Una donna di 36 anni reclusa dalla madre che le portava cibo due volte la settimana

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usava un asciugacapelli per scaldarsi

Una donna di 36 anni reclusa dalla madre
che le portava cibo due volte la settimana

L'hanno trovata a terra, dietro a un divano, rannicchiata e seminuda, tra immondizia ed escrementi, in una abitazione puzzolente, alla ricerca di qualcosa da mangiare

di Silvia Tozzi

Repertorio
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NAPOLI | Chiara G., 36 anni, per otto anni, è stata segregata in un’abitazione del Vomero, a Napoli, dalla madre 69enne, che le portava da mangiare appena due volte alla settimana. 

LA SCOPERTA | L'hanno trovata gli agenti del commissariato Arenella, grazie alla segnalazione di una terza persona. L'hanno trovata a terra, dietro a un divano, rannicchiata e seminuda, tra immondizia ed escrementi, in una abitazione puzzolente, alla ricerca di qualcosa da mangiare. Cercava di riscaldarsi utilizzando un asciugacapelli; le tapparelle di tutte le finestre erano tirate giù e bloccate con dei fermi. Da più di una settimana la madre non le portava il cibo.

LA MADRE | La madre, intanto, viveva in un altro appartamento dello stesso quartiere, a poche centinaia di metri dal lager. Si recava nell’appartamento una-due volte alla settimana: lasciava sul pavimento delle buste della spesa e poi andava via immediatamente, chiudendo la porta a chiave. L’ultima volta che la figlia è stata sottoposta a una visita medica risale a sette anni fa. R.S. è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona aggravato e continuato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, e chiusa nel carcere di Pozzuoli. 

Sabato 1 marzo 2014

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