Violenza su donne: Italia prima in Ue a firmare Convenzione Belem Dò Parà

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Violenza su donne: Italia prima in Ue
a firmare Convenzione Belem Dò Parà

Guerra: «Contro il femminicidio le azioni nazionali non bastano»

Redazione Online

La senatrice Cecilia Guerra
La senatrice Cecilia Guerra

WASHINGTON | Un altro importante tassello nella lotta internazionale contro le violenze domestiche ed il femminicidio è stato aggiunto dall'Italia, primo paese europeo e primo paese non americano a firmare oggi la Convenzione di Belem Dò Parà dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) adottata nel 1994 da 32 stati del continente americano su 34 allo scopo di prevenire, punire e combattere il fenomeno della violenza sulle donne. Un atto dall'alto valore simbolico nel giorno in cui si celebra il 20mo anniversario della Convenzione stessa. La Viceministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, senatrice Cecilia Guerra a Washington per la firma: «Contro il femminicidio le azioni nazionali non bastano»

IL 25 NOVEMBRE STOP VIOLENZA DONNE | Il 25 novembre è la Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne indetta dalle Nazioni Unite nel 2008. La sera del 25 novembre a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, la senatrice Maria Cecilia Guerra, insieme alla Capo Dipartimento per le pari opportunità, Consigliera Ermenegilda Siniscalchi, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e con l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Roma intendono offrire a tutti i cittadini un evento presso il Palazzo delle Esposizioni, gratuito e aperto a tutti. Si tratta di un recital di poesia della Poetessa Mariangela Gualtieri che leggerà i suoi versi sull'amore. Mariangela Gualtieri, considerata uno dei più grandi poeti italiani viventi, è poetessa e scrittrice e ha fondato con Cesare Ronconi il Teatro Valdoca, fra le più importanti e riconosciute realtà teatrali italiane.

CAMBIAMENTO CULTURALE | «Con questo evento, rivolto particolarmente ai giovani, il Governo intende sottolineare che per combattere efficacemente la violenza di genere è necessario mobilitare le forze della cultura, la scuola, la società civile, la cittadinanza tutta. Il rispetto fra i generi, il riconoscimento della differenza sessuale e del contributo di ricchezza, di cura, di armonia e di amore che essa infonde in ogni aspetto della vita umana sono fondamentali. Le leggi, per quanto condivise e efficaci, non bastano a combattere la violenza né il suo moltiplicarsi. La crescita della consapevolezza, della comprensione, del rispetto, della reciproca gentilezza sono dunque essenziali a rendere efficace e incisiva ogni azione».

Mercoledì 20 novembre 2013

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