Il Papa della pace digiuna e prega. «Alziamo la mano contro chi è nostro fratello»

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L'appello del pontefice contro la guerra in siria

Il Papa della pace digiuna e prega
«Alziamo la mano contro chi è nostro fratello»

Centomila persone in piazza San Pietro, a Città del Vaticano, hanno assistito alla veglia di digiuno e preghiera indetta da Francesco

di Antonietta Mille

Papa Francesco
Papa Francesco

CITTÀ DEL VATICANO | «La guerra segna sempre il fallimento della pace». Così Papa Francesco, nella veglia di preghiera e digiuno a Roma, cominciata alla 19 e conclusasi a mezzanotte. Papa Francesco ha lanciato il suo appello alla riflessione e al dialogo, e ha detto di continuare a pregare affinché non si compia l’ennesimo drammatico conflitto fra Paesi. «In ogni guerra facciamo rinascere e anche oggi continuiamo questa storia di scontro tra fratelli — ha spiegato Francesco —. Alziamo la mano contro chi è nostro fratello». Alla veglia indetta da Papa Francesco erano presenti, secondo le fonti della Questura, circa 100mila persone. Piazza San Pietro gremita di fedeli, ma anche di chi cristiano non è. Alla preghiera e al digiuno hanno partecipato anche le comunità musulmane di tutto il mondo.

«LA GUERRA SEMINA DISTRUZIONE» | Papa Bergoglio ha spiegato come la guerra nella storia sia un evento che si ripete e sempre per gli stessi motivi. Uguale nel metodo e negli obiettivi: «Come fosse cosa normale continuiamo a seminare distruzione, dolore e morte». L’appello per la pace è «a noi cristiani e ai fratelli delle altre religioni». Il Papa ha poi ricordato che «il mondo è la casa dell’armonia, la casa della pace, che è quello che portiamo nel cuore».

CHI NON GUARDA ALL’ORIZZONTE, ODIA | L’appella del Papa argentino è un appello a guardare al prossimo, senza dimenticarsene: «Nel mondo di Dio ognuno è responsabile dell’altro», ha aggiunto. «Quando l’uomo, vertice della Creazione smette di guardare l’orizzonte, apre la porta alla violenza, all’odio e al conflitto. Quando l’uomo si mette al posto di Dio, rovina tutto. Così dall’armonia si passa alla disarmonia. Ma la disarmonia non esiste. È solo caos». Papa Bergoglio ha concluso la veglia per la pace in Siria e in Medio Oriente solo dopo venti minuti di “adorazione eucaristica”, che si svolge in silenzio. Infine, dopo aver mostrato l’ostensorio ai fedeli, ha impartito la benedizione.

Domenica 8 settembre 2013

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