di Silvia Tozzi
MILANO | Giulia Ligresti è stata intercettata un anno fa mentre con un'amica parlava di Piergiorgio Peluso, il figlio del ministro Annamaria Cancellieri, e della buona uscita concessagli da Fonsai.
PELUSO | Peluso è arrivato da Unicredit nel 2011 con il ruolo di direttore generale. Stanno parlando della sua liquidazione dopo un anno di lavoro. L’amica è solidale con Giulia Ligresti: «Gli danno una liquidazione, invece che chiedergli i danni!». «Sì, invece di chiedergli i danni! Mi hanno detto che in consiglio nessuno ha fiatato. Sì, sì.. Approvato all’unanimità. Che se fosse stato il nome di qualcun altro... A mio padre di 85 anni avrebbero contestano quella cifra. Questo qui ha 45 anni, è un idiota. Perché veramente è venuto a distruggere una compagnia. Perché lo ha fatto proprio su mandato la distruzione... 5 milioni, è andato in Telecom, e l’Italia non scrive niente». «Cavolo, potessero scrivere qualcosa», dice l’amica. E Giulia Ligresti: «Al contrario c’è un articolo su sua mamma, sai che è il ministro Cancellieri, pieno di lodi, figurati... Secondo me quella è un’area intoccabile proprio. Pazzesco.... L’Italia è un paese distrutto, è veramente una mafia. I giornali che scrivono tutti uguali, poi appena uno alza la testa... ». L'arrivo in Fonsai di Peluso è spiegato dalla sorella di Giulia, Jonella: «Peluso era un manager di Unicredit che conosceva perfettamente i conti Fondiaria. Era persona che noi conoscevamo da tempo per via dell’amicizia tra i genitori di Peluso e mio padre. Per cui siano stati proprio noi a proporgli di venire in Fonsai, sapendo che era al tempo stesso gradito a Unicredit».
A CHI CHIEDERE AIUTO | Ma poi, la famiglia Ligresti si è rivolta proprio al ministro Cancellieri per chiedere aiuto e far dare a Giulia i domiciliari quando non mangiava e soffriva di anoressia. Gabriella Fragni, la compagna di Salvatore Ligresti, intercettata, dice: «La persona che potrebbe fare qualcosa per Giulia è il ministro Cancellieri». Chiedono aiuto al ministro. E il ministro Cancellieri si spende personalmente.
LE ACCUSE | Giulia, come il padre Salvatore e la sorella Jonella, è accusata di falso in bilancio aggravato e aggiotaggio. Finora lei è stata l’unica a patteggiare la pena. Il 19 settembre è stata condannata a due anni e otto mesi. «Mi sono occupata più da vicino delle vicende della Premafin-Fondiaria dal dicembre 2011, quando vi era la pressione di Peluso per un nuovo aumento di capitale e mio padre era in difficoltà. Allora ritenni che dovevo offrire un mio contributo più energico. Ma come ho già detto, mio padre era ed è ancora - se pur in modo più limitato - persona molto carismatica. Quindi era lui ad assumere le decisioni che riguardavano il gruppo. Io ero quella che faceva la beneficenza, che si occupava di pubblicità e comunque avevo un ruolo in una holding non operativa... ».
Venerdì 1 novembre 2013
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