Pippo Civati (Pd) annuncia una mozione di sfiducia su Anna Maria Cancellieri

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Cancellieri potrebbe essere indagata per avere omesso dettagli importanti

Pippo Civati (Pd) annuncia una mozione
di sfiducia su Anna Maria Cancellieri

Ha scritto: «Il Pd dice di non poter sfiduciare la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi. Martedì presenterò un testo all’assemblea del gruppo. Basta con l’ipocrisia. Non se ne può più»

di Silvia Tozzi

Pippo Civati
Pippo Civati

ROMA | Pippo Civati, candidato segretario dei democratici, sul proprio blog ha criticato l’atteggiamento del Pd sul ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri in relazione alle telefonate del caso Fonsai-Ligresti.

LE MOZIONI | «Il Pd dice di non poter sfiduciare la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi. Martedì presenterò un testo all’assemblea del gruppo. Basta con l’ipocrisia. Non se ne può più», ha scritto.

SFIDUCIA | Come è noto, la Camera discuterà mercoledì la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia presentata da grillini in seguito al caso delle telefonate tra Cancellieri e i familiari di Giulia Ligresti, detenuta a Torino dopo l’arresto per l’inchiesta sul gruppo Fonsai. Il Pd finora è apparso diviso tra l’esigenza di non provocare guai al governo Letta e la perplessità suscitata dalla vicinanza del ministro a una delle famiglie imprenditoriali più discusse d’Italia.

INDAGATA | Ora però Cancellieri potrebbe entrare nell’inchiesta torinese in veste di indagata per avere omesso dettagli importanti nelle sue dichiarazioni ai pm.

RENZI | Determinato anche Matteo Renzi e il suo gruppo: «Il ministro Cancellieri deve dimettersi», afferma con nettezza la parlamentare renziana Maria Elena Boschi. La quale chiarisce che Cancellieri non si è comportata illecitamente, ma «ha dato l’idea profondamente sbagliata di un sistema in cui solo se conosci qualcuno riesci a vedere tutelati i tuoi diritti».

IN DIFESA DI CANCELLIERI | Difende il Guardiasigilli Renato Schifani, del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano: «Non credo debba dimettersi, non mi pare che abbia compiuto fatti che abbiano rilevanza penale, ma su questo aspettiamo i magistrati, ha operato e sta operando con coraggio».

Domenica 17 novembre 2013

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