Anticristo e dintorni, con calma

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Anticristo e dintorni, con calma

La situazione della geopolitica internazionale evolve rapidissimamente

di Gianluca Valpondi

L'Anticristo imita Cristo, satana suggerente
L'Anticristo imita Cristo, satana suggerente

Il Male cresce sempre più. Vinto l’Anticristo, verrà il periodo di pace per dare tempo agli uomini, percossi dallo stupore delle sette piaghe e della caduta di Babilonia, di raccogliersi sotto il segno mio” (Maria Valtorta, Quaderni 1943). Così pare dicesse Gesù alla Valtorta e, oltre ai riferimenti al libro dell’Apocalisse, la cosa combacia bene con le profezie apocalittiche di santa Ildegarda di Bingen, che Benedetto XVI nominò Dottore della Chiesa (buona alternativa, anzi santa, al new age; come la Teosofia di Antonio Rosmini a quella della Blavatsky). Combacia bene anche con la realtà degli ultimi sette segreti, che saranno sette castighi, rivelati ai veggenti di Medjugorje, e che verranno rivelati al mondo, in successione, tre giorni prima che si realizzino.

Viviamo i tempi dell’Anticristo (che non è Satana in persona, ma la sua massima manifestazione umana) finale? Sempre secondo Maria Valtorta, alcuni viventi nel 1942 avrebbero visto l’avvento dell’Anticristo, di cui Hitler e Stalin sarebbero precursori.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, saggiamente, taglia la testa al toro e identifica la sconfitta della massima impostura anticristica, pseudomessianica e millenaristica con la fine del mondo del peccato e la venuta di Cristo nella gloria, senza dire cosa avverrà nello specifico, con quali tempi e modalità, se non che la realizzazione totale e definitiva del vero Regno messianico è una realtà metastorica, sovrumana, divinamente realizzata nell’umanità, umanamente irrealizzabile senza Dio.

Riprendo per intero il capitolo 13 dell’Apocalisse di san Giovanni, per poi cercarne almeno un paio di possibili attualizzazioni.

«E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e il suo grande potere. Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.

Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: “Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?”.

Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. Le fu concesso di fare guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. La adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo.

Chi ha orecchi, ascolti:

Colui che deve andare in prigionia,

vada in prigionia;

colui che deve essere ucciso di spada,

di spada sia ucciso.

In questo sta la perseveranza e la fede dei santi.

E vidi salire dalla terra un’altra bestia che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, ma parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. Opera grandi prodigi, fino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le fu concesso di compiere in presenza della bestia, seduce gli abitanti della terra, dicendo loro di erigere una statua alla bestia, che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. E le fu anche concesso di animare la statua della bestia, in modo che quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non avessero adorato la statua della bestia. Essa fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei».

Cominciamo da un dato certo: il riferimento all’animazione della statua della (prima) bestia apocalittica, presente nel recente documento della Santa Sede in tema di Intelligenza Artificiale Antiqua et nova, al paragrafo 105: «Tuttavia, la presunzione di sostituire Dio con un’opera delle proprie mani è idolatria, dalla quale la Sacra Scrittura mette in guardia (ad es. Es 20,4; 32,1-5; 34,17). Inoltre, l’IA può risultare ancora più seducente rispetto agli idoli tradizionali: infatti, a differenza di questi che “hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono” (Sal 115,5-6), l’IA può "parlare", o, almeno, dare l’illusione di farlo (cf. Ap 13,15). Invece, occorre ricordare che l’IA non è altro che un pallido riflesso dell’umanità, essendo prodotta da menti umane, addestrata a partire da materiale prodotto da esseri umani, predisposta a stimoli umani e sostenuta dal lavoro umano. Non può avere molte delle capacità che sono specifiche della vita umana, ed è anche fallibile. Per cui, ricercando in essa un "Altro" più grande con cui condividere la propria esistenza e responsabilità, l’umanità rischia di creare un sostituto di Dio. In definitiva, non è l’IA a essere divinizzata e adorata, ma l’essere umano, per diventare, in questo modo, schiavo della propria stessa opera».

E qui il riferimento al seicentosessantasei biblico è immediato: è un numero di uomo, è il numero dell’uomo che, aizzato subdolamente e surrettiziamente da Satana, si mette al posto di Dio, divenendo schiavo della sua stessa opera.

Nel capitolo poi dedicato a Intelligenza Artificiale e guerra, il documento pontificio mette severamente in guardia da un uso sconsiderato dell’ IA per addirittura procurare la morte di persone in contesti di guerra senza discernimento umano, e anche qui è facile il collegamento con il passo apocalittico dove si parla della statua animata col potere di far mettere a morte. In realtà però forse qua siamo più vicino al capitolo sul controllo cibernetico, tipo Grande Fratello cibernetico cinese, che assegna titoli di buono o cattivo cittadino.

E qui ecco il gancio per il secondo tentativo di attualizzazione del passo biblico su esposto, anzi proclamato: la bestia ferita, ma che si è riavuta, è strabiliantemente guarita! E parlo del neostalinismo russo e del neomaoismo cinese, non per niente alleati col lager a cielo aperto nordcoreano e in genere con quei regimi che schiacciano l’uomo. Il messianismo anticristico si è arricchito stavolta di nazionalismo realizzando ciò che era già anticipato nel patto scellerato nazi-comunista Von Ribbentrop – Molotov del 1939, che aprì la strada alla Seconda Guerra Mondiale.

Debbo dire che tempo fa scrissi di preferire Putin a Obama, ma ho dovuto ricredermi: quel furbastro di Putin che stringeva amichevolmente la mano a Solženicyn e che difendeva i cristiani in Siria era solo una bella maschera che ora il nostro agente Vlad neokgb ha gettato.

Concludo in bellezza, perché “la bellezza salverà il mondo” (Dostoevskij): la Santa Sede ha concesso il nulla osta alla Regina della Pace (Medjugorje) e quindi ora i messaggi della Regina vengono diffusi con la dizione “con approvazione ecclesiastica”. E nei messaggi sono inclusi, fin dai primissimi tempi delle apparizioni, i 10 segreti, attraverso i quali si realizzerà nel mondo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, la Regina della Pace! Già, anche il nostro Occidente, piuttosto malandato e abbastanza depravato, si convertirà, pentendosi di aver tradito Dio, quando vedrà che proprio Dio, tramite la sua e nostra Madre (Maria e la Chiesa), lo salverà. E la Russia, dopo aver fatto danni, dinanzi al trionfo cattolico di Maria, si convertirà e anzi sarà il popolo dove Dio sarà più onorato. Estote parati, stiamo allegri!

Venerdì 3 ottobre 2025

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