di Nicola Salati
ROMA | È iniziata come previsto alle 15 la riunione della Giunta per le elezioni del Senato che dovrà decidere sulla possibile decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Secondo le prime indiscrezioni già entro la serata si potrebbe arrivare a una prima votazione, fatto che era stato escluso solo questa mattina. In ogni caso non mancano gli scontri tra esponenti dei due maggiori partiti: Pd e Pdl.
I LAVORI DELLA GIUNTA | Il primo lavoro che è stato sottoposto alla Giunta è quello di andare ad esaminare le tre questioni pregiudiziali presentate dal relatore Andrea Augello sul caso Berlusconi e cioè l'ipotesi di un ricorso alla Consulta, il rinvio alla Corte europea di giustizia e la questione dell'interpretazione del merito della legge Severino. Lo stesso Augello che è relatore presso la Giunta avrebbe anche detto: «Ci dovremmo rivolgere alla corte di giustizia del Lussemburgo per verificare se la legge Severino violi o meno i principi del diritto comunitario». Una questione non semplice da risolvere poiché secondo i bene informati la prima valutazione sull'ammissibilità del ricorso presentato da Berlusconi potrà arrivare non prima di tre-quattro mesi.
LE CRITICHE DEL PD | Un tempo estremamente lungo per il Pd che invece potrebbe andare bene per i seguaci di Berlusconi. Quello che è sicuro è che la corte ha ricevuto il ricorso da parte di Berlusconi. Intanto il Pd fa muro contro le minacce del Pdl di abbandonare la maggioranza di Governo e così prima Cuperlo chiarisce: «Rispetteremo i tempi e manterremo la coerenza delle nostre posizioni», ipotizzando una nuova maggioranza per la riforma elettorale in caso di uscita del Pdl dal governo, e poi Casson ribadisce: «Il ricorso di Berlusconi alla Corte di Strasburgo è 'chiaramente non ricevibile perché ci vuole un provvedimento definitivo che in questo caso non c’è. Il fatto che ne stiamo discutendo vuol dire che non c'è provvedimento definitivo».
UDIENZA SUL CASO MEDIASET | Poco prima di iniziare la riunione è poi arrivata pure un’altra notizia relativa a Berlusconi perché è stato deciso che si svolgerà il prossimo 19 ottobre alla III Corte d'Appello di Milano l'udienza sul caso Mediaset per rideterminare l'interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere, come deciso dalla Cassazione.
Lunedì 9 settembre 2013
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