di Silvia Tozzi
MOSCA | Il presidente russo Vladimir Putin sta lavorando per l’assorbimento della Crimea nella Federazione Russa, riconoscendo (unica nazione al mondo) l’indipendenza della regione del Mar Nero in seguito al referendum di domenica: «La Crimea è sempre stata una parte inscindibile dalla Russia». Putin ha criticato la decisione di Nikita Krusciov che ai tempi dell’Unione Sovietica decise di cedere la Crimea all’Ucraina e ha aggiunto che il referendum di domenica scorsa ha «un’importanza storica».
UCRAINA FORTE | Putin ha però spiegato che «la Russia non vuole altre secessioni dall’Ucraina. Vogliamo che l’Ucraina sia forte, uno stato sovrano e autosufficiente. Abbiamo progetti comuni e siamo pronti ad aiutarli». Sono quindi gli Usa a esercitare ingerenze nella regione e di aver ignorato le risoluzioni dell’Onu nel caso dei bombardamenti nel 1989 di Belgrado.
L'ANNESSIONE | La Crimea rinuncerà alla grivnia, la moneta ufficiale ucraina, in aprile, e passerà al rublo. G8| Intanto si lavora per escludere la Russia dal G8, e il summit previsto per giugno a Sochi è stato bloccato. Per ora, però, Putin resta fra gli invitati alle commemorazioni che si terranno in Francia il 6 giugno per il settantesimo anniversario del D-day, lo sbarco alleato in Normandia. Il presidente americano, Barack Obama, ha chiesto una riunione di G7 per tratatre della «situazione in Ucraina».
KIEV | L'Ucraina ha chiesto alla comunità internazionale di non riconoscere la separatista Repubblica di Crimea, perché «proclamata da un organo illegittimo in seguito a un referendum incostituzionale».
Martedì 18 marzo 2014
© Riproduzione riservata
1070 visualizzazioni