«Vino e Violino, ma speciali!»

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«GASTRONOMIA TRASCENDENTALE»

«Vino e Violino, ma speciali!»

Alle soglie dell’Antropocene, l’era che abbiamo iniziato a vivere noi umani moltiplicati, Diletto vostro torna nella sua patria emiliana. Essere lì, a pochi chilometri da Reggio Emilia, dove ebbe i natali...

di Diletto Sapori

Arnaldo e violino
Arnaldo e violino

Alle soglie dell’Antropocene, l’era che abbiamo iniziato a vivere noi umani moltiplicati, Diletto vostro torna nella sua patria emiliana. Essere lì, a pochi chilometri da Reggio Emilia, dove ebbe i natali dal padre Sapori e dalla madre che lo volle di nome Diletto, per l’amore che già gli portava, è sempre un’emozione per il vostro accompagnatore trascendentale…

Oggi, allo scoccare dei 60 anni di stelle Michelin (verità!) del firmamento del gusto per -Arnaldo, Clinica Gastronomica- in Rubiera, si programma una serata storica, epica e davvero unica: iniziate a udire dentro di voi suoni di violino, che v’introducano a un’esperienza memorabile, perché il 6 giugno essi potrebbero deliziare le vostre orecchie, come il gusto verrebbe beneficiato dai manicaretti insuperati della grandiosa tradizione cispadana, e la memoria accarezzata da un episodio di vera storia della tradizione conviviale dell’umanità, che oggi dilaga in numerosità…

Violini a altro alle pareti
Violini a altro alle pareti

Arnaldo, il fondatore della mitica Clinica gastronomica di Rubiera, suonava volentieri il violino (ma anche la chitarra e il mandolino, esposti come reliquie nel locale stellato per 60 volte di fila e ormai tutt’uno con il nome di Reggio nel mondo, chef Roberto Bottero di sangue arnaldesco) per i suoi clienti, passando da un tavolo all’altro. Anche per questa passione, e non solo per la sua cucina, che ha conquistato palati di ogni rango, nazionale e internazionale, Arnaldo diventò famoso in tutto il mondo.

Oggi quella tradizione viene ricordata, celebrata e rinnovata attraverso una cena come poche, la sera di giovedì 6 giugno: il violino tornerà a suonare tra i tavoli, ma sarà anche un violino molto speciale. Un vino-violino ideato da Tullio Masoni, titolare del vigneto più grande del mondo in ZTL (zona a traffico limitato), al quinto piano di via Mari 10 nel centro storico di Reggio Emilia, e anche lui ormai una celebrità. Il suo prodotto? Una trentina di bottiglie di Sangiovese classico all’anno, invecchiate in vere sculture di rovere, bottiglie ricercatissime, mai in vendita ed esposte nelle gallerie d’arte.

Roberto Bottero, di sangue arnaldesco
Roberto Bottero, di sangue arnaldesco

La serata, ideata dal vostro Diletto, si dipanerà in modo non convenzionale tra gli antipasti del grande carrello della Clinica Gastronomica rubierese, i cappelletti e i tortelli, i bolliti e gli arrosti, il trionfo dei dolci.

Tullio Masoni effettuerà religiosamente nell’occasione un tributo di bottiglie, per una degustazione irripetibile del suo -Via Mari 10-, a tutti i presenti. Detto supremo nettare, udite udite, al fine di magnificarsi nei profumi, verrà prima «suonato» come uno speciale violino davanti ai fortunati commensali, a cura della violinista e soubrette Angela Amato, che intercalerà tale procedura di affinamento, tramite le vibrazioni del violino, con l’esecuzione di alcuni brani tra i prediletti del grande Arnaldo.

Arnaldo
Arnaldo

La serata sarà incorniciata dalla lettura di brani sulla storia del locale, ricreando l’atmosfera del fondatore: l’attrice Maria Antonietta Centoducati, presentatrice dell’evento trascendentale, emetterà parole vellutate come il bouquet del -Via Mari 10-, presentando i protagonisti e leggendo come -C’era una volta…- un grandissimo ristoratore e conviviale di nome Arnaldo. E…, per finire la storia: -…vissero tutti, felici e contenti, in una serata di meraviglia! -

Roberto e Ramona Bottero, arnaldeschi
Roberto e Ramona Bottero, arnaldeschi

Or posso dirlo: grazie a Diletto e alla sua trascendenza e a Roberto e Ramona, i due patron della Clinica Gastronomica, la storia ritorna, e torna -…più bella e più superba che pria! - -Bravo. - -Grazie. - (Petrolini).

Scusate, ma se non è Gastronomia Trascendentale questa, io deposito la penna d’oca e mi abbandono al fois gras: parola di Diletto Sapori!

Martedì 4 giugno 2019

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