Venerdì Santo, muore il Signore

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triduo pasquale

Venerdì Santo, muore il Signore

Oggi è il giorno del dolore che redime ogni dolore, nell'indifferenza di tanti

di Gianluca Valpondi

Volto sindonico
Volto sindonico

Gesù muore di crepacuore,

l’acqua e il siero si dividono dal sangue

nel cuore rotto

dall’eccesso di amore

nell’oceano del dolore;

il colpo di lancia sprizza sangue ed acqua.

Scienza e Sindone confermano l’Evangelo,

l’Amore incontenibile del Verbo divino

ha spezzato il suo cuore umano,

lo spirito divino ha vinto la carne mortale.

Non poteva reggere una carne umana quell’amore sovrumano.

Ma l’Amore vince

e ridonderà su una carne risorta

che ormai non muore più.

Ma già quella morte,

con pure quel forte grido da infarto d’amore

coi morti che risorgono a Gerusalemme

con il buio e il terremoto

con lo squarciarsi del velo del tempio

col perdono dei peccati

con l’abbandono al Padre

col dono della Madre

col Paradiso al ladrone

con l’estasi dell’Amore

che soffre per chi lo tortura

sordo al Suo dolore

ardente per il dolore del peccatore,

già quel morire aveva vinto

sul cuore del centurione,

che ha visto morire l’Amore,

morir d’Amore.

Ma anche se muore, l’Amore non muore:

l’Amore ha inghiottito la morte

e con essa ogni dolore.

Ormai tutto è Amore, anche il dolore.

E il cuore di Cristo,

varcata la soglia della morte,

risorto immortale nella carne tutto fulgore

è ormai il cuore del mondo,

re, signore e centro di tutti i cuori,

anche di quelli che ferendolo

orribilmente si negano la felicità.

Venerdì 19 aprile 2019

© Riproduzione riservata

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