Crisi Siria, navi italiane alla volta del Libano. In missione per difendere le truppe Unifil

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Crisi Siria, navi italiane alla volta del Libano
In missione per difendere le truppe Unifil

Il cacciatorpediniere Andrea Doria è già salpato mentre la fregata Maestrale è in approntamento e forse partirà nelle prossime ore

Redazione Online

Navi italiane alla volta del Libano
Navi italiane alla volta del Libano

ROMA | Due navi militari, il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Maestrale, sono pronte per fare rotta verso le coste libanesi: scopo della missione tutelare le truppe italiane della forza Unifil in caso di conflitto siriano.
Al momento la Nave La Doria -un elicottero imbarcato e 195 uomini di equipaggio- è già partita, mentre la fregata Maestrale -2 elicotteri e 225 uomini- è ancora attraccata al porto di La Spezia ed è in fase di approntamento.

Il compito di Nave Doria sarà quello di supportare il Contingente italiano di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon su base Brigata Pozzuolo del Friuli) a seguito della situazione di tensione nel Mediterraneo orientale. L’Unità ha infatti elevate capacità di difesa aerea e di comando e controllo ed è pertanto particolarmente idonea per il supporto dal mare nel caso di minaccia diretta per il personale del nostro Contingente. Nave Andrea Doria è una nave «multiruolo» appartenente alla classe di Unità Navali denominata Orizzonte. Il suo armamento e orientato principalmente a contrastare la minaccia aerea e missilistica e la rende idonea ad assolvere numerose tipologie di missione, in particolare quelle riferite alla protezione di formazioni navali e forze schierate a terra, al contrasto delle unità subacquee e di superficie; al concorso ad operazioni anfibie e controllo del traffico mercantile.

Mercoledì 4 settembre 2013

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