di Silvia Tozzi
ROMA | La giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato ha approvato le 41 pagine di relazione del presidente Dario Stefano sulla decadenza di Silvio Berlusconi in base alla legge Severino che sancisce l’incandidabilità di chi ha subito condanne definitive per determinati tipi di reati, come nel caso del leader Pdl nel processo per i diritti Tv Mediaset (quattro anni di reclusione per frode fiscale). Il Pdl ha votato contro, Lega e Gal non si sono presentati, Pd, M5S e Scelta Civica e Buemi del Psi si sono espressi a favore.
SCONTRO PD PDL | Durante il voto Pd e Pdl si sono nuovamente scontrati. Per Elisabetta Casellati (Pdl) non c'è stato dibattito e secondo il collega Lucio Malan la relazione presenta «aberrazioni giuridiche». I membri del Pdl hanno chiesto un rinvio (la discussione è durata tre ore), ma il senatore Pd ed ex magistrato Felice Casson è stato fermo: «Il regolamento prevede che il voto sulla relazione avvenga immediatamente dopo l’illustrazione del testo. Quindi, dovrebbe avvenire già stasera».
L'ITER | Stefano presenterà la relazione a Piero Grasso che convocherà una conferenza dei capigruppo per calendarizzare il voto in aula, decidendo se lo scrutinio sarà più o meno palese. La decisione sarà presa il 31 ottobre.
VOTO PALESE | Pd e M5S sono per il voto palese, che, secondo Stefania Pezzopane e Giuseppe Cucca (Pd), sarebbe una soluzione quasi automatica, perché la legge Severino è alla sua prima applicazione e «non esistono norme che impediscano un’estensione a questa legge dell’interpretazione che all’epoca venne data del regolamento». Parla ancora Casson: «La legge Severino era stata approvata proprio per garantire trasparenza nelle Aule parlamentari. Quindi il voto dovrebbe avvenire alla luce del sole».
Martedì 15 ottobre 2013
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