di Nicola Salati
ROMA | Ci siamo. Tra qualche ora si saprà il destino politico di Silvio Berlusconi. Infatti dopo vari rinvii alle 15 si riunisce la Giunta per le elezioni del Senato che dovrà decidere sulla decadenza da senatore del Cavaliere visto che è stato condannato in via definitiva. Di sicuro oggi non si arriverà al voto, ma si discuterà sull’applicabilità della cosiddetta Legge Severino che prevede l'incandidabilità per sei anni per i condannati. In giunta la composizione è, almeno sulla carta, largamente sfavorevole all'ex premier. Ma il Pdl punta a un rinvio della decisione, prendendo tempo e sperando che il Pd - con il timore di affondare il governo - decida di garantire tempi lunghi.
LE SPERANZE DI LETTA | Proprio per evitare che la decisione sul futuro politico di Berlusconi possa venire a pregiudicare il buon andare del Governo è intervenuto il premier Enrico Letta: «Sono sicuro che il Pdl deciderà per il meglio. Io penso che non lascerà la coalizione», ha detto alla Bbc. Ma poi ha aggiunto: «Non so cosa accadrà nella discussione interna al Pdl, ma io vado avanti sicuro che il governo continuerà a lavorare e che i partiti continueranno a dare il loro sostegno. Credo che la legge debba essere applicata e che il Senato deciderà il modo in cui applicarla».
LA RISPOSTA DI ALFANO | Un Letta giustamente speranzoso è però stato in qualche modo frenato da Angelino Alfano che oltre a essere vicepremier è pure segretario del Pdl che rispondendo questa mattina a «La telefonata di Belpietro» ha sottolineato: «Non è una questione sulla quale voglio rispondere stamattina perché ho già risposto e abbiamo tutti già risposto. Dirlo questa mattina sarebbe letto da chi vuol far precipitare le cose in Giunta come una provocazione, preferisco non rispondere anche se noi abbiamo le idee molto chiare». Lo stesso Alfano ha puntato poi l’indice contro «la sinistra che vuole usare la legge Severino contro Berlusconi. Qui stiamo parlando dell'applicabilità al passato della legge non della sua applicabilità al futuro. Il tema della costituzionalità o meno della Severino riguarda specificamente il tema della sua applicabilità al passato». Infine l’augurio che: «La Commissione sfugga alla logica di centrodestra e centrosinistra e lavori per il meglio».
Lunedì 9 settembre 2013
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