Redazione Online
GROSSETO | Prenderanno il via domani, lunedì 16 settembre, le operazioni di parbuckling della nave Costa Concordia. In virtù delle previsioni meteo-marine per la giornata di domani su Isola del Giglio elaborate dal Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile in coordinamento col servizio meteo del centro funzionale decentrato della Regione Toscana presso il consorzio Lamma, i tecnici del Consorzio Titan/Micoperi hanno confermato la possibilità di effettuare le operazioni nella giornata di domani.
DOMANI PARBUCKLING CONCORDIA | Infatti, i parametri attesi di direzione e intensità del vento e di altezza dell’onda significativa sono compatibili con i valori massimi indicati dai calcoli per la fattibilità dell’operazione.
Sono state, inoltre, completate tutte le attività propedeutiche alla rotazione. Di conseguenza, sulla base delle indicazioni fornite, il Commissario delegato del governo per la gestione dell’emergenza, Franco Gabrielli, in raccordo con la Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio, Maria Sargentini, ha confermato lo svolgimento del parbuckling nella giornata di domani. Le operazioni dovrebbero iniziare poco dopo le ore 6, dopo la partenza dell’ultimo traghetto da Isola del Giglio a Porto Santo Stefano.
I NUMERI | È impegnato nelle operazioni un team di 500 uomini di 26 nazionalità differenti. Come ha riferito l’ing. Porcellacchia, sono 150 le società italiane che hanno lavorato al progetto e che hanno permesso di fabbricare oltre 30 mila tonnellate di acciaio usate per la fabbricazione e costruzione di tutte le parti necessarie al progetto.
TUTELA DELL’AMBIENTE | La salvaguardia dell’ambiente e la riduzione al minimo dell’impatto sull’ecosistema dell’Isola del Giglio sono due degli obiettivi alla base del progetto di rimozione della Concordia. Per questo, in previsione della fase di rotazione della nave, è stato avviato a luglio un piano di prelievo delle acque interne che durerà fino a quando le operazioni del parbuckling lo consentiranno. Per mitigare gli effetti delle acque che usciranno dal relitto durante la rotazione, è stato preparato un piano di limitazione di sversamenti. Tra le prime misure di tutela, è prevista una doppia distesa di panne assorbenti che circonderà il cantiere. In porto, poi, saranno disponibili dei mezzi per intervenire sugli sversamenti e ridurre al minimo i tempi di contaminazione.
COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO | Questo progetto, come ha ribadito il Commissario delegato Franco Gabrielli, è stato caratterizzato da una stretta collaborazione tra privato che ha garantito una solida presenza e capacità tecnica e il pubblico che ha validato e autorizzato tutte le operazioni assumendosene la responsabilità senza ricevere compensi aggiuntivi. In particolare, è stato sottolineato il ruolo dell'Osservatorio di monitoraggio che comprende tutte le amministrazioni competenti sulla tutela dell’ambiente e del territorio.
Domenica 15 settembre 2013
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