Shoah, Gino Bartali dichiarato. Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem

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ha salvato almeno 800 ebrei durante la guerra e ha trasferito documenti

Shoah, Gino Bartali dichiarato
Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem

Faceva parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa

Redazione Online

Gino Bartali
Gino Bartali

TEL AVIV | Il ciclista Gino Bartali è stato dichiarato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme.

IL MERITO DI BARTALI | Il campione infatti si è a lungo impegnato a favore degli ebrei perseguitati in Italia. Bartali è stato definito «un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa. Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito dell’occupazione tedesca e all’avvio della deportazione degli ebrei, ha salvato centinaia di ebrei locali e rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente in Francia e Yugoslavia» si legge nelle motivazioni rese note dallo Yad Vashem. Bartali ha agito come «corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto». Il campione sapeva che aiutando gli ebrei correva un grande rischio, ma questo non l’ha fermato.

LA REAZIONE DI ANDREA BARTALI | Il figlio Andrea ha commentato entusiasta: «Si tratta di una cosa magnifica. Aspettavamo questa notizia già da qualche tempo, soprattutto dopo che un mese fa hanno fatto giusto tra le nazioni il cardinale Elia Dalla Costa». La famiglia del campione era stata invitata già nelle settimane scorse a Gerusalemme dal governo israeliano perché in ottobre si terrà una gara di ciclismo intitolata a Gino Bartali. Per il coraggio e l'umanità non comune, salvando almeno 800 ebrei, il ciclista toscano aveva già ricevuto la medaglia d'oro al merito civile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Bartali, nato a Firenze nel 1914 e morto nel 2000, è stato fra i più grandi campioni del ciclismo italiano, aggiudicandosi per tre volte il Giro d'Italia (1936, 1937 e 1946) e due Tour de France (1938 e 1948).

Lunedì 23 settembre 2013

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