di Silvia Tozzi
GLI IMPUTATI | Gli imputati ancora vivi sono quattro - Mukesh Singh, Vinay Sharma, Pawan Gupta e Akshay Thakur, di età compresa tra i 19 e i 26 anni – e si sono sempre dichiarati innocenti. Sono colpevoli di stupro, omicidio, tentato omicidio, reati contro natura, distruzione di prove e associazione a delinquere. Un sesto membro del branco, Ram Singh (il fratello di Mukesh), autista dell'autobus e considerato il regista dell’assalto sessuale, si è apparentemente suicidato in carcere nel marzo scorso, impiccandosi; la famiglia reputa sia stato ucciso.
La donna, chiamata Nirbhaya (Colei che non ha paura), accettò di salire su un autobus privato insieme al fidanzato per tornare a casa nella zona sud di New Delhi (a Mahavir). Sul bus c'erano sei uomini, che la stuprarono e torturarono, usando anche una sbarra di ferro. La ragazza morì due settimane dopo in un ospedale di Singapore. La famiglia della ragazza ha chiesto che sia commutato la condanna a morte: «Non accetteremo altro che la condanna a morte», ha dichiarato il padre della ragazza. Secondo quanto riporta il New York Times, la maggior parte delle persone in India sembrano condividere questa posizione.
IL PROCESSO | L’accusa ha basato il processo sulla testimonianza fornita dalla ragazza prima di morire e su quella del ragazzo che la accompagnava. Vi è poi la prova del DNA dei quattro uomini. A fine luglio Mukesh Singh, 22 anni, aveva ammesso di essere presente e aveva accusato il fratello maggiore Ram – che è morto - e aveva raccontato che erano tutti molto ubriachi.
LO STUDIO ONU | Uno studio Onu su oltre 10mila uomini residenti nella regione dell'Asia-Pacifico e presentato dalla rivista Lancet rivela che un uomo su dieci in Asia ha commesso almeno una volta violenza sessuale, per diritto (73%), divertimento (59%), punizione (38%). Se si contano anche i casi di stupro su fidanzate e mogli, la percentuale sale a un uomo su quattro.Gli uomini intervistati provengono da Bangladesh, Cambogia, Cina, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Sri Lanka. Il Paese peggiore è la Papua Nuova Guinea, dove il 62% degli uomini - ovvero 6 su 10 - ammette di aver compiuto almeno uno stupro nella sua vita. Seguono Indonesia (provincia di Papua, 48,6%; zone urbane, 26,2%), Cina (26,2%), Cambogia (20,4%), le zone rurali dell'Indonesia (19,5%), Sri Lanka (14,5%) e Bangladesh (rurale, 14,1%; urbano, 9,5%).Interrogati sul perché dello stupro, il 73% ha risposto «per il diritto di avere rapporti sessuali»; il 59% «per divertimento o noia»; il 38% «per punire la donna». Il 58% degli uomini che ha violentato donne non-partner ha commesso tale reato da adolescente. Tra quelli che hanno ammesso la violenza sessuale, il 45% ha rivelato di aver stuprato più di una donna.
Martedì 10 settembre 2013
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