Concordia, in primavera la nave lascia Il Giglio. È già sfida tra i porti per accogliere il relitto

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I PROSSIMI PASSI DELL’OPERAZIONE SALVAGE TITAN

Concordia, in primavera la nave lascia Il Giglio
È già sfida tra i porti per accogliere il relitto

Si tratta di un affare di milioni di euro. In cima alla lista c'è Piombino

Redazione Online

La Costa Concordia
La Costa Concordia

CONTINUA L'OPERAZIONE SALVAGE TITAN | Dopo19 ore di lavoro e una rotazione di 65 gradi la Concordia è stata riportata nuovamente in verticale. Ora poggia su sei piattaforme subacquee di acciaio ed è in attesa dei prossimi passi dell’operazione Salvage Titan: la messa in sicurezza dello scafo con l'installazione di 15 cassoni sotto la fiancata che era sommersa, il recupero dei corpi di due passeggeri non ancora trovati dopo il naufragio e la riconsegna di preziosi e gioielli ai legittimi proprietari.

IN PRIMAVERA LA CONCORDIA LASCIA IL GIGLIO | Il successo delle operazioni di parbuckling, hanno fatto esultare il Capo Dipartimento e Commissario delegato per l’emergenza Concordia: «Gli studi e calcoli durati mesi hanno trovato una perfetta rispondenza nel momento della realizzazione. Ha ringraziando i gigliesi e il privato «che ha dimostrato serietà e non è mai venuto meno a impegni». E poi ha aggiunto: «Abbiamo fatto un bel tratto di strada, ma la strada non è ancora terminata. C’è ancora molto da fare fino alla prossima primavera, quando ci auguriamo che la nave lascerà l'isola». Anche il responsabile del progetto per la Costa Franco Porcellacchia ha indicato la primavera del 2014 come un possibile periodo in cui la Concordia potrebbe uscire dal porto: «Credo sarà possibile. È difficile fare una previsione precisa ma credo sia ragionevole».

SFIDA TRA I PORTI PER ACCOGLIERE IL RELITTO | Ancora incerta la destinazione dell’ultimo viaggio delle Concordia. Lo smaltimento del relitto è una partita da milioni di euro. Piombino, Palermo, Civitavecchia o un porto all'estero si contendono i lavori. Fin da subito, dopo il naufragio, quando si trattò di delineare il percorso per togliere la nave dalle secche in cui l'aveva portata il comandante Francesco Schettino, il porto di Piombino fu candidato dalla Regione Toscana a smantellare il relitto. Ma è una sfida contro il tempo per predisporre le infrastrutture più adatte ad accogliere il relitto. Quindi già si valutano destinazioni alternative Il porto di Palermo è considerato tra le alternative più credibili, più di Civitavecchia, che è comunque ad una distanza minore.

Mercoledì 18 settembre 2013

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