Shutdown, Obama respinge la proposta. Alla Camera nessun accordo sul default

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il ricatto riguarda l'obamacare. se lo si rinvia, si restituiscono liquidi allo stato

Shutdown, Obama respinge la proposta
Alla Camera nessun accordo sul default

La Casa Bianca ricorda che, mentre i senatori stanno lavorando ad una intesa bipartisan, la Camera continua ad imporre divisioni. L'accordo va trovato entro il 17 ottobre. Dopodiché gli Stati Uniti diventeranno inadempienti

di Silvia Tozzi

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WASHINGTON | La Casa Bianca boccia l’ultima proposta dei repubblicani per risolvere la crisi di bilancio Usa, definendola un tentativo partigiano ideato per ammansire i Tea Party. La Camera a maggioranza repubblicana, che ha richiesto il rinvio di fatto dell’entrata in vigore della riforma sanitaria (Obamacare) per consentire di superare lo stallo fiscale.

LA PROPOSTA DI BOEHNER | Lo speaker repubblicano alla Camera, John Boehner, aveva lanciato la proposta in alternativa a quella che i democratici stanno tentando di allestire al Senato. «Nessuna decisione definitiva è stata presa alla Camera sullo shutdown e sull’aumento del tetto del debito. Continueremo a lavorare in modo bipartisan per evitare il default e riaprire il governo. Da mesi ho chiarito che l’idea del default è sbagliata e non dobbiamo neanche avvicinaci a essa».

LA VERSIONE DI OBAMA | Il portavoce della Casa Bianca, Amy Brundage ricorda che il presidente ha ripetuto più volte ai parlamentari che «non devono avanzare ricatti per adempiere alle loro responsabilità e approvare un bilancio». Dalla Casa Bianca fanno sapere che «siamo ben lontani dall’avere un accordo», a questo punto, ha detto il portavoce Jay Carney. «Sfortunatamente - aggiunge Brundage - l’ultima proposta della Camera va proprio in questa direzione, nel tentativo partigiano di ammansire un piccolo gruppo di Tea Party repubblicani, che hanno costretto il governo allo shutdown». Per il leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, la proposta dei repubblicani alla Camera Usa è «un palese attacco al sistema bipartisan».

IL GRAND OLD PARTY | I membri del Grand Old Party della Camera bassa del Congresso avevano intenzione di votare una propria controproposta. Parimenti alla proposta del Senato la Camera si voleva approvare un budget che permetta al governo di operare fino al 15 gennaio, mentre il tetto al debito verrebbe alzato fino al 7 febbraio. Il problema è che questa soluzione andava a toccare l'Affordable Care Act, ovvero la riforma sanitaria nota come Obamacare. La Casa Bianca ricorda che, mentre i senatori stanno lavorando ad una intesa bipartisan, la Camera continua ad imporre divisioni.

IL DEFAULT | L'accordo va trovato entro il 17 ottobre. Dopodiché gli Stati Uniti diventeranno inadempienti.

SOLUZIONI E PROPOSTE | Una proposta è quella di chiudere alcune attività del governo federale e innalzare il tetto al debito per porre fine allo shutdown. Lo shutdown è iniziato il primo ottobre scorso a causa della mancata approvazione di una legge di bilancio per l’anno fiscale 2014. Il governo tornerebbe alla normalità grazie a fondi da 986 miliardi di dollari l’anno garantiti fino al 15 gennaio prossimo, il giorno in cui tagli automatici alla spesa da 21 miliardi di dollari entreranno in vigore dopo quelli scattati il primo marzo scorso. Il tetto al debito, attualmente pari a 16.700 miliardi di dollari, verrebbe alzato fino a metà febbraio, dando al dipartimento del Tesoro il tempo per ricorrere a misure straordinarie per posticipare un potenziale default.

Martedì 15 ottobre 2013

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