Redazione Online
ROMA | Lunedì prossimo, il primo giorno della settimana dopo il ritorno all'ora solare che ci farà dormire un'ora in più, è anche quello con meno infarti dell'anno. Lo ricordano gli esperti riuniti al 114° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna. Il lunedì è il giorno nero per gli infarti che hanno la massima incidenza perché si sommano 3 fattori, il dormire meno e peggio e lo stress dell'inizio settimana. Lunedì prossimo farà eccezione con un calo del 10% rispetto alla media.
«Molto probabilmente l'effetto protettivo è dovuto all'assenza del primo e forse più importante dei tre fattori scatenanti, la deprivazione di sonno - spiega Gino Roberto Corazza, presidente Simi - il vantaggio non è evidente negli anziani, probabilmente perché in questi ultimi la quantità di sonno è più costante».
La riduzione del rischio cardiaco conferma il potere protettivo che ha il sonno su diverse patologie. «n chi dorme poco o male il rischio cardiovascolare aumenta del 48%, quello di ictus del 15% - spiega Nicola Montano, professore associato di Medicina Interna all'Università di Milano -. Il disturbo più frequente è l'apnea ostruttiva notturna, di cui soffre il 2-4% della popolazione».
Quindi le lancette indietro di un'ora fanno bene non solo all'umore, perché si dorme un'ora in più, e alle tasche, grazie al risparmio energetico ma anche alla salute.
Venerdì 25 ottobre 2013
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