Redazione Online
ROMA | Frena a luglio la richiesta di ore di cassa integrazione ma la crisi, e i suoi pesanti riflessi sulla condizione dei lavoratori investiti, continua ad essere profonda: nei primi sette mesi dell'anno, infatti, il totale di ore di cassa integrazione è pari a 628.646.575, con una leggera riduzione sullo stesso periodo del 2012 (-1,70%). Un monte ore che relega 517 mila lavoratori in cassa a zero ore che hanno subito un taglio del reddito pari a 2 miliardi e 400 milioni di euro, ovvero quasi 4 mila e 700 euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. Questi alcuni dati delle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di luglio.
DATI CASSA INTEGRAZIONE LUGLIO | A luglio le ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, sono state 80.631.825, in calo sul mese precedente per un -11,16%. Nel periodo gennaio-luglio, rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno, la diminuzione è del -1,70% per un totale di ore pari a 628.646.575. Nel dettaglio dell’analisi di corso d'Italia si rileva poi come la cassa integrazione ordinaria (cigo) cali a luglio su giugno del -8,81%, per complessive 25.286.183 ore. Da inizio anno la cigo invece ha raggiunto quota 219.314.424 ore per un +9,02% sul periodo gennaio-luglio del 2012. Anche la richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, cala su maggio di un -15,28% per complessive ore 31.591.037 mentre da gennaio a luglio di quest'anno si totalizzano 257.154.060 ore per un +11,96% sullo stesso periodo del 2012. Infine calo anche per la richiesta di cassa integrazione in deroga (cigd): a luglio segna sul mese precedente un -7,70% per 23.754.605 ore. Nei primi sette mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, la riduzione della cigd è stata del -27,07% per un totale di 152.178.091 ore.
CAUSALI DI CIGS | Prosegue anche a luglio la crescita del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 3.830 per un +18,43% sullo stesso periodo del 2012 e riguardano 6.869 unità aziendali (+21,75% sull'anno passato). Nello specifico si registra un forte aumento dei ricorsi per crisi aziendale (2.238 decreti per un +24,61%) che rappresentano il 58,43% del totale dei decreti. Diminuiscono le domande di ristrutturazione aziendale (127 in totale da inizio anno per un -13,61% sullo stesso periodo del 2012) e quelle di riorganizzazione aziendale (137 per un -12,74%). Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,89% del totale dei decreti. Un segnale evidente del progressivo processo di deindustrializzazione in atto nel Paese.
LA LOMBARDIA LA PIÙ COLPITA | Nelle regioni del nord si registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. Dal rapporto della Cgil si rileva che al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi sette mesi del 2013 c'è la Lombardia con 147.222.954 ore che corrispondono a 121.072 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 75.413.002 ore di cig autorizzate per 62.017 lavoratori e il Veneto con 71.820.183 ore per 59.063 persone. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 43.104.624 ore che coinvolgono 35.448 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 34.530.203 ore per 28.397 lavoratori.
SETTORI IN CALO | La meccanica è ancora il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-luglio, la meccanica pesa per 211.716.876, coinvolgendo 174.109 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 78.623.078 ore di cig autorizzate per 64.657 lavoratori coinvolti, subito dopo l'edilizia che registra 74.852.634 ore e 61.556 persone.
LAVORATORI A ZERO ORE | Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (15 settimane), sono coinvolti nel periodo gennaio-luglio 1.033.958 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 30 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 516.979 lavoratori, di cui 211 mila in cigs e 125 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 2,4 miliardi di euro, pari a 4.660 euro netti per ogni singolo lavoratore coinvolto a zero ore.
Mercoledì 4 settembre 2013
© Riproduzione riservata
1162 visualizzazioni