un contingente militare americano sotto il comando del United States Pacific Command. Dotato di due quartieri generali a Washington e Seul, il USFK coordina la difesa della Corea del Sud assicurando l’appoggio navale, aereo e terrestre americano grazie al Settima Reggimento della US Air Force, la flotta americana U.S.Naval Forces Korea, i reparti di fanteria U.S.Marine Forces Korea e le unità di commandos SOCKOR (Special Operations Command Korea). Le Forze Armate Americane USFK sono stazionate in protezione del Paese alleato a partire dal 1° luglio 1957.
I soggetti delle discussioni con la controparte sud coreana e l’alto comando delle forze americane in stanza nella penisola, sono rimasti top secret. I portavoce della Casa Bianca e del Pentagono si sono rifiutati di dare informazioni ai media americani. Si ipotizza che Mike Pompeo avrebbe ricevuto il compito dal Presidente Donald Trump di verificare la possibilità di un incontro diretto con il dittatore nordcoreano Kim Jong Un. Un incontro preannunciato dallo stesso Trump qualche giorno fa durante una intervista al mensile economico Bloomberg. “Se per me fosse appropriato un incontro con Kim Jong Un lo farei assolutamente. Sarei onorato di farlo. Se fosse, lo ripeto, nelle giuste circostanze. La maggior parte dei politici non lo direbbe mai ma io lo dico. Nelle giuste circostanze lo incontrerei” dichiara Trump durante l’intervista.
La visita d’urgenza e segreta a Seul di Mike Pompeo sarebbe stata attivata proprio per creare queste “giuste circostanze” ma vanificata dall’intransigenza del dittatore nordcoreano.
Lo scorso 28 aprile Kim Jong Un ha dichiarato che “l’esercito sta osservando attentamente i movimenti militari degli imperialisti americani ed è pronto a reagire in ogni modo, visto che gli USA hanno fatto sorvolare dei bombardieri strategici B-1B sui principali obiettivi della Repubblica Democratica Popolare della Corea”. Il discorso del dittatore è stato fedelmente riportato dalla agenzia di stampa nordcoreana KCNA.
Il Pentagono ha ammesso che che sono stati effettuati dei voli sullo spazio areo nordcoreano dalle forze aeree americane, giapponesi e sudcoreane. Il portavoce del ministero della Difesa di Seul ha spiegato che le esercitazioni congiunte sono state condotte a scopo di deterrenza nei confronti delle provocazioni di cui si è resa protagonista la Corea del nord e per mettere alla prova la prontezza di risposta ad un eventuale nuovo test nucleare.
Il test nucleare c’è stato ma è fallito. Il Missile a media gittata Kn-17 è stato lanciato una settimana fa da una regione a nord della capitale Pyongyang e diretto verso il mare del Giappone. Il missile è esploso in volo dopo pochi minuti. Secondo quanto rivelato dal ex Ministro degli Esteri britannico Malcom Rifkind il fallito lancio del Kn-17 sarebbe dovuto da un sabotaggio informatico attuato da hacker americani. Rifkind rivela al New York Times l’esistenza di una guerra segreta cibernetica contro la Corea del Nord che Donald Trump avrebbe ereditato dalla precedente amministrazione Obama.
Seppur fallito, il test Kn-17 (missile che può portare una testata nucleare) rappresenta un segnale di sfida indirizzato agli Stati Uniti. Nonostante le bellicosa minacce lanciate al dittatore nordcoreano, il Presidente Donald Trump agisce dietro le quinte della diplomazia internazionale e lontano dai riflettori dei Media per tentare di risolvere dignitosamente una guerra impossibile da realizzare ma costantemente minacciata dagli Stati Uniti.
La prima guerra coreana, combattuta cinque anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in pieno clima di Guerra Fredda, coinvolse anche la Cina e terminò con l’Armistizio del novembre 1954 dove venne tracciata la linea di demarcazione tra nord e sud al 38° parallelo nord. La guerra mai vinta dagli Stati Uniti costò la vita di 33.686 soldati americani, 137.899 soldati coreani del sud e del nord, 215.000 soldati cinesi e 373.599 civili coreani. Il Generale Douglas MacArthur, al comando dell’esercito di invasione americano in Corea, dopo aver respinto l’esercito nordcoreano che occupava Seul, subì una serie di sconfitte militari inflitte dall’esercito popolare nord coreano e dai cinesi. Intenzionato a tutti i costi di vincere la guerra MacArthur intendeva utilizzare delle bombe atomiche e scatenare un conflitto aperto con la Cina, scatenando così la Terza Guerra Mondiale.
