Scelta civica vota il divorzio dall'Udc. «Venuti meno presupposti alleanza»

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ieri la riunione del comitato direttivo

Scelta civica vota il divorzio dall'Udc
«Venuti meno presupposti alleanza»

Dissenso da parte del capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai

di Erre Bi

Bombassei
Bombassei

SCELTA CIVICA RACCOGLIE L’APPELLO DI MONTI | Mentre attende un ripensamento della decisione del suo leader e fondatore, Lista Civica raccoglie l’appello di Mario Monti, e prova a ritrovare «unità di intenti intorno ad una linea politica chiara e coerente con le ragioni della nascita del partito». Ieri la riunione d’urgenza del Comitato direttivo, presieduto da Alberto Bombassei che, come da regolamento ha assunto le funzioni di Presidente. 

RITROVARE L’UNITÀ DI INTENTI | È stato riaffermato «il significato della presenza riformatrice di Scelta Civica nel panorama politico Italiano», ancora oggi fortemente caratterizzato dalla presenza di «partiti che hanno responsabilità nella grave crisi economica e sociale del Paese».
Il Comitato Direttivo ha invitato i parlamentari «ad astenersi da ogni iniziativa che, anticipando ogni confronto interno, miri al perseguimento di progetti politici che postulino il superamento di SC o sia contraria alla linea politica definita negli organi dirigenti di Scelta Civica». 

ANIMA EUROPEISTA E LIBERALE | Il Comitato Direttivo intende rilanciare l'iniziativa politica e promuovere la massima coesione possibile del Partito su una linea unitaria, secondo i seguenti fondamentali principi programmatici: prima di tutto Scelta Civica deve mantenere la sua identità plurale originale: popolare, liberale ed europeista. Il movimento deve continuare il lavoro di radicamento sul territorio e di promozione di un'agenda di riforme che abbia come obiettivo la modernizzazione del Paese. 

SOSTEGNO AL GOVENRO LETTA | In secondo luogo Civica continuerà a sostenere il Governo Letta, al contempo proseguendo nel suo ruolo di costante stimolo all'esecutivo per la realizzazione di un ambizioso piano di riforme di cui l'Italia ha bisogno per diventare una economia sociale di mercato altamente competitiva e solidale e che rappresenta la ragione d'essere della grande coalizione. 

DIVORZIO CON L’UDC | Infine prende atto che sono purtroppo venuti meno i presupposti che avevano dato vita al patto di alleanza con l'Udc, in quanto suoi alti esponenti hanno manifestato da tempo e su tutti i principali media, l'intenzione di costruire un progetto politico diverso da quello di Scelta Civica. Il Comitato Direttivo affida al Presidente Bombassei, coadiuvato da chi riterrà, il compito di incontrare i vertici dell’UDC per definire gli aspetti politici e giuridici della separazione consensuale dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. Il Comitato Direttivo auspica che questa separazione con l'UDC possa avvenire senza conflitti.

SPACCATURA TRA MONTIANI E POPOLARI |Decisioni contestate dall'ala popolare del partito che però resta una minoranza. «Questo orientamento preso non è condiviso da diversi colleghi di partito. C'è un netto dissenso» ha affermato il capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai. Secondo i dissenzienti, il direttivo ha votato un documento ma l'assemblea non è deliberante. Va quindi sempre aumentando la spaccatura all'interno del movimento tra popolari e montiani

Mercoledì 23 ottobre 2013

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