Redazione Online
LA FIDUCIA DI NAPOLITANO | Napolitano non sta studiando il da farsi in caso di crisi di governo perché avendo già messo in massima evidenza che l'insorgere di una crisi precipiterebbe il paese in gravissimi rischi, conserva fiducia nelle dichiarazioni di Berlusconi, in base alle quali, il governo continua ad avere il suo sostegno. È quanto si apprende da ambienti del Quirinale.
CLIMA POLITICO TESO | Nonostante le rassicurazioni del colle e la fiducia del Capo dello Stato, il clima politico resta molto teso. E mentre si avvicina la fatidica data della riunione della giunta delle immunità del Senato che dovrà iniziare, da lunedì, a valutare la decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare, negli ambienti del Pdl già si parla di countdown rispetto a scelte politiche irreversibili.
SCHIFANI, COUNTDOWN CRISI | «Vedo l'avvicinarsi di un momento di crisi - ha detto Renato Schifani ai microfoni della trasmissione di Radio1 Rai Radio Anch'io». «Non riscontriamo - ha aggiunto – dagli ambienti del Pd questo atteggiamento di reciproco rispetto. Come si può convivere in una coalizione tra persone che non soltanto non si ascoltano ma che addirittura tendono l'una a far fuori l'altra?». «Tutto il gruppo del Pdl al Senato è compatto- ha concluso Schifani - ieri abbiamo discusso due ore e ci siamo trovati all'unisono nella volontà di mantenere ferma l'unità, anche pronti a battaglie da opposizione». Sulla stessa linea drastica anche Daniela Santanchè: «Se il Pd vota per la decadenza di Berlusconi non si può più stare al fianco dei carnefici del nostro leader».
PD, NIENTE BARATTI E RICATTI | Ma la posizione dei democratici è chiara: non si baratta il voto sulla decadenza con la tenuta del governo. Lo hanno dichiarato il ministro per le Riforme Pd Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, senatrice del Pd e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, rispettivamente a «La Stampa» e a «L'Unità».
«Non capisco nelle posizioni del Pdl sulle elezioni quanto ci sia di tattica e quanto di realtà - ha dichiarato Franceschini - se è una pressione per farci cedere ad un ricatto, non è immaginabile scambiare le regole dello stato di diritto con la durata di un governo. Chi dovesse interrompere questo percorso, se pure ci riuscisse, ne pagherà le conseguenze nelle urne, quando sarà il momento. E non nutriamo alcun timore, perché mi pare che nel nostro campo di candidati che possono vincere ce ne sia più d'uno».
PRESSIONI INGIUSTIFICATE | E Finocchiaro ha sottolineato: «C'è grande agitazione nel Pdl, l'alternarsi di posizioni più che corrispondere allo scontro che i giornali chiamano fra falchi e colombe, mi sembra legato al tentativo di aumentare la pressione politica, minacciando il governo, su una vicenda che con il governo non ha e non deve avere nulla a che fare. Io - ha detto - continuo a invitare alla responsabilità. La questione della decadenza, che riguarda un reato riconosciuto da una sentenza della Cassazione, va tenuta separata dalle questioni del governo».
Giovedì 5 settembre 2013
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