Sochi, Vladimir Luxuria ci riprova
e di nuovo viene allontanata dallo stadio

SOCHI | Di nuovo Vladimir Luxuria ha sfidato le autorità russe. Oggi è entrata nell’Olympic Park ma è subito stata fermata dalla sicurezza e dalla polizia russa e non ha potuto assistere all’incontro di hockey femminile Svizzera-Canada. Si era presentata sul palcoscenico olimpico con mantello, stivali al ginocchio, foulard e corona arcobaleno, i colori della uguaglianza gay.

IL FERMO | Luxuria, a Sochi da due giorni insieme con gli inviati delle Iene per manifestare a favore della parità dei diritti, è già stata fermata e poi rilasciata nella notte tra domenica e lunedì, quando ha esposto un cartello in tre lingue (italiano, inglese e anche russo) che diceva: «Essere gay è ok». In Russia dal giugno scorso è vietata la propaganda all'attivismo gay. Quindi è stata immediatamente circondata e portata via in maniera abbastanza vigorosa. «Ho il biglietto, che cosa volete, ho il biglietto, che cosa volete» ha urlato l’ex parlamentare. In italiano.