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CAGLIARI | Papa Francesco a Cagliari per incontrare gli operai delle aziende sarde in crisi, dal Sulcis - una delle province più povere d’Italia - al nuorese sino al Nord Sardegna. Con i caschetti bianchi c'erano i lavoratori di Alcoa e Eurallumina, con quelli gialli i minatori della Carbosulcis, da Fiumesanto è arrivata una delegazione di lavoratori della centrale E.On. Erano presenti in più di centomila.
LE PAROLE DEL PAPA | «Dove non c’è lavoro manca la dignità», ha detto. Poi ha improvvisato una preghiera: «Signore Dio guardaci, guarda questa città, questa isola, guarda le nostre famiglie; a te non è mancato il lavoro, hai fatto il falegname ed eri felice. Signore ci manca il lavoro, gli idoli vogliono rubarci la dignità, i sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza, Signore, non ci lasciare soli, aiutaci a aiutarci fra noi, che dimentichiamo un po' di egoismo e sentiamo nel cuore il noi, noi è un popolo che vuole andare avanti. Signore Gesù cui non mancò il lavoro dacci il lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro, e benedici tutti noi. Facile dire non perdete la speranza, ebbene io vi dico: non lasciatevi rubare la speranza, che è come la brace sotto la cenere, aiutiamoci soffiando insieme, perché il fuoco venga».
LA FRUSTRAZIONE DI BERGOGLIO | «Questa mia presenza non sia soltanto quella di un impiegato cordiale, un impiegato della Chiesa che viene qui e vi dice coraggio. Vorrei che questo coraggio mi venisse da dentro, e mi spingesse a fare di tutto come pastore per contribuire a risolvere i vostri problemi».
GLI ALTRI INTERVENTI | Prima del pontefice hanno parlato alla folla un operaio disoccupato dal 2009, un'imprenditrice di una cooperativa sociale e un rappresentante del mondo agropastorale. Alle 13 pranzo con i vescovi, alle 15 in Cattedrale incontro con i poveri e detenuti, alle 16 incontro con il mondo della cultura nella Pontificia facoltà teologica, alle 17 incontro con i giovani.
Domenica 22 settembre 2013
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