di Silvia Tozzi
MOSCA - Nello schianto del Boeing 737 a Kazan, la capitale della repubblica russa del Tartarstan, a 700 kilometri a est di Mosca, in cui sono morte tutte le 50 persone a bordo (44 passeggeri e sei membri dell'equipaggio) c'era a bordo anche uno dei figli del presidente della regione, Rustam Minnikhanov. Il suo nome era infatti sulla lista dei passeggeri. Irek Minnikhanov era sull'aereo proveniente da Mosca ed esploso al momento dell'atterraggio. Secondo quanto dichiarato dal vicepremier della repubblica, Iouri Kamaltynov, nell'incidente sarebbe morto anche il capo della sezione locale dei Servizi di sicurezza russi (Fsb), Alexandre Antonov.
L'INCIDENTE | L'incidente si è verificato alle 7.20 ora locale, un'ora dopo il decollo da Mosca. Si trattava di un volo delle linee regionali del Tatarstan diretto alla capitale Kazan. L'aereo ha provato per tre volte ad atterrare, ma all'ennesimo tentativo ha perso quota e si è schiantato al suolo, esplodendo. L'agenzia Interfax ha avanzato l'ipotesi che l'incidente sia stato dovuto a un errore del pilota.
L'AEREO AVEVA PROBLEMI | Una giornalista, Lenara Kashafutdinova, che aveva viaggiato in mattinata sullo stesso aereo, nel volo di andata da Kazan all'aeroporto Domodedovo di Mosca, ha detto che l'atterraggio del Boeing, che aveva 23 anni, era stato molto travagliato a causa delle forti vibrazioni registrate a bordo negli ultimi minuti di volo.
Lunedì 18 novembre 2013
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