di Guido Salvestroni
Leggo una divertente satira di Veneziani su Panorama, che annuncia il prossimo regno di Drago I°, che dovrebbe salire al colle a breve. Ci si domanda se sia solo fantapolitica, o se qualcuno sia pronto alla genuflessione magari auspicando un ritorno al feudalesimo, o a Guelfi e Ghibellini. Almeno nel primo Rinascimento c'era un primitivo ma sano sistema di confronto, anche se maggioranza e opposizione si esprimevano in modo rudimentale suonandosele di santa ragione in tutti i modi.
A me un governo con una maggioranza dell'85% non potrà mai piacere, nemmeno se fatto da tutti i santi dell'agiografia. I diritti delle minoranze vanno difesi, quale che ne sia la consistenza numerica, perché ognuno di noi un giorno potrebbe farne parte. Anelo alla libertà di espressione “à la Voltaire”, ad un pacato e chiaro contradditorio. Viviamo oggi un transitorio che si spegnerà con il termine dell’emergenza a fine anno, o invochiamo l’uomo forte, nemmeno eletto come in fondo molti dittatori della storia? Di fatto già con Monti dieci anni fa il governo tecnico aveva messo in un angolo il Parlamento, quasi due anni di attesa delle elezioni. Quello attuale potrebbe essere più breve, o durare, se il nostro Draghi deciderà di ricoprire le due cariche. Preferirà forse un più semplice collocamento per un suo vice, così da evitare un cumulo di sapore turco.
Impossibile giudicare un governo come quello attuale, con un programma ridotto ad un proclama puramente formale. Riuscirà a fare peggio di Giuseppi, Arcuri ecc. ? Non mi pare sia dotato nella scelta dei manager, se valutiamo il nostro essere alla testa mondiale dei vaccinati per forza. Perlomeno stavolta i cannoni sulla folla sono ad acqua (non come quelli di Bava Beccaris).
Intanto, prova a disfare tutto quanto fatto dai governi prima (all’uso italico) per tagliarne i costi. Ma allora questa pioggia di trilioni del PNRR dove la farà cadere? Con Cingolani “l’ecologo” verrà magari restaurato persino il nucleare, cancellando il referendum del 1987 che ci vede tra i paesi che lo avevano ripudiato, insieme alla guerra.
Dell’uomo, è evidente l’abilità negoziale. Ma eticamente, è proprio la provenienza bancaria che a me fa orrore. Un banchiere - tolti forse quelli etici, se ne esistono - ha i tuoi soldi in deposito e ti ricatta facilmente. Il denaro al potere è la via per la massima decadenza, rileggiamo anche questo tra i segnali forti che Dante ci ha lasciato, settecento anni addietro.
Lunedì 1 novembre 2021
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