di Silvia Tozzi
TACLOBAN | Anche un'italiana è morta in seguito al disastro che ha devastato le Filippine, probabilmente per un infarto. Altri due italiani mancano ancora all'appello. Quindi quasi tutti i quattordici dispersi man mano sono stati trovati.
AIUTI UMANITARI | Per inviare aiuti umanitari, il ministro degli Esteri Emma Bonino ha spiegato che bisogna risolvere il problema del traffico aereo che sta intasando le piste dell'aeroporto di Manila. «Questa mattina è arrivato il primo cargo e ce ne sono altri in preparazione. Ma il problema è complicato perché si stanno intasando le piste aeree e in più la zona di esondazione è lontana da Manila quindi in realtà i cargo aerei forse non sono quelli più adeguati».
I DANNI | La devastazione causata dal tifone Haiyan conta finora 11,8 milioni di persone colpite, di cui 4,7 milioni bambini e 217.800 piccoli sfollati di cui 100 mila sotto i 5 anni. Il servizio di approvvigionamento idrico è stato parzialmente ristrutturato a Tacloban City con carburante, generatori e pezzi di ricambio garantiti per continue operazioni.
UNICEF | L'associazione più attiva è Unicef, che ha lavorato grazie alle 15 tonnellate di spazio di carico libero donato da AirAsia. A Tacloban sono stati trasportati kit igienici per 18 mila persone, comprendenti sapone da bucato e da bagno, contenitori per l'acqua, dentifricio, spazzolini da denti e assorbenti. Oltre al ponte aereo di AirAsia, l'Unicef ha inviato camion con aiuti del valore di circa 143 mila dollari con acqua, kit igienico-sanitari che sono ormai arrivati a Tacloban. Gli aiuti includono: compresse per la potabilizzazione dell'acqua, serbatoi d'acqua per aiutare 45 mila persone al giorno con acqua potabile, latrine e kit igienici per altre 15 mila persone. Dai magazzini di Manila, l'Unicef ha inviato a Roxas aiuti, che comprendono: serbatoi d'acqua per aiutare fino a 19 mila persone, compresse per purificare l'acqua e latrine per 8.500 persone.
Sabato 16 novembre 2013
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