Traghetto affondato, gli arresti anche il capitano, Lee Joon-Seok

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corea, non era al timone nel momento in cui il traghetto si è rovesciato

Traghetto affondato, gli arresti
anche il capitano, Lee Joon-Seok

Si è invece suicidato il vicepreside del liceo frequentato dai ragazzi a bordo della nave. Si chiamava Kang Min-kyu

di Silvia Tozzi

Lee Joon-Seok
Lee Joon-Seok

SEOUL | Il capitano del traghetto sud-coreano affondato due giorni fa con 475 persone a bordo, tra cui 352 studenti, è stato arrestato assieme a due membri dell'equipaggio. L'accusa per Lee Joon-Seok, 52 anni, è di aver abbandonato tra i primi il traghetto e di non essere stato al timone nel momento in cui il traghetto si è rovesciato. Del traghetto si stava infatti occupando il terzo ufficiale, una giovane donna di 26 anni assunta 6 mesi fa con esperienza di un anno, al timone al momento dell’incidente. Le accuse comprendono negligenza e violazione del diritto marittimo.

LA DIFESA | Il capitano si è difeso affermando di aver ritardato l’evacuazione della nave a causa del mare agitato e dell’assenza di imbarcazioni di soccorso. Per questo, i passeggeri, ai quali è stato ordinato di non muoversi, sono di fatto rimasti bloccati per oltre 40 minuti, trovandosi ancora a bordo quando il traghetto ha cominciato ad affondare. «Ho pensato che i passeggeri sarebbero stati trascinati via, e che sarebbero finiti nei guai se fossero stati evacuati in maniera sconsiderata, senza giubbotti di salvataggio». 

I DISPERSI | Date le brutte condizioni del mare, trovare i dispersi è sempre più difficile. Venerdì il traghetto si è inabissato completamente in mare e i sommozzatori della marina hanno posizionato sul traghetto dei congegni galleggianti allo scopo di impedire al Sewol di inabissarsi ulteriormente. Vi sono poi grandi boe di colore beige in corrispondenza del relitto sommerso, per segnalarne la presenza.

IL SUICIDIO | Si è invece suicidato il vicepreside del liceo frequentato dai ragazzi a bordo della nave. Si chiamava Kang Min-kyu, e si è impiccato a un albero su una collina vicino alla palestra dell’isola di Jindo, a pochi chilometri dal naufragio. Anche lui era a bordo del Sewol, ed era stato oggetto della rabbia dei genitori dei ragazzi, che hanno diffuso un comunicato contro «le lacune organizzative del governo». 

Sabato 19 aprile 2014

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