di Antonio Rossello
L'arte informale, nata alla fine degli anni Quaranta, è un movimento artistico che rifiuta l'arte figurativa e si concentra sull'espressione emotiva e soggettiva dell'artista. Si tratta di un'arte che non si limita a rappresentare la realtà, ma che la interpreta e la trasforma, in modo spontaneo e immediato.
In questo senso, l'arte informale può essere considerata uno strumento prezioso per la sociatria, la disciplina che si occupa della cura della società. L'arte informale, infatti, può essere utilizzata per comprendere i fenomeni sociali, attraverso la scoperta del segno.
Il segno, in arte, è un elemento che ha un significato simbolico. Esso può essere un gesto, una forma, un colore, un materiale. Nell'arte informale, il segno è spesso spontaneo e incontrollato, e si libera da qualsiasi convenzione.
Questa caratteristica dell'arte informale la rende particolarmente adatta alla comprensione dei fenomeni sociali. I fenomeni sociali, infatti, sono spesso complessi e contraddittori, e non possono essere facilmente riassunti in parole o concetti. L'arte informale, invece, può catturare la complessità e la contraddittorietà della realtà sociale, attraverso il segno.
Inoltre, l'arte informale può essere utilizzata per intervenire sui problemi sociali. L'arte informale, infatti, può essere un mezzo di denuncia sociale, ma può anche essere un mezzo di trasformazione sociale.
L'arte informale può essere utilizzata per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema sociale, ma può anche essere utilizzata per promuovere il cambiamento sociale. L'arte informale, infatti, può aiutare le persone a vedere la realtà in modo nuovo, e può quindi contribuire a promuovere un cambiamento positivo.
Tutto ciò è ancora più vero se l'arte informale si traduce in performance. La performance, infatti, privilegia il gesto sul segno. Il gesto è un'espressione diretta dell'emozione e della spontaneità dell'artista.
In tal senso, l'arte informale performativa assume la massima valenza nei termini terapeutici sui gruppi contemplati dalla sociatria. La performance, infatti, può essere utilizzata per creare un clima di condivisione e di partecipazione, e può quindi favorire la comunicazione e la comprensione tra le persone.
In conclusione, l'arte informale può essere considerata uno strumento prezioso per la sociatria. L'arte informale può essere utilizzata per comprendere i fenomeni sociali, per intervenire sui problemi sociali e per promuovere il cambiamento sociale.
L'arte informale e lo psicodramma
La concezione originale del padre fondatore della sociatria, lo psichiatra Jacob Levi Moreno, attraverso la forma dello psicodramma, forma d'arte creativa rappresentativa, trova un'attuazione concreta nell'arte informale performativa.
Lo psicodramma è una forma di terapia che utilizza l'arte per aiutare le persone a comprendere e risolvere i propri problemi. Lo psicodramma si basa sul presupposto che l'arte può essere utilizzata per rappresentare la realtà interiore dell'individuo.
L'arte informale performativa, con il suo focus sul gesto e sulla spontaneità, si presta particolarmente alla realizzazione di psicodrammi. L'arte informale performative può essere utilizzata per aiutare le persone a esprimere le proprie emozioni e a esplorare i propri conflitti interiori.
In questo senso, l'arte informale performativa può essere considerata una forma di psicoterapia. L'arte informale performativa può aiutare le persone a migliorare la propria salute mentale e a migliorare la propria qualità di vita.
Giovedì 28 settembre 2023
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Antonio Rossello
Venerdì 13 Ottobre 2023 alle 18:32
Gentilissimo Aldo,
Un notevole sforzo è stato fatto in Italia per rendere la Sociatria maggiormente di dominio pubblico e, soprattutto, declinata in forma plurivoca.
La strada che indichi è significativa ed estremamente utile, se hai competenze nelle materie che richiami, è anche tuo diritto e dovere batterti con esse nel campo largo della Sociatria.
Cordiali saluti
Aldo
Sabato 14 Ottobre 2023 alle 13:33
Ho competenze ma raramente vengono utilizzate dal mercato come potrebbero
Aldo
Sabato 14 Ottobre 2023 alle 13:53
Non tanto perché io non ci provi ma piuttosto perché chi ha in questo momento la gestione del mercato ha temporanei vantaggi dalla conservazione di un status quo antiquato, anacronistico e superato dalla realtà.
Aldo
Sabato 14 Ottobre 2023 alle 14:02
E l'impegno, anche in questo ambito, deve avere contropartite economiche, altrimenti tanto vale passare il proprio tempo a leggere romanzi di Cervantes.
Antonio Rossello
Sabato 14 Ottobre 2023 alle 19:08
Hai in gran parte ragione, poi nell'ambito della Sociatria tutto è ancora più complicato, non essendovi sinora un riconoscimento legale del ruolo
Aldo
Sabato 14 Ottobre 2023 alle 22:19
In effetti un riconoscimento legale (o scientifico) non è cosa immediata proprio perché il ruolo è apertissimo
Aldo
Domenica 15 Ottobre 2023 alle 09:43
Però non è detto che ci sia bisogno di un riconoscimento giuridico o scientifico per lavorare
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Aldo
Venerdì 13 Ottobre 2023 alle 01:43
L'Arte è certamente un modo per trasformare e migliorare il mondo e la società. Le espressioni culturali di valore educano e fanno crescere gli animi, non soltanto in termini generali ma nelle loro specificità. Sono convinto tuttavia che il mezzo più potente in termini di Sociatria vada riconosciuto nel mondo organizzativo del lavoro, non quello autonomo ma quello di azienda. Nel senso che una trasformazione di tale organizzazione possa essere vista come facente parte di risposte alle manifestate esigenze esistenziali della gente intese in senso globale. Qualitativamente e quantitativamente. Un modo di lavorare che sia in sintonia con le attese di vita dei Lavoratori presi anche uno per uno e messi in grado di fare rientrare il proprio impegno nella armonia di una esistenza sintonica con i propri desideri, le proprie aspettative, gusti, passioni. Da qui la necessità di fare prevalere le modalità delle Relazioni Industriali rispetto a quelle delle leggi dello Stato. Largo spazio allo smartworking e ai modi di lavorare liberi da vincoli troppo stretti. Una esigenza di confronto continuo tra Direzione aziendale e Lavoratori. Un mondo del lavoro inserito in armonioso sistema simbiotico fra tutte le cose del mondo. Grazie. Aldo