Tom Clancy, re dei romanzi di spionaggio
è morto improvvisamente a Baltimora

BALTIMORA | Lo scrittore Tom Clancy si è spento ieri in un ospedale di Baltimora, la città dove era nato il 12 aprile 1947. Tra i maestri della spy-story, ha firmato bestseller come La grande fuga dell'ottobre rosso, con cui esordì nel 1984, e il suo ultimo libro in Italia non è ancora uscito (ciò accadrà il prossimo 3 dicembre, il titolo è Command authority).

LO STILE | Era un autore di fantapolitica, attento ai dettagli, con una grande sensibilità verso le moderne tecnologie, tanto da essere definito il guru del techno-thriller, genere narrativo che mescola alle storie spiegazioni scientifiche fondate, di cui era maestro insieme a Michael Crichton e a Craig Thomas. Conosceva dettagliatamente la macchina amministrativa statunitense e le tattiche militari sovietiche, soprattutto ai tempi della guerra fredda, tanto che è stato spesso interpellato dagli analisti dell'esercito americano sulle tecnologie militari.

I FILM | Tratti dai suoi libri anche Caccia a ottobre rosso, Al vertice della tensione. Il protagonista dei suoi romanzi più famosi è Jack Ryan, un irlandese-americano laureato in storia, ex marine, consulente esterno della Cia, arrivando, di romanzo in romanzo, a diventare presidente degli Stati Uniti. Era interpretato da Harrison Ford in Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo.

VITA | Membro a vita della National Rifle association, aveva dedicato molti dei suoi libri a esponenti repubblicani tra cui l'ex presidente Ronald Reagan. Dopo le stragi dell'11 settembre aveva accusato i democratici di corresponsabilità nelle stragi. Clancy è morto improvvisamente a 66 anni in un ospedale di Baltimora. Sua anche l'attività di sceneggiature, scrittore di trame per videogames e ghost writers. Con J.K. Rowling e John Grisham negli anni Novanta Clancy fu uno dei tre autori a superare soglia due milioni di copie alla prima edizione.