di Silvia Tozzi
NEW DELHI | Il tribunale speciale indiano ha condannato a morte i quattro imputati dello stupro di gruppo avvenuto in dicembre e che ha causato la morte di una studentessa di 23 anni, a Singapore, per le conseguenze delle ferite riportate.
I GENITORI | «Sono molto felice che la nostra ragazza abbia avuto giustizia», ha commentato il padre della ragazza che da sempre chiede per i quattro imputati (un quinto si è suicidato, si dice, in carcere, un quinto era minore ai tempi dei fatti e ha avuto un processo a parte) la pena di morte, prevista solo di recente per i reati di stupro.«Non dovrebbero nemmeno avere l'ergastolo. Devono solo ottenere la pena capitale».
LA SENTENZA | Il giudice Khanna, dopo aver condannato i quattro, ha respinto le richieste degli avvocati della difesa per l'ergastolo. Ha spiegato che «i tribunali non possono chiudere un occhio» su questi crimini.La sentenza di condanna a morte deve ancora essere ratificata dall'Alta Corte di Delhi e può essere appellata davanti alla Corte suprema. Secondo gli avvocati, per il processo di appello potrebbero volerci anni.
Venerdì 13 settembre 2013
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