Il 5 aprile 1951 il Senatore Joseph William Martin Jr. chiese la rimozione del Generale MacArthur dal comando delle forze americane in Corea. Richiesta accettata dal Presidente Truman. La guerra della Corea rappresenta la fine ingloriosa del Generale MacArthur eroe della liberazione delle Filippine e al comando delle truppe di occupazione in Giappone dopo la resa incondizionata dell’Imperatore. Durante il primo periodo di occupazione militare americana in Giappone MacArthur di fatto svolgeva compiti di Governatore decidendo sul futuro del Paese sconfitto. La Corea del Nord (Repubblica Democratica Popolare della Corea) non ha mai firmato una pace con gli Stati Uniti e tutt’ora considera la Corea del Sud come “territori occupati dall’imperialismo americano” rivendicando la liberazione.
L’Amministrazione Trump, inviando Pompeo in Seul per la missione top secret, avrebbe accettato i consigli del Vice Presidente Mike Pence, del Segretario di Stato Rex Tillerson e del Segretario della Difesa James Mattis di risolvere a livello diplomatico la crisi senza impantanarsi in una guerra che non potrebbe essere vinta. In questa settimana l’Amministrazione Trump ha convocato presso il Senato americano una riunione straordinaria sulla sicurezza nazionale per discutere della crisi con la Corea del Nord. Alla riunione saranno presenti alti diplomatici americani con incarichi in Paesi asiatici e lo Stato Maggiore del Pentagono.
Secondo il parere di diversi analisti asiatici il dittaore Kim Jong Un starebbe bleffando sulle capacità nucleare nordcoreane, per aumentare al massimo e pericolosamente le tensioni con Whasington, Seul e Tokyo. Una mossa per distrarre l’attenzione pubblica interna sulle problematiche che riscontra all’interno del partito comunista e dell’esercito. Problematiche che hanno trovato riscontro nell’omicidio ordinato dal dittatore di suo fratello Kim Jong Nan assassinato in Malesya lo scorso marzo. L’omicidio sarebbe divenuto necessario per impedire alla fazione del partito comunista e dell’esercito contraria al dittatore di attuare un colpo di stato e mettere Kim Jong Nan alla guida del Paese, con il compito di promuovere una politica di aperture economiche stile Cina e di moderazione nei rapporti asiatici ed internazionali.
Per approfondimenti
Corea del Nord, Pyongyang, acora contro gli Stati Uniti; “Procedono in modo sconsiderato verso la guerra nucleare” 02 maggio 2017 – Il fatto quotidiano.
CIA director makes unannounced visit to South Korea to discuss tensions (Il direttore della Cia in visita non programmata in Corea del Sud per discutere delle tensioni) – 02 maggio 2017 – IntelNews. Org
https://intelnews.org/2017/05/02/01-2104/
Corea del Nord, hacker americani dietro all’ultimo test fallimentare? – 19 aprile 2017 – L’Indro - https://www.lindro.it/corea-del-nord-hacker-americani-dietro-allultimo-test-fallimentare/
Ecco tutto l’arsenale della Corea del Nord – 11 aprile 2017 – L’Indro - http://www.lindro.it/larsenale-della-corea-del-nord/
Usa-Corea del Nord: più che guerra possibili micro-attacchi – 03 aprile 2017 – L’Indro - http://www.lindro.it/usa-corea-del-nord-piu-che-guerra-possibili-micro-attacchi/
Corea del Nord. Un calderone in ebollizione – 24 marzo 2017 – IntelettualeDissidente.it
http://www.lintellettualedissidente.it/esteri-3/corea-del-nord-un-calderone-in-ebollizione/
North Korea missile program sabotage? – 03 maggio 2017 – NewYork Times -
Korean War – Wikipedia
https://en.wikipedia.org/wiki/Korean_War
Women charged with murder in killing of North Korean leader’s half brother – 01 marzo 2017 – CNN - http://edition.cnn.com/2017/02/28/asia/kim-jong-nam-murder-charges/
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