Spostamento della Costa Concordia. Fincantieri non la vuole a Palermo

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Spostamento della Costa Concordia
Fincantieri non la vuole a Palermo

i lavori di demolizione provocherebbero per lunghissimo tempo il blocco di ogni attività di cantiere e costringerebbero a collocare in cassa integrazione straordinaria parte delle maestranze

di Silvia Tozzi

La Costa Concordia
La Costa Concordia

ISOLA DEL GIGLIO | Il relitto della Costa Concordia non sarà portato a Piombino. Nonostante esso sia il porto più vicino al luogo del naufragio, non ha ancora iniziato i lavori di ristrutturazione per riuscire ad accogliere la nave. lunga 300 metri e profonda 20 metri.

IL PORTO | Costa crociere per il recupero ha messo di tasca sua 600 milioni di euro (30 milioni solo per la rottamazione) e vuole scegliere la destinazione. In Italia piacerebbe Palermo, porto già pronto, mentre così non è per Civitavecchia e Genova.

IL NO DI FINCANTIERI | Però Fincantieri, proprietaria dei bacini palermitani, ha scritto al ministero dello Sviluppo economico facendo presente che i lavori di demolizione provocherebbero per lunghissimo tempo il blocco di ogni attività di cantiere e costringerebbero a collocare in cassa integrazione straordinaria parte delle maestranze, oltre a fare ricorso a centinaia di risorse esterne specializzate in demolizione navale. Fincantieri inoltre costruisce navi anche per Costa crociere: bloccare i bacini di Palermo per due anni con la Concordia potrebbe dunque danneggiare le commesse dell’armatore.

Domenica 12 gennaio 2014

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