di Francesca Camponero
Auditorium di Palazzo Rosso stracolmo ieri pomeriggio (giovedì 26 settembre, dalle ore 17) in occasione dell'incontro “La giusta rotta”, la rassegna itinerante organizzata dalle ong Open Arms, Sea Watch e dal progetto Mediterranean hope per sensibilizzare le realtà locali dove viene spiegato nella maniera giusta facendo chiarezza sul fenomeno migratorio al di là delle strumentalizzazioni politiche.
Ad aprire l'incontro Domenico Saguato di Genovasolidale che assieme ad Igor Magni della Cgil, l'avvocato Alessandra Ballerini, Francesco Piobbichi, il prof. Marco Aime, Veronica Alfonsi della Open Arms, Simohamed Kaabour e l'onorevole Gragorio De Falco hanno messo sul tavolo la possibilità di un futuro migliore fatto di accoglienza, attuabile con la volontà e la speranza.
"La paura è uno sentimento profondo che coinvolge tutte la parti del nostro cervello - ha detto Saguato- e solo la speranza può vincere la paura. Bisogna sfatare l'ipocrisia dei porti sicuri in Libia dove tutti siamo a conoscenza delle torture che sono in atto. Noi siamo contro la ferocia verbale che considera la solidarietà un reato e riaffermiamo il nostro Benvenuto agli immigrati!"
"Ora i ministeri sono tornati alla normalità - ha detto la portavoce della Comunità di San Benedetto - E ' stata fatta tabula rasa del sistema di accoglienza che non andava bene. Tabula rasa di tante testimonianze come quella di Riace. Certo c'è stato l'incontro dei ministri a Malta, ma ancora con la visione di Salvini. I nostri governi parlano bene della Guardia Costiera della Libia e a Ventimiglia e Mentone avviene di tutto. Come Mediterranea il 5 ottobre riportiamo l'attenzione a quanto accade al confine. Ricordiamo che la legge Bossi - Fini non concede di entrare in Italia legalmente".
Veronica Alfonsi coordinatrice italiana di Open Arms ha messo in luce l'indecoroso braccio di ferro tra i vari stati europei. "La missione 65 ha visto 3 soccorsi per salvare 160 persone. 28 erano ragazzi soli, c'erano anche 2 gemellini di 9 mesi, molte donne in stato di gravidanza avanzato, 5 donne erano partite dal Sudan e vendute come schiave, la loro storia fa accaponare la pelle. E ' stata l'ultima missione sotto Salvini, ma anche se adesso non c'è Salvini non si può abbasare la guardia e fare il possibile per costruire un' Europa diversa".
Francesco Piobbichi l'operatore di Mediterranean Hope che ha deciso di raccontare la frontiera attraverso i suoi pastelli, già venuto a Genova mesi fa ospite presso il Circolo Zenzero, ha nuovamente raccontato la sofferenza dei migranti che lui condivide in prima persona, nella vita prima che nei disegni. "Per i nostri filgi e per i figli dei nostri figli dobbiamo scegliere se stare con l'odio, con l'indifferenza o con la solidarietà. Con i miei disegni provo ad introdurre un nuovo approccio: quello di parlare al cuore delle persone, spero di riuscirci”
De Falco che ha duettato col prof. Aime ha affermato: “Trovo agghiacciante che si continui a insistere nell’ ipocrisia di considerare la Libia un interlocutore affidabile. Le ong in questi anni in mare hanno sopperito all’assenza degli stati. Mentre la politica paralizzava le prefetture e la Guardia costiera, hanno avuto un ruolo centrale nel soccorso in mare. Ma è anche giusto che a salvare vite umane in mare tornino a essere le navi dello Stato, con quelle delle ong a fare da supporto. Penso si debba proseguire in questa direzione, rimediando alle troppe buffonate degli ultimi mesi lavorando su leggi sbagliate, ruoli da ritrovare, contraddizioni da risolvere”.
Ce lo auguriamo tutti.
Venerdì 27 settembre 2019
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