Redazione Online
NAPOLI | Nella giornata odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria (Gico) di Napoli ha eseguito su tutto il territorio nazionale un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda nei confronti delle 34 persone tratte in arresto il 9 settembre 2013, in esecuzione di ordinanza cautelare data perché gravemente indiziati di far parte di una pericolosa associazione criminosa finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
SEQUESTRATI BENI PER 10 MLN DI EURO | Nel dettaglio, è stato oggi eseguito il sequestro di: 12 immobili; 4 terreni; 8 aziende operanti nel settore degli autotrasporti, della ristorazione, della vendita al minuto di tabacchi; oltre 100 conti correnti bancari accesi presso 45 istituti di credito; 30 autovetture; 10 motocicli; 1 imbarcazione da diporto.
LE PROVINCE INTERESSATE | Le province interessate dall'azione delle Fiamme Gialle, coadiuvate nella circostanza da altri Reparti del Corpo competenti per territorio, sono Napoli, Varese, Viterbo, Bologna, Roma, Cuneo, Cosenza, Potenza e Salerno. Tra le imprese sequestrate figura una ditta di trasporti di Salerno già utilizzata dall'organizzazione per introdurre dalla Spagna in Italia ingenti quantitativi di cocaina.
COCAINA OCCULTATA NELLA MAIONESE | Nella notte di Pasqua 2012 il Gico sequestrava infatti 60 kg di cocaina purissima che - occultata in un carico di vasetti di maionese - era stata trasportata in Italia a bordo di un autoarticolato intestato alla ditta di trasporti della provincia di Salerno oggi sottoposta a sequestro. La sostanza stupefacente, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato al sodalizio proventi illeciti per circa 6 milioni di euro.
RETE DROGA ITALIA-SPAGNA-OLANDA | L'attività odierna, unitamente all'ordinanza di custodia cautelare eseguita lo scorso lunedì, rappresenta l'epilogo di lunghe, complesse e articolate indagini di polizia giudiziaria, dirette da questa Dda ed eseguite dal Nucleo Polizia Tributaria Napoli, nei confronti di una delle più importanti e agguerrite organizzazioni criminali attualmente attive nel settore del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno consentito di accertare l'esistenza e l'attuale operatività criminale di una ramificata struttura associativa finalizzata all'importazione dall'estero - in particolare dalla Spagna e dall'Olanda - di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, destinati ad alimentare il mercato della droga su tutto il territorio nazionale.
LE INDAGINI | Il principale indagato è stato tratto in arresto dal Gico di Napoli, dopo lunghi pedinamenti durante la sua permanenza in Italia, conclusasi all'Aeroporto di Roma-Fiumicino, dove lo stesso, munito di un documento riportante generalità di un altro soggetto a carico del quale risulta una denuncia di scomparsa di persona dell'aprile 2013, stava per imbarcarsi su un volo diretto a Madrid, città dalla quale soleva dirigere i traffici criminosi. Le indagini hanno, infatti, appurato che l'organizzazione poteva contare su solide basi operative e logistiche in Spagna, dove i vertici del gruppo criminale potevano contare su contatti diretti con i fornitori dei principali cartelli sudamericani, e in Olanda
SISTEMA OPERATIVO TRANSNAZIONALE | La pericolosità del sodalizio è resa evidente non solo dall'entità della sostanza stupefacente caduta in sequestro (oltre 110 Kg in appena sei mesi di indagini), ma anche dalla capacità dell'organizzazione di realizzare un vero e proprio «sistema operativo» su scala transnazionale nel corso del quale venivano curati abilmente ogni dettaglio del trasporto internazionale delle sostanze stupefacenti, dell'occultamento e dello stoccaggio della droga una volta introdotta in Italia e della sua successiva vendita e distribuzione alle organizzazioni acquirenti.
LE TECNICHE PER ELUDERE I CONTROLLI | Il sodalizio si è mostrato capace di elaborare tecniche operative efficienti, spesso fantasiose, come ad esempio le autovetture «a sistema», dotate di doppifondi azionabili tramite dispositivi elettronici, dove veniva occultata sia sostanza stupefacente che denaro contante. L'organizzazione si è avvalsa anche di diversi sadali arruolati nella fila degli «spalloni», incaricati di trasportare sulla propria persona o nel bagaglio a mano ingenti somme di denaro destinate ai fornitori delle sostanze stupefacenti.
TRAFFICO DA 4 MILIONI DI EURO | Nel corso delle indagini - che si sono avvalse della preziosa collaborazione delle Autorità spagnole - è stata documentata la movimentazione di denaro contante tra l'Italia e la Spagna, riconducibile all'organizzazione indagata, per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro nonché la detenzione e/o commercializzazione di oltre 350 kg di sostanza stupefacente, di tipo cocaina, di cui circa 110 kg sottoposti a sequestro.
LA MENTE E LE BRACCIA DELL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE | Dominus indiscusso della compagine delinquenziale è risultato lo stesso soggetto il quale ha costituito, diretto, organizzato e finanziato il sodalizio. Egli ha dimorato stabilmente in Spagna, in una rinomata zona residenziale della capitale, da dove ha gestito il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, rappresentando uno stabile e assai influente punto di riferimento per il mercato italiano, vantando una fitta rete di conoscenze negli ambienti criminali del Nord Italia nonché dei mercati del meridione. Alle sue dipendenze le indagini hanno dimostrato l'esistenza di una folta schiera di gregari, stipendiati e dotati di mezzi di trasporto da utilizzare per la gestione del traffico di sostanze stupefacenti. Tra questi un ruolo di primaria importanza rivestono la moglie, al momento irreperibile - nonché i nipoti, il fratello (soprannominato «Mimmuccio») e altri soggetti orbitanti nell'area criminale di Napoli Nord, direttamente collegati con un noto clan camorristico ivi egemone. Si tratta, nello specifico, di M. G. e D. L.
L’ARRESTO | Tali soggetti, residenti nel quartiere di Napoli - Pianura, il 22 giugno 2012 venivano tratti in arresto unitamente ad altri pregiudicati per favoreggiamento personale nei confronti di M. F., considerato uno dei boss della droga della «Vane/la Grassi», colpito da ordine di cattura emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per i reati di associazione di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Gli accertamenti patrimoniali condotti dal Nucleo Polizia Tributaria Napoli, avvalendosi anche della collaborazione degli Organi collaterali spagnoli, hanno permesso sia di individuare una fitta rete di soggetti «evasori totali» (ovvero che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi), sia di portare alla luce l'esistenza di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie illecitamente accumulate dall'organizzazione e dunque sottoposte a sequestro. Il valore del patrimonio sequestrato in data odierna ammonta a circa 10 milioni di euro.
Martedì 17 settembre 2013
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