Omicidio Yara, Dettori chiese riserbo. Una tirata d'orecchie al ministro Alfano

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alfano scrisse su twitter che il colpevole era stato trovato

Omicidio Yara, Dettori chiese riserbo
Una tirata d'orecchie al ministro Alfano

«Le forze dell’ordine, d’intesa con la Magistratura hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. Ringraziamo tutti per l’impegno massimo nella difficile ricerca di questo efferato assassino che, finalmente, non è più senza volto»

di Silvia Tozzi

Angelino Alfano
Angelino Alfano

BERGAMO | Il procuratore di Bergamo Francesco Dettori ha polemizzato con il ministro dell’Interno Angelino Alfano comunicando che «era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo» sul fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, da ieri sera in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio a causa di un riscontro sul dna.

RISERBO | Ha spiegato Dettori: «Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo. Questo anche a tutela dell’indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza». 

ALFANO | Alfano aveva scritto su Twitter: «Le forze dell’ordine, d’intesa con la Magistratura hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. Ringraziamo tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che, finalmente, non è più senza volto».

LA REPLICA | Accusato, il ministro si è difeso. «Credo - ha detto Alfano - che il procuratore di Bergamo non ce l’avesse con me anche perché non ho divulgato dettagli, si dovrebbe chiedere invece chi ha inondato i mass media di una quantità infinita di dettagli e informazioni. Certamente non è stato il governo. L’opinione pubblica aveva il diritto di sapere ed ha saputo anche per essere assicurata».

GRILLO | Beppe Grillo è con il procuratore: «Il ministro l’ha fatta grossa. Siamo letteralmente senza parole. Gravissimo quello che è successo poco fa». 

COSTA | Invece è con Alfano il Il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa: «È importante da parte di tutti evitare le polemiche e apprezzare coralmente un grande risultato investigativo. Per questo non ho compreso la reazione del Procuratore di Bergamo. I cittadini non avevano forse il diritto di conoscere una notizia così rilevante?».

L'ARRESTO | Bossetti è stato bloccato intorno alle 17 in un cantiere a Seriate, vicino a Bergamo, e scortato al comando provinciale dei carabinieri, da dove, poi, è stato trasferito in carcere.

Martedì 17 giugno 2014

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