Redazione Online
L’AQUILA | É partito questa mattina da piazza Duomo all’Aquila il camper anti violenza della Polizia di Stato. Per due mesi girerà tra quartieri e paesi della provincia aquilana per svolgere un’attività di prevenzione sul campo a difesa delle donne vittime di violenza domestica.
CAMPER ANTI VIOLENZA | La Polizia mette in campo una strategia di prevenzione su uno dei fenomeni più allarmanti per la società: la violenza sulle donne. Un progetto studiato «a misura» di una città dove la difficile opera di ricostruzione del centro storico costringe la popolazione aquilana a vivere in tante «new town» disseminate in un territorio molto vasto e dove le donne, i giovani e gli adulti cercano nuovi spazi di aggregazione. Il Camper antiviolenza raggiungerà tutti gli insediamenti urbani realizzati nel post terremoto e rappresenterà idealmente un centro di aggregazione sui temi della sicurezza, svolgendo un’opera di sensibilizzazione sulla violenza di genere. Un’idea che si sposa anche con altri progetti già in corso, come quello di «L’Aquila, città per le donne», un laboratorio di idee per una città non solo smart, ma sicura e che rimuova ogni criticità al diritto delle donne di vivere pienamente la città.
DALL’OMICIDIO ALLO STALKING | L’omicidio resta la prima causa di morte per le donne tra i 15 ed i 44 anni, ma molte di più sono quelle che subiscono ingiurie, lesioni, maltrattamenti, stalking. Il legislatore è intervenuto recentemente con un provvedimento d’urgenza introducendo, con il Decreto Legge n. 93 del 14 agosto 2013, degli strumenti più stringenti per ampliare le forme di tutela a favore dei soggetti più deboli, imponendo ai Ministeri anche l’adozione un piano straordinario per il periodo 2014-2020 contro la violenza sessuale e di genere. E a tutto questo deve aggiungersi il sommerso, le tante violenza mai denunciate, subìte in silenzio a volte per rassegnazione, a volte per tutelare la famiglia, a volte per paura.
NON SOLO INFORMAZIONE | Proprio per questo la task force sul camper svolgerà un’attività di informazione per illustrare gli strumenti a difesa delle donne e potrà all’occorrenza, raccogliere anche denunce e segnalazioni. Il camper sarà anche un’aula didattica multimediale itinerante dove verranno proiettati filmati con scopo informativo e didattico, nonché distribuiti volantini tradotti nelle lingue delle comunità più presenti nell’aquilano (rumeno, arabo, albanese, macedone ed ucraino) e completi dei numeri utili da chiamare in caso di bisogno.
SICUREZZA PARTECIPATA | A bordo sarà presente oltre a un funzionario e a personale di polizia, anche un medico della Questura e un rappresentante del Centro Antiviolenza di L’Aquila: una squadra di professionisti, pronti ad offrire alla donna gli strumenti per un approccio integrato e multidisciplinare, dall’accoglienza di natura sanitario-psicologica, alle forme di assistenza legale, sino all’attività di polizia giudiziaria. Il progetto, che ha raccolto il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di L’Aquila, è un primo passo concreto per costruire sul territorio quella rete di soggetti pubblici e privati che, in piena rispondenza alla filosofia di sicurezza partecipata, metta a fattor comune le proprie capacità e competenze per assicurare alle categorie più deboli un’attenzione e una protezione davvero efficace.
Mercoledì 2 ottobre 2013
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