Datagate sale a 35 il numero dei Paesi posti sotto controllo dagli Stati Uniti

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l'italia È compresa nel novero degli spiati, non sono noti i nomi dei politici

Datagate sale a 35 il numero dei Paesi
posti sotto controllo dagli Stati Uniti

La notizia è stata data dal Guardian: la National security agency americana ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali, non solo di Angela Merkel

di Silvia Tozzi

Obama alle prese con gli spiati
Obama alle prese con gli spiati

WASHINGTON | La National security agency americana, nell’ambito del cosiddetto Datagate, ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali, non solo di Angela Merkel (l'Italia sarebbe compresa).

IL GUARDIAN | Lo scrive il Guardian, pubblicando un memo riservato dall’archivio di Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia che ha rivelato pubblicamente il programma di sorveglianza di massa americano. La Nsa avrebbe ricevuto le utenze da intercettare da parte di un responsabile governativo americano di un altro dipartimento. I nomi degli intercettati non sono resi noti, ma i funzionari di Casa Bianca, Pentagono e Dipartimento di Stato sono stati invitati a condividere le proprie rubriche personali, in modo da consentire l’aggiunta di politici o militari di spicco al database. Pare che persino il cellulare del presidente della Commissione Ue José Barroso sia stato intercettato.

CASO MERKEL | La Cancelliera, scoperto di essere stata spiata, si è lamentata: «Spiare non è accettabile, tra alleati ci vuole fiducia» E ha aggiunto: «Non è solo un problema che riguarda me, ma tutti i cittadini». Ma l’addetto stampa della Casa Bianca ha chiarito che gli Stati Uniti «non stanno monitorando e non monitoreranno» le comunicazioni del Cancelliere tedesco. Non molti credono a questa versione dei fatti, e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha bollato i servizi segreti americani «fuori controllo».

OBAMA | Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha riferito che «il presidente Obama comprende le preoccupazioni sollevate» sul Datagate e per questo ha iniziato «una revisione del sistema di raccolta dei dati da parte dell’intelligence. Una revisione che è in corso».

Venerdì 25 ottobre 2013

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