Usa, chiusi quasi tutti gli uffici federali
Manca l'accordo sul bilancio, niente soldi

WASHINGTON | Il governo federale statunitense è senza fondi e - senza i fondi per garantire il regolare funzionamento del governo degli Stati Uniti - procede con la serrata, la prima dal 1996.

CHIUSI | In congedo forzato (senza stipendio) oltre 800 mila dei circa 2 milioni di dipendenti federali, chiusi musei, parchi nazionali, uffici federali. Saranno chiusi gli Smithsonian museums, lo Zoo nazionale, i siti della Guerra Civile. I tribunali federali hanno fondi per restare aperti solo per altri dieci giorni. Un decreto di emergenza firmato da Barack Obama garantisce invece finanziamenti alle truppe all’estero. Verranno garantite tutte le cosiddette spese obbligatorie sanitarie (Medicaid, Medicare), il pagamento delle pensioni, i buoni alimentari, gli assegni di disoccupazione. Resterà in funzione il sistema postale, ospedali, carceri, controllo aereo, assistenza in caso di disastri, controlli alle frontiere.

I MOTIVI | La situazione è di fatto causata da un ricatto: il Tea Party ha bloccato il finanziamento del governo per chiedere il rinvio di un anno dell’entrata in vigore della riforma della Sanità. Ma intanto oggi è operativa l'Obamacare. Se non si arriva a un accordo nei prossimi giorni, attorno alla metà di ottobre si verificherà qualcosa di ancor più grave e quello sì potenzialmente distruttivo: non lo shutdown del governo Usa, bensì il default vero e proprio, con il governo non più in grado di tener fede ad almeno il 30% dei propri impegni finanziari a meno di un nuovo innalzamento del tetto del debito.