Tricolore e "Avventure della Befana" di M. A
Centoducati: luci all'alba del 2025 a Reggio E

Inizia bene il nuovo anno a Reggio Emilia con un evento molto gradevole il 6 febbraio, in attesa della ricorrenza istituzionale del 7 gennaio, con la nascita del primo Tricolore poi divenuto della Repubblica Italiana: davanti al municipio della città emiliana, patria del Tricolore sullo sfondo delle bandiere in festa, le “Avventure di Befana” dell’attrice, screenplayer live, regista e formatrice teatrale Maria Antonietta Centoducati, con grandi e orde di bambini entusiasti, gioiosi e coinvolti che scoprono la modernità di questo personaggio classico, tra il serio e il faceto, tra il sacro e il popolare, tra la nonna e la maga.

Maria Antonietta Centoducati non solo ricorda tutto il profilo classico della cavalcatrice di scope più famosa della storia, ma la collega con la città in evoluzione, dove i camini non sono più così comodi causa il teleriscaldamento, dove i parcheggi sono regolamentati “come si deve” e anche la scopa delle Befana mal parcheggiata rischia la multa. Inoltre, parla dei suoi rapporti con il Bambin Gesù e con i governanti dell’epoca, simbolizzati dai Re Magi, cui anche una Befana dovrebbe poter affidare un regalo per un bambino con la certezza che sia recapitato, oltre all’oro, l’argento e la mirra.

Un’ottima iniziativa del Comune dunque il pomeriggio dell’Epifania, che, oltre alla voce squillante di quest’attrice bravissima, ha visto il coro delle “sue tre follette” impegnate ad alternarla con canti natalizi, le “Triplettes”, e il resto del complesso vocal-musicale PetitOrchestre, attrarre pubblico da tutte le strade vicine, dando al centro della città un tono festoso spesso assente in questi anni di turn-around civile e culturale.

Il giorno dopo, ieri l’altro al momento di chi scrive, era invece la Festa del Tricolore. Reggio Emilia ha un interessante museo con i vessilli biacorossoeverde dal primo, concepito in epoca napoleonica similmente al francese, passando da quello del Regno d’Italia con la croce sabauda, fino alla sobria bandiera repubblicana, simbolo d’Italia per gli italiani di ovunque. Il bel teatro dedicato all’attore reggiano Romolo Valli ne ha ospitato i festeggiamenti.